/* Haloscan enabling */

Sunday, November 26, 2006

Weekend Test Matches

Hen wlad fy nhadau (*)
Mae hen wlad fy nhadau yn annwyl i mi,
Gwlad beirdd a chantorion, enwogion o fri;
Ei gwrol ryfelwyr, gwlad garwyr tra mad,
Tros ryddid collasant eu gwaed

Gwlad, gwlad,
Pleidiol wyf i'm gwlad,
Tra mor yn fur
I'r bur hoff bau,

O bydded i'r hen iaith barhau.
I Gallesi li ho sempre sentiti vicini, per via del carattere compagnone e poco "puzza sotto il naso" e per via del nome: Gwlad, Wales, Welsch, Wendisch, Wnts, Vents, Vèneti.
I primi a chiamare così i Celti della Britannia fuggiti a ovest, furono gli invasori barbari Angli e Sassoni al crollo dell'Impero Romano.
Per quei Germani significava "genti estranee non romane", dal nome dei loro misteriosi vicini nordorientali in Continente (i Wnts oltre l'Elba fino in Polonia e Lituania, i Wndals in Svezia e Pomerania, e già forse gli Sl-Wnts - o Slavi?).
Oltre al nome, comunque sia, rimane ad unire Britannici occidentali e Padani orientali la comune passione per il rugby.
Ma veniamo ai fatti.
Dopo il bell'inno (ma noi si preferisce "Flower of Scotland"); dopo una haka (*) segregata per protesta (cfr. nei commenti, dal nostro corrispondente Ringo-Brett) e il controcanto gallese - la settecentesca Bread of Heaven (*) - sabato in campo c'era solo New Zealand.
Gli All Blacks chiudono i test match europei pre Coppa del Mondo di settembre 2007 con una dimostrazione di superiorità schiacciante: sono definitivamente la squadra da battere.
Neppure un volonteroso ma impotente Wales può far granchè contro i demolitori di France e England. Giòchino in 15 o 14, vengano inibiti o meno dall'arbitro per i falli "professionali", o i titolari cedano posto ai cosiddetti rincalzi, il risultato non cambia.
Il migliore di tutti? Graham Henry, l'allenatore: ha miscelato la pozione magica, la giusta combinazione di schemi, tecnica individuale sopraffina, fisicità e competizione interna per un posto in squadra, che mantiene "affamati" gli All Blacks anche durante le sfide scapoli-ammogliati.

Sin qui, nulla di nuovo. Per la prima volta invece da tantissimi anni, la "maledizione di Twickenham" viene finalmente spazzata via dal SudAfrica.
Col più classico dei risultati rugbistici: 25 a 14 (corrispondente al 2-0 calcistico), i Boks sistemano le carte in casa inglese, contro la squadra che incontreranno nel girone eliminatorio ai Mondiali, guadagnando quindi un vantaggio psicologico non indifferente.
In più, i sudafricani ampiamente rimaneggiati scoprono degli ottimi rincalzi. Forse meglio dei titolari.
Sopra a tutti Andrè Pretorius e Francois Steyn (in foto) coi loro drop. In particolare il secondo: diciannove anni, gioca estremo, un ruolo che richiede esperienza e sicurezza; è sicuro come un Latham, addirittura spavaldo: ne sentiremo riparlare spesso.
Anche tutta la terza linea, con Juan Smith, Danie Rossouw e Kabamba Floors è stata impeccabile.
L'Australia liquida 44-15 una Scozia più dimessa del previsto - buone notizie per l'Italia, dato che competeremo
proprio con gli Scozzesi per un secondo posto nel girone ai mondiali - anche perchè gli Aussie stessi non brillano particolarmente.
S'è intravisto un interessante Webster trequarti scozzese, che segna una meta, poi esce per infortunio.
Ora i down under tornano a casa e mancano solo le classiche Italia-Francia e Inghilterra-Scozia, quindi si possono trarre bilanci.
Per me, All Blacks a parte - un altro pianeta - metto un segno "più" vicino a Argentina e Irlanda, "sufficiente" al SudAfrica con molto homework ancora da fare, "meno" su Francia Italia Galles Scozia e Australia, "meno meno" su Inghilterra. Ne riparleremo.

(*): richiede Realplayer.


6 Comments:

Blogger Otimaster said...

Anche noi preferiamo "Flower of Scotland" lo sai e la superiorità schiacciante degli All Blacks mi rende estremamente felice e pure questo lo sai, sai anche che non sono felice che i sudafricani abbiano spazzato via maledizione di Twickenham, insomma sai tutto che cacchio commento a fare.
Ciao

27/11/06 12:14 AM  
Blogger Abr said...

Visita a parte, due su tre dei tuoi "lo sai" mi rendono felice, e lo sai.
Per quanto riguarda il terzo, sulla mia querida tribù bianca afrikaans, mi sa che dovremo metterci su qualcosa, per settembre ... ;-)

27/11/06 12:38 AM  
Anonymous Anonymous said...

ad allenatore nuovo, "ne riparleremo", apparentemente...

inpietosa, ieri la bbc faceva vedere robinson in immagini da repertorio mentre sale le scale dietro sir clive...

27/11/06 3:29 PM  
Anonymous Anonymous said...

Fuck off... I went to Wales for the haka... A parte gli scherzi, una emozione unica vedere giocare i neo zelandesi e sentire cantare i gallesi. Che di fatto hanno appena cantato, visto che in campo solo marea nera (parecchi anche sugli spalti).
Update: allora, l'haka negli spogliatoi perché la WRU aveva chiesto che la facessero prima degli inni.
Ps: avevo scommesso cinque pounds sul first try scorer, Ritchie McCaw, dato 20/1. Per un passaggio uno non ho vinto cento sterline. Double fuck off!

27/11/06 4:10 PM  
Anonymous Anonymous said...

Precisazione: facendo l'haka negli spogliatoi, i neo zelandesi hanno voluto protestare. Sorry, I woke up at 5!

27/11/06 4:12 PM  
Blogger Abr said...

nullo, forse è un po' tardino, non invidio un Rob Andrew "stuck in the middle" (=in mezzo al guado) che si deve prendere la responsabilità ..
Comunque concordo, vedremo chi sarà a salire le scale di Twick. nel Sei Nazioni di febbraio.

Ringo/Brett, dal nostro corrispondente al Millennium, Stadium .... :-D
Non devi mai scommettere, solo bere quando vai lassù,quante volte te l'ho detto!
(Ps: ho updatato la parte relativa alla haka, grazie alla tua corrispondenza: essendo arrivato tardi, mi ero perso i perchè e nella prima stesura avevo accennato solo a "disturbi".
La prossima volta, facciamo un liveblogging in collegamento).

27/11/06 5:16 PM  

Post a Comment

<< Home