Sei Nazioni o sei scemo? -III
Terzo tentativo di posting sull'argomento, causa problemi di blogger.com. Speriamo stavolta non mi cancelli il post, come i due precedenti.
Dunque dicevo, grande partita dell'Italia nella prima partita al Torneo delle Sei Nazioni di quest'anno; leggere le cronache e le dichiarazioni
("We were poor" admits O'Connel) per credere. Contro gli irlandesi in casa loro, abbiamo perso 26 a 16, ma abbiamo saputo tenere aperta la gara, guidandone pure il punteggio per circa la metà.
Difesa attenta e aggressiva che ha a tratti palesemente intimidito i padroni di casa. Una difesa così montante ovviamente comporta prendersi dei rischi: arriva una espulsione per fuorigiochi ripetuti, più una serie di calci di punizione per la felicità di O'Gara. La cosa più bella della partita è stata la meta generata da un break di Ramiro Pez, finalizzata con determinazione da Mirco Bergamasco; la cosa più brutta è stata la loro meta provocata da un nostro errore in rimessa laterale.
Vabbè, c'è da farci la firma ed essere pienamente soddisfatti a tenere aperta una partita per 75 minuti su 80 contro i migliori centri in Europa. Quest'anno il Torneo è in salita per noi, con tre partite su cinque fuori casa, e in una delle due in casa si riceve l'Inghilterra stritolatutto; però l'altra in casa è con la Scozia. Quindi l'obiettivo minimale di spedire il Cucchiaio di Legno (il "trofeo" assegnato all'ultima arrivata) nelle Highlands pare ampiamente alla nostra portata. Se il buon Berbizier si vede dal mattino ...
Una cosa non è stata all'altezza lato italiano: il commento su La7, come del resto ampiamente previsto e anticipato. Il buon Cecinelli, cronicus vagantes all-around, non ne azzecca una. Il nostro amateur emulo di Biscardi, unisce una evidente scarsa frequentazione dei campi con un inglese raffazzonato. Una delle cose belle del rugby è che l'arbitro è microfonato e spiega in diretta i perchè delle sue decisioni; basta ascoltare. Invece, niente! Il Cecinelli from Il-Processo, non capendo una fava di cosa stava succedendo, se n'esciva coi suoi calcistici "L'arbitro anglosassone ci penalizza!", manco fossimo drughi della curva sud o decerebrati livornesi tutti Gazzetta e Cgil.
Senza contare le sue perle: "L'Italia dopo l'espusione è rimasta in dieci", oppure "L'Irlanda segna il penalty e guadagna sei punti"; o anche: "ventitrè a sedici, se segnamo una meta passiamo in vantaggio", al che il suo co-co-conduttore:"si, ma solo se la trasformiamo!". E avanti così, facciamoci del male. Tronchetti, ci vuole tanto a spendere due lire e acquisire per La7 non dico Vittorio Munari, ma un ex giocatore qualsiasi con un background minimale d'inglese? Fortunatamente, Inghilterra-Galles, pur su La7, è "Cecinelli-free".
5 Comments:
abr mi stupisco che non dici niente della seconda meta rubata. vabbe' che e' il sei nazioni e non il campionato di calcio. pero' quella non era una meta, e l'arbitro non ha neanche richiesto il replay tv. non dico si potesse vincere, pero'... e lo so, sono ricascato nell'atteggiamento calciofilo tutto episodi ed arbitri. pero' c'eravamo, e fa rabbia
Nullo, l'episodio che citi mi è parso al replay regolare, l'arbitraggio è stato sufficiente. La cosa notevole è che gli avversari riconoscano che sono stati messi a faccia sotto dai nostri per un bel pezzo. Il rugby è come la vita: serve a nulla lamentarsi dell'arbitraggio e degli eventuali torti subiti.
La prossima volta, si spinga un kilo in più per fare quella meta non fatta, fermati come siamo stati a un metro mentre eravamo in inferiorità. Con sette punti al posto di tre, magari andava diversamente. Sarà per la prossima.
La vita come il rugby ...già, forse mi sbaglio io, sarebbe bello ...
Forse la vita in Eurabia somiglia più al calcio: simulatori, imbrogloni, chiacchiere e distintivi ...
abr, condivido completamente il tuo spirito; ma nel merito della seconda meta irlandese, non ha toccato, c'era il braccio di sotto. anche il mio coinquilino irlandese ti manda a dire che secondo lui la meta non c'era. davvero, magari la vita fosse come il rugby, ed il peggio fossero i vari o'driscoll di turno
Insisto: per me ha (più o meno) toccato. Ci poteva stare comunque.
Ricordo invece i mega-torti che ci venivano inferti ai nostri primi due anni di Sei Nazioni: calci di punizione come se piovesse.
Non è disonestà, è il modo degli anglosassoni di essere "didattici", di educarci: correggeresti mai tu il tuo amico irlandese che sbaglia la pronuncia? Unfair, giusto?
Beh, per loro no, loro ti correggono fingendo di non capire (non posso credere che non capiscano infatti, altrimenti sarebbero realmente idioti), e ti fischiano contro per "educarti" .. che bravini eh?
A proposito di torti arbitrali: ho visto Juve-Udinese, 'na vergogna ... nel calcio sì che si può parlare di arbitri infami: rifiutano non per caso ogni ausilio tecnologico, tipo auricolari coi guardalinee ...
;-)
ragazzi sto facendo dei sondaggi sul rugby via commenti sul mio blog...fate un salto e commentate e votate???
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