Battaglie di retroguardia e I Emendamento
Uno non può star fuori all'estero un attimo ... a proposito, che fantastica bellissima avanzatissima benedetta legge illiberale non - finirò - mai - di - ringraziare - Sirchia che abbiamo in Italia: no al fumo in ristorante (avevo già postato qui al riguardo).
Ma non divaghiamo: mi ritrovo gli amici e sodali nel bel mezzo di una querelle sugli omosessuali, con tanto di cross-post tra a.man e daw. Chiedono, la domanda è semplice - "l'omosessualità è una malattia?" - la risposta sia altrettanto: o sì, o no. Il tutto provocato da qualche post di qualche cittadino tocquevilliano (quanti? uno? due? Bah).
Prima di tutto la mia risposta, a scanso di equivoci e per rispetto dei due proponenti.La (mia) risposta è NO. Ovvio. FIN TROPPO OVVIO. Ovvio che si tratti di domanda retorica, giusto tipo "controprova". Per provocare quei giusti cinque minuti di vergogna in chi abbia osato.
Robinik riassume con molto buon senso; la domanda è folle nella realtà, la (troppo ovvia) risposta nasconde una consecutio perversa, del tipo, è ovvio che chi sostenga il contrario sia lui il malato, quindi, dàgli addosso, o il suo equivalente internettiano, lo si isoli e bandisca; o il suo equivalente fanciullesco: altrimenti me ne vado io.
La cosa mi fa venire in mente la caccia alla volpe: trecento cani scatenati e cinquanta cretini a cavallo, tutti a inseguire e massacrare una volpetta isolata e inoffensiva.
E' la classica battaglia di retroguardia, come ad esempio dàgli al razzista. Ovvio che ce ne sia ancora qualcuno, ma che dànno può fare, se non folklore? Vedi Borghezio ...
Fuor di metafora, c'è forse qualcuno che, invece di pensare ai problemi VERI degli omosessuali, ad esempio in Iran, creda che sia necessario alzare gli scudi e sventolar le bandiere in Occidente? O nella blogosfera? Ci crede veramente? Cosa teme, l'Inquisizione, o Storace? O ha piuttosto bisogno di conferme? Forse è per questo che a.man con sottile ironia propone una sorta di referendum alla radikale? (Hanno SEMPRE bisogno di conferme i radikali, solo che a loro non arrivano mai, nemmeno quando hanno ragione, s'organizzano per bene e hanno pure alleati potenti... come sempre, è questione di metodo).
Se io mi sentissi dare all'estero dell'Italiano mafioso, chiederei indignato a tutti i presenti se sono d'accordo con l'intelligentone, o piuttosto scrollerei le spalle e gli farei una grassa risata in faccia?
Nella realtà, mi pare di capire, c'è l'ansia di essere associabili all'esasperato che ha postato la fregnaccia, per il semplice fatto che si condivide l' aggregatore. E poi c'è ansia per l' "immagine", la "qualità" dello stesso...
Staremmo allora fingendo con noi stessi che ogni post aggregato abbia la valenza di un editoriale non firmato in un giornale tradizionale, quello che esprime la "linea" ufficiale.
Purtroppo, l'assenza di abitudine ed educazione al liberalismo applicatonella vita di tutti i giorni, questo produce: grandi liberali espertissimi in teoria, che non riescono a VIVERE in modo liberale le pratiche esperienze di tutti i giorni. Anche qui, questione di metodo. E di ignoranza sui risultati dell'esperienza fusionista americana, vòlta a ricercare ciò che unisce più che quello che distingue; un giorno spero non lontano, qualcuno scriverà qualcosa riguardo ai danni provocati dall'assunzione di dosi massicce di metodi radicali nel corpo dei liberali italiani.
A scanso di equivoci, non mi sto riferendo a nessuno dei peroratori della causa omosex in questione, ma quella che definisco la sindrome del Gran Sacerdote - detta anche Capezzonite acuta - mi irrita molto. Avete presente il Gran Sacerdote che, sentito Gesù definirsi figlio di Dio, si alza e stracciandosi le vesti ulula: "Cosa altro abbiamo bisogno di sentire ancora?" Conducetelo a morte!
Per costoro, se esistano veramente o siano solo nei miei peggiori incubi non si sa, e anche per tutti noi, propongo qui un piccolo ripasso: il I Emendamento alla Costituzione, quella degli Stati Uniti; forse non per caso è proprio il Primo degli Emendamenti:
"Congress shall make no law respecting an establishment of religion, or prohibiting the free exercise thereof; or abridging the freedom of speech, or of the press; or the right of the people peaceably to assemble, and to petition the government for a redress of grievances."
Altro da dire? Preferite l'Amendment alla Costituzione Italiana, detto anche Articolo Provvisorio (stile dentista)? Quello che vieta la riscostituzione del partito fascista? O vietava la riproposizione dei gay come malati? ;-)
Il Ist Amendment lo copincollerei nelle istruzioni per l'uso di Tocque-Ville, come sorta di training di liberalismo applicato ... . Nota bene: vale per tutti i Cittadini, non per chi sta fuori. E non venite quindi a commentarmi che allora occorrerebbe accettare e aggregare post da chiunque: se uno è Cittadino e ha senso "fusionista" che lo sia, il giudizio su di lui non si dà in modo sommario sulla base di una riga postata. Sennò saremmo fuori tutti, per primi i Gran Sacerdoti. Ci salverebbe forse il V Emendamento, ma questa è un'altra storia.
23 Comments:
Chiamare in causa i radicali, come quelli che vorrebbero dare la caccia alle "volpi", cioè che vorrebbero non far esprimere omofobi e fascisti, per altro citando il I emendamento agli amerikani col "k", è segno che non si conosce ciò di cui si sta parlando, o che forse si vuole essere pretestuosi.
I radicali sono quelli che hanno difeso i fascisti, quelli veri, non quella teppa di ragazzotti spaesati che c'è a TV, dal "fascismo dell'antifascismo". Sai cosa s'intende per "fascismo dell'antifascismo"? Hanno difeso il diritto dei fascisti a esserci e a esprimersi quando questo gli veniva negato dalle sinistra in nome dell'antifascismo.
Saluti
Altra cosa, invece, è sostenere che su certe idee è meglio lasciar correre perché, in fondo, si sa, sono dei poveri pazzi. Beh, a quelle idee preferisco dare dignità di avversario e contrastarle. Non tollerarle e contrastarle non significa attentare alla libertà d'espressione.
Complimenti, é quello che mi sforzo di dire, ma non bene come te. In tutte le questioni, dalla pena di morte ai pacs, a altri argomenti scottanti, si deve accettare la libertà di espressione, come da primo emendamento.Se si vuole veramente discutere non si può cominciare a mettere censure e bavagli, di qualunque tipo siano.
Grazie Abr!
Altro che bavagli, siamo già alla reintroduzione della berlina e delle liste di proscrizione:
http://thebrainwash.blogspot.com/2006/01/elogio-un-po-nave-degli-intolleranti.html
e si chiamano "liberali".
preoccupante...
E allora, continuiamo a farci del male!
jimmomo: uno che dice "..preferisco dare dignità di avversario e contrastarle.." e contemporaneamente "..i radicali sono quelli che hanno difeso i fascisti, quelli veri, non quella teppa di ragazzotti spaesati che c'è a TV..", dimostra minimo di essere lievemente confuso: alla "teppa" non dài dignità di avversari, vero?
Leggi un po' meglio quello che scrivo, e rileggiti i tuoi commenti, e magari aggiungine un altro prima di dare a me del pretestuoso o di quello che non sa cosa dice.
Due sole cose: primo, forse cogli del malanimo nei confronti dei rosapugnisti in me, da ex simpatizzante radicale quale sono. E' la rabbia nel veder sprecati anni di idee corrette con iniziative avventurose e vòlte al mero raggiungimento di visibilità;
Secondo, non accetto lezioni nè ditini alzati, dato che ragazzotto sarà lei e tutti i so' fradei, oimè io non lo sono più; men che meno mai stato fascistello. In più, forse qualche lezioncina (che non dò) potrei pure darla ad alcuni su tanti argomenti, ma contrariamente a te e ad altri professorini, preferisco l'understatement.
Concludo, dicendo ti che nonostante tutto ti seguicchio e mi stai pure simpatico, lì in mezzo tra il dover votare per ragion di partito quel flaccido imbroglione bojardo di Prodi, e il fare l'agit-prop in T-V, CHE SIAMO NOI SALDAMENTE DI CENTRODESTRA.
Mi stai simpatico da sempre, ma in poarticolare dai tempi in cui, unico tra i rosapugni, ti sei reso conto della bojata pazzesca "Blair, Fortuna, Zapatero" e l'hai scritto esplicitamente.
E quando hai tentato l'indifendibile arrampicata sugli specchi dell'idealismo vs. realismo dei 2twins, ma con toni cortesi e rispettosi; non come qui.
Vale (no, non mi chiamo Valentino, significa buona fortuna a te).
Lantana: grazie! Almeno tu capisci che non si può essere liberali a senso unico, criticare ad esempio i preti e poi comportarsi come loro: sempre lì a scandalizzarsi! A parlar di valori offesi e deturpati! A menarla con la qualità ... nella realtà, una delle anime di T-V semplicemente non sa nemmeno come si scirva fusionismo, e non perde occasione per dimostrarlo. Non per caso, alcuni come il commentatore sopra fingono di non capire che T-V STA NEL CENTRODESTRA E CI RIMARRA'.
Mauro: sorry ma io non ho difeso nessuno; se non ti va cosa scrive qualcuno, allora criticalo. Perch' ti scandalizzi? Ne leggo tutti i giorni di cose che mi fanno sorridere, su T-V e in giro ...
Temi che la sua idea faccia proseliti? Bah ...
Ancora per jim, in segno di rispetto e attenzione: forse non ci siamo capiti.
Leggi meglio quello che scrivo, e rileggiti il I Emendamento.
Prima di tutto, pur non avendo mai concordato con quella che camillianamente definisci "teppa di fascistelli in T-V", nè sul caso Sofri (se hai avuto la bontà di leggermi) nè in questo specifico caso, ne ho fatto piuttosto una questione di metodo.
Trovo infatti assurdo che ci sia chi si straccia le vesti ogni volta che un loro "vicino", un quasi simile, espone idee "scandalose".
Beninteso, criticare è lecitissimo, anzi dippiù; dar sprezzantmente della teppa di fascistelli o chiedere espulsioni - o il suo equivalente fanciullesco, raccogliere i propri giocattoli e andar via - non mi pare sia "dar dignità di avversario".
Che, è arrivata la nuova Inquisizione liberale? E' una cartina al tornasole, che misura il Ph liberale VERO che c'è nelle vene.
Medita un filino e forse capirai la trappola metodologica in cui ti sei infilato.
Forse non ci siamo capiti...
io non mi scandalizzo, penso solo (come te) che sia una battaglia di retroguardia e una provocazione fine a sé stessa, e non ho detto che hai difeso qualcuno.
inoltre le mie critiche a chi di dovere le ho già fatte.
ciao
Ottimo, Mauro. Grazie per la precisazione. Unica differenza, per me è talmente di retroguardia che non vado nemmeno a criticarli. In nom edle I Emendamento, sopra la loro cassetta di saponette dicano pure quel che credono, io tiro innanzi. Idem per coloro che si stracciano le vesti.
Caro Abr, innanzitutto mi coglie di sorpresa il tuo sentirti chiamato in causa per quel "teppa di ragazzotti...", tanto che hai sentito l'esigenza di precisare che non sei né ragazzotto né fascistello.
Chissene, non è questo il punto. Il punto è che a quella teppa, da cui certo ti distingui, tu ci passi sopra però, e consigli noi di fare altrettanto, perché poveri pazzi. Io invece no, li contrasto anche se in questo modo significa dargli dignità di avversari.
Mi fa sorridere il chiamare in causa i radicali a sproposito, anche quando non c'entrano niente, attribuendogli "metodi" che non sono mai stati loro, come ti ho già spiegato nell'altro commento.
Non si tratta di stracciarsi le vesti, andarsene, o espellere ed è ridicolo assimilare ciò a un presunto "metodo" radicale tanto per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
Il I Emendamento non c'entra niente, perché nessuno sta dicendo di chiudere blog o non far esprimere qualcuno, ma non per forza se ho una radio o qualsiasi altro progetto editoriale, come un aggregatore di blog, è solo per questo detto che debbano avere spazio le posizioni più estreme lontane dalla democrazia.
Mi intrometto, chiedo venia, in un argomento che non dovrebbe tangermi, non essendo io cittadino di TV, se non per il fatto che il tutto è nato dalla spinosa questione sull'omosessualità.
Non credo che il problema sia la libertà di pensiero e della sua espressione, speech or press, su Tocque-ville ma credo che sia il modo in cui viene espresso.
Si è ripetuto più volte già nei commenti al cross post di Daw e A.man: si può essere favorevoli o meno ad i vari diritti civili (per i gay), ma non si dovrebbero poter usare argomentazioni o epiteti omofobi.
Caro Jim, andiamo per punti:
- è sul MIO blog, in risposta al MIO post, che hai parlato di teppa, no? Ti sorprende se mi son sentito chiamato in causa? Lo diceva anche Moretti: allora, attento a come parli, le parole sono importanti. Sono comunque felice (per te, innanzitutto) che non intendevi accomunarmi alla teppa;
- c'è un'altra confusione però: TU definisci adesso nel tuo ultimo commento come "teppa" gli omofobi. Prima, anche in un tuo post da me commentato, la teppa è invece definita con riferimento alle analoghe definizioni del Camillo. Come ben sai, Rocca chiama "fascistelli brufolosi" certi non-omofobi che io definirei "neo-conservatori, più conservatori che neo-" e nei quali mi riconosco, pur non totalmente, essendo neo- per provenienza e solo dopo conservatore; esattamente come mi riconoscevo molto nei radicali old style (1994 per capirci).
Dove l'è la TUA verità? Chi è teppa?
Perchè nell'un caso, più che di teppa fascistella, dovresti parlare di atteggiamenti disinformati un po' retrò; nell'altro caso, la chiuderemmo qui; se tu non fossi in grado di "dare dignità di avversario" a costoro, come fa il povero Rocca, forte coi deboli e debole coi forti, allora hai un problema.
-il metodo: mi sono riletto il mio post, e non ho capito dove tu abbia letto un paragone tra radicali e cacciatori di volpi. Ma vabbè, chissene, come dici tu.
Ripeto ancora una volta: la sindrome del Gran Sacerdote è ciò che mi infastidisce molto nei radicali di oggi: il vittimismo (che già a un amerikano come me infastidisce di suo) che diviene anatema elevato a condanna (e con questo il cerchio perverso si chiude - su Capezzone). Questione di gusti personali, mica mi sogno di dire che uno come te non dovrebbe stare a T-V.
- Io non trovo ridicolo ciò che scrivi, a volte capita che non sono d'accordo. Se lo trovassi ridicolo (capita a tutti) me lo terrei per me, potrebbe essere che io abbia capito male. Quindi, dato che hai SICURAMENTE capito male, spero che quanto sopra ti basti.
- Sassolini anti radicali nella scarpa? Qui forse mi son spegato male: i radicali mi hanno deluso, profondamente. E me ne sono dato dei perchè che espongo, aldilà degli innmerevoli errori tattici che qui mi rifiuto di commentare -non ultimo lo schieramento, che costringe persone intelligenti come te a far continui salti mortali, vedi tuo post del 16/1.
I Emendamento: mi sembrava di esser stato chiaro. Pazienza, rispiego: il giudizio su chiunque non si da' sommario. Se uno è Cittadino, può esser criticato per certe sue idee, il dibattito può esser aspro - checchè ne dica un pirla come Adinolfi, è solo sintomo di salute - ma come ben sai, ci sono teste ponzanti che gravemente stanno continuando a scuotere la testa in T-V e reclamano criteri più (a-)stringenti per espellere o ammettere. Contro costoro, non contro il tuo - e il mio - sacrosanto diritto di dissentire, oppongo il Primo. Non far finta quindi di continuare non capire, per difendere gli atteggiamenti irritanti e professorali di alcuni.
- Sono un po' scemo perchè non mi accorgo dei neonazi che preparano le camere a gas contor gli omo.? Boh, non credo, non li vedo in giro; semplicemente ti consiglio di preoccuparti anche a te dei neo-commies che andranno al potere, anche col tuo aiuto, detenendo il controllo totale dell'eco-nomia italiana , leggere LeGuerreCivili per comprendere bene cosa intendo. Da questo punto di vista, anche i radikali con la kappa stanno fungendo, purtroppo, da utili idioti.
Con il massimo rispetto per le tue idee, che non condivido ma sulle quali non mi permetto di ironizzare.
Ti ringrazio comunque per aver voluto commentare e per i contributi.
andreas: don't worry, sei il benvenuto. Hai messo il dito nella piaga, mi sono solo permesso di usare il tuo argomento, logico giusto e legittimo, anche per chi, disgustato, usi un atteggiamento "duale" e analogo contro questi arretrati omofobi. mentr e i primi rappresentano per me frange residuali, i secondi son pericolosi per sè e per gli altri, perchè si credono "liberali". Tutto qua.
ragazzi, tutti, evitate le liste di proscrizione.
Nessuno è dalla parte della ragione o del torto.
Bentornato.
E soprattutto non fate confusione -D (mi riferisco ad alcuni commentatori)
grazie watergate oracolo del 2000, e bentornato a te (qui).
Due cose, la prima è che dopo questo post sono quantomai sicuro di aver fatto una buona scelta, la seconda stavo cercando l'introduzione ad un post e quella naturale è un link a questo, Per il resto hai detto tutto tu, un consiglio: prova con gli antiossidanti magari te ne liberi.
Trovo molto razzismo in quello che scrive Jim Momo.
Non so chi sia.
A volte sono andato nel suo blog, ma il suo modo di scrivere non mi entusiasma.
Io sono tra quelli che ritengono l'omosessualità ANCHE una malattia (oltre, per alcuni ragazzotti ignoranti ed esibizionisti, ANCHE una perversione).
Se questo è essere omofobi, lo sono consapevolmente e lieto di esserlo, senza far parte di un gregge che porta alla dissoluzione morale la nostra società.
Non è legittimo solo essere contro i pacs, ma anche ritenere quel che, ancora oggi, autorevoli scienziati ritengono essere una malattia.
Ho proposto un secondo quesito: "saresti contento se tuo/a figlio/a fosse omosessuale e praticasse l'omosessualità ?.
Dubito che ci sia qualcuno che risponderebbe, onestamente, "sì".
Ed è la riprova che l'omosessualità è, come minimo, una anomalia, i cui rapporti che non possono essere in alcun modo e sotto nessuna forma equiparati al matrimonio.
Ma i problemi veri sono altri ...
Monsoreau, con tutto il rispetto, non sono d'accordo con te.
Le parole sono importanti, non di malattia si dovrebbe parlare; se fossimo in un contesto sereno e "normale", non dominato dall'ideologia e dalla violenza (verbale, per fortuna), si potrebbe dibattere sulla oggettiva "devianza psicologica" dell'omosex rispetto alla norma socio-culturale vigente.
Quando le idee non sono chiare, si studi, come insegnano i miei amici 2Twins. Sono illuminanti passaggi, ad esempio di di Ruth Benedict ("Modelli culturali" ad esempio, splendido, è per tutti), una allieva di Bronislaw Malinowsky (ecchiè? Un antropologo culturale, a sua volta parallelo di Claude Levi-Strauss, quello di "tristi tropici"), riguardo alla omosessualità rituale in contesti tribali. La Benedict coglie il vero tema: poichè tutto è relativo nelle norme sociali, il concetto di "devianza" lo è pur'esso, è un "rispetto a" (le regole usi e costumi occidentali, ad esempio).
Se fosse "solo" una malattia tra l'altro, l'omosessuale sarebbe deresponsabilizzato dal tentare perlomeno di inserire la sua "predisposizione" in un contesto socio-culturale dove risulti dissonante, come il nostro sino a qualche anno fa: sarebbe un malato, non può farci nulla, curatemi potrebbe dire, se siete capaci; eh no, sarebe troppo comodo!
Ma non si preoccupino gli omosex, a breve qui da noi la dissonanza sarà quella delle coppie "normali".
La cosa che trovo grave è comunque che posizioni dissonanti e minoritarie come la tua, per quanto criticabili - e io ne critico la assolutizzazione del termine "malattia", quasi si potesse misurare la "febbre" omo. -siano messe alla berlina, con un recupero di quel "politically corretese" banale e conformista che mi dà l'orticaria.
Sicuro che siamo così minoritari ... ? ;-)
Tra di noi (T-V, le nostre generazione) si, credo che siete minoritari.
Tra tutti, no.
Se chiedessi ad esempio a mio padre, 79 anni ben portati, direbbe che sono dei malati.
E il solo pensiero che uno sbarbato possa dire a mio padre che non è degno di pensare, che "pensare" è attività che va lasciata ai professorini corretti, il pensiero mi fa incazzare il sangue nelle vene.
Gente che nemmeno si avvicina a immaginare cosa possa aver visto un signore venuto al mondo nel 1927, figlio a sua volta di un altro signore cha l'ha educato, nato nel 1876 (!!!! La mia stirpe ha saltato un paio di generazioni)....
Ci sono degli sbarbatelli in giro, che oltre a non possedere nessun senso dell'umorismo (in Uk questo già basterebbe ed avanzerebbe per farne dei paria sociali), semplicemente non si rendono conto di come sono collocati nel tempo e nello spazio. Quindi, poverini, assolutizzano sè stessi e le loro devianze (si può ancora dire?).
Scusate se intervengo, ma devo dire che sono parzialmente d'accordo con jimmomo, anche se sono stata una 'ragazzotta' ed anche 'fascistella'...Sono abbastanza nuova nell'aggregatore di TV, ma io proporrei di porre dei limiti alla 'stupidità' di alcuni, invece di dar loro visibilità. Sarebbe già un ottimo passo in avanti...
In quanto alle cose che dice Monsoreau sull'omosessualità stendo un pietoso velo e ripeto, da medico, che l'omosessualità NON è MAI una malattia...sennò torniamo indietro di 1000 anni o diamo la patente di malattia a cose che non lo sono. E ci scordiamo che forse chi delira è più malato degli altri....:-)
Inyqua, non sei scusata, nel senso che puoi intervenire quando vuoi.
Sei lievemente contraddittoria: è Jim che mi attacca, proprio sul punto che tu attribuisci a lui, cioè che certe posizioni non meritano troppa visibilità.
A meno che il tuo "porre dei limiti" non significhi censura ... nel qual caso, caro medico, la tua cura sarebbe peggiore del male, oltre che non esser per nulla "liberale" (sai, è la parola "hot" qui da noi, se non la usi almeno due volte per post, te cala l'audience). ;-)
Concordiamo sul fatto che l'omosessualità non sia una malattia: troppo comodo sarebbe, l'essere omo. (come esser etero.) ti dà delle responsabilità, mentre l'esser malato è il subire passivamente una condizione transitoria.
Ci andrei però piano a dar patenti di stupidità.
Solo cinquanta anni fa sarebbe stato stupido sostenere il contrario. Erano più stupidi di noi, allora? La storia ha la freccia orientata sempre e solo verso il progresso, come credono i marxisti? Come vedranno le cose tra cinquanta anni?
Non mi serve la sfera di cristallo per darmi una risposta: grazie al cielo la RELATIVITA' della morale (eccola la risposta) non è solo nel tempo, ma anche nello spazio. Esistono culture umane dove il tema dell'omosessualità viene gestito e risolto secondo tutto lo spettro delle possibilità: dal rifiuto totale (islam, iran) all'indifferenza alla divinizzazione (certe tribù del nordamerica).
Tutto questoper dire che non trattasi di tema medico a mio avviso, ma antropologico culturale (e quindi, con amplissimi sconfinamenti su temi psicologici della devianza, del dover essere etc.etc.).
Grazie per esser ripassata di qui.
A me non piacciono i fascistelli spaesati e brufolosi, ma nutro la medesima diffidenza nei confronti di logorroici radicalotti con la rosa nel pugno e le pigne nel cervello. :)
Per me un omosessuale è un malato (nel senso che ha un disturbo della sessualità) ma la malattia non implica mai - e di sicuro non nella mia cultura - né disprezzo né discriminazione.
Forse il problema è tutto nella testa di qualche libertario poco liberale (che identifica nella malattia una fonte ancestrale di ostracismo, visti anche certi compagni di merende che magnificano l'eugenetica "buona").
Bernardo
Bernardo, avevo letto con interesse la tua posizione al riguardo, grazie per la visita.
Sulle teorie a riguardo delle "malattie" mentali, o per meglio dire, prima che qualcuno mi salti addosso e mi lapidi a colpi di ostrakon, sulle devianze psico-comportamentali, hai fatto un riassunto molto completo (anche se Freud lo vedo lievemente superato, al proposito).
Come già detto, io la vedo più dal punto di vista antropologico culturale: ci sono situazioni sociali e storiche dove vengonmo oggettivamente incentivate alcune "devianze", come l'aggressività, il narcisismo che sfocia nell'omosex etc.etc.
Tutte devianze tipicamente causate da uno stop nel processo di maturazione psicologica, che divengono "rara avis", ben considerate come segno distintivo e pregiato, tipo erremoscia.
A fianco di questo che è sociale, nelle generazioni profondamente maleducate che si affacciano al proscenio oggi, di impone da ambo le parti l'insulto, lo stracciamento di vesti - e di palle, l'arroganza del vittimismo che si fa presecuzione: la sindrome del Gran Sacerdote.
Un certo Fini aderì all'MSI quando delgi estremisti gli impedirono di entrare all'Università durante una okkupazione.
Si rendono conto, coloro che alzano alti lai contro gli "omofobi", e dichiarano che "non possono e non vogliono essere associati in nulla a costoro", che si stanno comportando come gli estremisti di sinistra degli anni '70? Contraddittori con se stessi, perchè obnubilati dai loro ombelichi e dalla mala educazione con cui sono stati cresciuti.
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