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Tuesday, October 10, 2006

Chi meno spreme, più incassa

Riduzione spettacolare del deficit di bilancio, senza effettuare tagli drastici delle spese federali, ancorchè auspicati. Stiamo descrivendo l'effetto della manovra finanziaria italiana? Più tasse e riequilibrio dei conti?
No, nulla di tutto questo: semplicemente, come racconta Phastidio , è boom delle entrate fiscali negli Usa, così grosso da ridurre il deficit federale anche in presenza di overspending.
Il tutto dovuto a tagli alle aliquote fiscali.
Non lo dite a Visco, si rivolterebbe nel suo sarcofago diurno; nemmeno a Prodi, potrebbe rappresentare un tradimento della sua storia professionale; men che meno ditelo allo zio scemo Padoa Schioppa, potrebbe venirgli uno s-chioppone .
Meno tasse uguale a più entrate; controsenso? Solo apparente. E' una verità cosmica: per salire serve scendere, per uscire occorre entrare, i primi saranno gli ultimi etc.etc: yeld and overcome, bend and be straight (Lao Tsu, fondatore del Taoismo; in fig: talisman of the jade lady).
Vale nel tao, vale anche in economia.
A leggere ciò che descrive Phast., mi sento come Billy Joel nel video di "Uptown Girl": noi quaggiù sporchi e sudati, e lei - gli Usa - lassù nella Città Alta, sorridente e bellissima.
Ha raccontato questo ieri a Roma Grover Norquist, lobbyist di Washington potente e quindi inevitabilmente chiacchierato, leader di Americans for Tax Reform, gruppo di pressione che propone ai politici un semplice ed efficace pledge e che ne monitora costantemente e pubblicamente il rispetto.
Ho sentito la sua conferenza stampa di ieri a Radio Radicale - era con lui Capezzone, con la penna ancora calda per la firma sulla Finanziaria, evabbè.
Norquist ha raccontato come negli Stati Uniti le tasse siano state tagliate per la prima volta all'inizio degli anni '60 da Kennedy (sussisteva una mostruosa aliquota massima del 90% su certi profitti - si, proprio negli Usa), e quel primo taglio di venti punti produsse il boom di cui anche l'Italia sa qualcosa.
Dopo un periodo culminato con gli aumenti fiscali di Nixon - e la conseguente stagnazione degli anni '70 - arriviamo a Reagan: con una serie di interventi porta l'aliquota massima federale al 26%, generando come conseguenza il ciclo economico di crescita più lungo della storia dell'economia. Vent'anni di espansione, su cui anche Clinton ha campato, fino alle soglie del 9/11 o per meglio dire, allo scoppio della bolla "New Economy". Le misure e il coraggio di Reagan causarono come sottoprodotto per nulla disprezzabile un massiccio surplus di bilancio, nonostante investimenti federali massicci su incredibili piani avanzati tipo "Scudo Spaziale". Per arrivare agli anni di Bush jr., che ha il merito di aver continuato a tagliare progressivamente l'imposizione fiscale ogni anno.
E ora ne coglie i frutti.
Norquist ha raccontato come i pragmatici politici americani furono convinti della verità taoista che tagliare le tasse aumentasse il gettito fiscale, non mediante successi editoriali di teorie elaborate da premi Nobel, ma grazie a un esempio.
Fu lo Stato della California il primo avotare per referendum, vinto per due a uno, un importante taglio delle tasse; in più, impose che da allora in poi solo una maggioranza ultra-qualificata (due terzi del Parlamento statale) potesse decidere ogni eventuale futuro aumento di tasse.
L'esempio e i risultati fecero scuola; a poco a poco altri Stati della Federazione e Contee adottarono il metodo; si notava quasi a occhio nudo quali fossero: dove la popolazione si trasferiva, dove aumentavano le iniziative, gli investimenti e la ricchezza.
Altro mondo rispetto al nostro? Altre esigenze? Altro tipo di spesa sociale? I
nvece che teorie, sempre opinabili, e opinioni, sempre criticabili, vogliamo anche noi valutare degli esempi vicini a noi?
Bene, il mini-taglio delle aliquote fatto dal precedente governo, guarda caso ha prodotto QUI IN ITALIA, ADESSO, un sorprendente e inspiegato (anche tra molti a destra ...) aumento degli introiti fiscali.
Abbiamo, ancor più significativamente QUI IN EUROPA, ADESSO, Paesi devastati da generazioni di assistenzialismo ed economia pianificata sovietica come la Slovacchia, la Cechia, la Polonia, i Paesi Baltici, che stanno applicando "flat tax" e tagli notevoli alla pressione fiscale con varie modalità. Stanno ottenendo risultati eccellenti in termini di crescita e di velocità di ramp up delle rispettive economie e dei tenori di vita dei singoli verso gli standard europei.
Se loro bruciano le tappe, e impongono nuovi standard competitivi, perchè non potremmo riuscirci anche noi, che forse siamo stati devastati peggio di loro da sessant'anni di Iri e di Prodi? Ci vuol tanto a capire, come dicevo ieri, che togliere mille a uno per dare dieci a cento, non serve a nulla, è diluire ricchezza che non si recupera più, come da secondo principio della termodinamica ?

UPDATE 13/10: lo conferma il Foglio: ".. Se al posto di Bush vi fosse stato un presidente differente, magari assistito da un ministro dell’Economia come Padoa-Schioppa, nel 2002 avrebbe aumentato le imposte. In particolare sulle classi medio alte. Invece Bush, contraddicendo la saggezza convenzionale, ridusse le imposte con particolare riguardo ai contribuenti del ceto medio con famiglia, agli investitori e ai percettori di dividendi. E lo si accusava, pertanto, di avere fatto una politica fiscale a favore dei ricchi. Ma nel quadriennio successivo al 2002 quella politica ha dato luogo a una ripresa economica rapida e sostenuta e a una espansione del gettito fiscale dell’8 per cento medio annuo in termini monetari. Ossia il 5,5 per cento al netto del tasso di inflazione: molto maggiore di quello perso con i tagli effettuati e superiore anche al tasso di crescita dell’economia".

UPDATE 14/10: Bush aumenta il gettito diminuendo le tasse; da noi nel frattempo invece, credevate bastasse? Mica è finita qui! Il Vampiro infatti ha un piano. Nome in codice: 55 salassi. Emigrate giovani se potete.

10 Comments:

Anonymous Anonymous said...

tanto, tantissimo. Almeno quanto ci si mette a capire che tartassando una intera fascia di consumatori si vanifica ogni sforzo di invito alla spesa nel quale avevano risposto le loro speranze (anche al costo di una non economicissima campagna pubblicitaria televisiva) i commercianti italiani. Il rappresentante della Confcommercio non si asciuga più gli occhi...

11/10/06 8:25 PM  
Blogger Abr said...

..ha finito le lacrime da piangere ...tnxs CJ!

11/10/06 8:31 PM  
Blogger Hermes said...

vederla in termini meramente economici è riduttivo.
Tu Frodi non solo elargisci 10 ai Coglioni che ti hanno votato ma gli dai anche quella calda soddisfazione da odio di classe di sapere che quella pizza e coca-cola viene direttamente dal portafoglio di qualcuno che ha lavorato per guadagnarseli...
Priceless.


Al di là dell'ironia, ti posso confermare con ripetute osservazioni sul campo che i Coglioni ragionano proprio così... è avvilente, ma l'economia è fatta anche di tali fattori non-monetari: butta un Coglione nell'equazione e non c'è ragionamento finanziario che tenga...

12/10/06 12:46 PM  
Blogger Abr said...

eh.. infatti scrivevo nel post precedente:è la canonizzazione dell'invidia sociale improduttiva e autolesionista. Contenti loro ... neanche una ricarica telefonica gli basta, purchè sia sottratta? Certo che si contentano di pochino...

12/10/06 1:41 PM  
Blogger valeforn said...

La seconda legge della termodinamica. Ah!
E' la legge che regola i cervelli di chi ci governa.
Impossibile che i loro neuroni passino dal disordine all'ordine.
Aspettiamoci sempre di peggio a questo punto.
Click

12/10/06 7:41 PM  
Blogger Abr said...

Oh yeah Vale., sono determinati a fare quello che avrebbe dovuto fare il governo precedente: no prigionieri. Quindi, idiozia al potere. Bella lezione, c'è sempre da imparare (a livello metodologico).

13/10/06 10:12 AM  
Blogger vfiore said...

ieri ho intrasentito Ferrero a ottoemezzo che diceva (credo si parlasse di precariato della scuola, ma non son sicuro) "allora che si applichi anche ai professori universitari ! Non e' che l'insicurezza sociale deve essere sempre solo degli altri!".

Illuminante, no ? Come se togliere il lavoro o la stabilita' a me la desse a un altro.

Che pena.

ciao - v.

13/10/06 12:43 PM  
Blogger Abr said...

Tnxs Monica. siamo veramente panati, quando in qesti grandi vecchi, trasuda il fanatismo pro-sedia che supporta l'ideologia ignorante altrui.

13/10/06 3:48 PM  
Blogger Hermes said...

oddio, facessero una bella purga staliniana di professori universitari italiani, io mi arruolerei come custode dei gulag... ;-)

16/10/06 12:58 PM  
Blogger Abr said...

Io farei Heydrich, Goering e Himmler assieme se ci fosse. Abu Grahib sarebbe un educandato al confronto.

16/10/06 10:51 PM  

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