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Friday, November 17, 2006

Non piace alla gente che (mi) piace

Finite le Midterm Elections americane tra osanna per la "sconfitta di Bush" (che se ne starà, alla faccia dei d'Ulema e dei Proni, al suo posto per altri due anni senza problemi) e lodi fuor di posto, inizia la long run verso le Presidenziali del 2008.
Il campo Democratico non ci appassiona nè interessa per un sacco di evidenti motivi; sta di fatto che proprio le Midterm hanno evidenziato a lor signori che solo la convergenza verso temi chiaramente conservatori (o di centro, direbbero pudicamente da noi) può dare ai loro candidati garanzie di vittoria.
Tra i Repubblicani, emergono candidature interessanti.
Molto "sostenuti" dal MSM (Main "Scream" Media) e forti al momento attuale appaiono le "discese in campo" di John McCain e di Rudolph Giuliani, il mitico
9/11 Mayor di New York.
Ma piacciono, come Lucy Pinder in foto, a chi (mi) piace , cioè al popolo Conservative che negli Usa li potrebbe votare?
Dichiaro da subito la mia posizione personale: fosse per me, nessuno dei due sarebbe destinato a ricevere la
nomination repubblicana.
Concordo con la teoria di John Hawkins di Right Wing News: siamo ancora a un anno e rotti dal conoscere il "Mr.X" Repubblicano, che non sarà nè McCain nè Giuliani.
Purtroppo per me, suo ammiratore, il carismatico ex sindaco di New York è considerato un "
wishy washy moderate", troppo pro civil rights per consolidare voti nell'elettorato repubblicano autentico, così diverso dal "metro" newyorker o californiano.
Come se non bastasse, la storia personale di Giuliani, con due divorzi incattiviti e una serie di adulteri alle spalle, non ne fa un candidato ideale nella Nazione puritana ad ogni latitudine politica (
Hollywood e NYC escluse, of course). Solo il suo carisma personale e la capacità di coinvolgere la gente (come nel 9/11, o nel suo endorsement pro-Bush per la rielezione) lo potrebbero far risalire nel consenso: uno scenario da emergenza nazionale.
Rudy farebbe fortuna se interessasse "sfondare al centro", rubando voti ai Democratici; invece, con buona pace dei politologi da Porta a Porta nostrani, in Usa non si vince così; il problema emergente del Grand Old Party è esattamente l'opposto, come riconquistare il voto
True Conservative che si va disamorando delle (costose e inefficaci) politiche estere di stampo NeoCon, e che vede con suggestione un ritorno al classico isolazionismo grintoso repubblicano (che significa: Medio Oriente non sono fatti nostri, noi badiamo all'America e alla Cina).

Veniamo all'altro candidato, quel McCain che gode di più appeal ... tra MSM ed Europei - e già questo puzza.
Difatti,
sorry ma leggendo le motivazioni a sostegno, a chi la pensi come me vien da voltarsi e fuggire lontano.
Dal linkato post di JimMomo, (e aggiungo, dall'esaustivissimo post di Jefferson al riguardo, che scopro solo dopo il suo commento) estraggo un paio di punti a caso: la "..spiccata disponibilità agli allarmi degli ecologisti sul problema del
global warming..", e "..il rifiuto di rincorrere la destra religiosa..".
Da soli, basterebbero ed avanzerebbero per farne un perdente predestinato, una
sitting duck sotto il tiro degli industriali e del sentiment popolare nelle contee "red".
[Inciso: Kyoto è scientificamente una ipotesi, ma è economicamente una certezza - che costi un fracco di soldi
. Anche per l'Italia dove, come nel caso nucleare , si prendono impegni senza capirne l'impatto economico. Fine inciso].
McCain, purtroppo per lui, è anche noto come un "flip-flop": posizioni poco chiare e qualche "macchia" personale di troppo per l'elettorato popolare repubblicano.
Anche il suo tanto conclamato "
straight talkin'", il suo parlar chiaro, è più acclamato dal MSM e dai liberal, ma non pare aver gran presa sul classico elettore repubblicano.
Piace insomma alla stampa... come volevasi dimostrare, verrebbe da pensare: il MSM, come i dipendenti pubblici, sono ugalmente schierati come ovunque in Occidente, cioè a sinistra.

Che dire poi della posizione decisamente"soft" del Nostro sull'immigrazione clandestina? E' un tema che tocca sensibilità ben più alte tra la gente che non la guerra in Iraq. McCain si è schierato con altri repubblicani (alla Fini, sotto l'influsso di bolsi teorici del "catturiamo il voto ispanico per i repubblicani"), per la concessione di una sorta di indulto ai clandestini dietro pagamento di una multa. L'insorgere dei "peones" repubblicani ha per fortuna abortito il piano e ha portato alla decisione di finanziare il "fence" ai confini, che da solo però non basterà.
[Inciso: grande è lo scuorno del gobierno chicano "conservatore", che non potrà più scaricare in Texas Arizona e California il suo
surplus umano, invece che pensare a trovargli di che vivere; ma non divaghiamo. Fine Inciso].
Non è abbastanza? Volete una ulteriore, definitiva pietra tombale sul candidato McCain? Eccola, sempre tratta dalle parole di JimMomo (e Jefferson): una "..maggior cautela sui tagli alle tasse..".
Ma questo è
l'action item che da solo sostiene la traballante popolarità di Bush e dei Repubblicani!
I poderosi tagli bushiani, i più coraggiosi dai tempi di Reagan, stanno provocando l'aumento degli incassi fiscali (come nel loro piccolo i minitagli Tremontiani), diminuendo il disavanzo federale nonostante il massiccio aumento delle spese militari.
Jim, parliamoci chiaro: tu in realtà vuoi il trionfo del Partito Demoratico, vero? Laggiù e non in Italia spero ;-).

Insomma, ll candidato McCain non (ci) convince, pur senza arrivare sino al suo definitivo smantellamento punto per punto, sentenza per sentenza, senza remissione come fanno i lucidi, spietatissimi e concreti amici di Right Wing News.
In sintesi, come affermano loro: "
The long and short of it is that John McCain is a deeply flawed candidate who's unlikely to capture the Republican nomination, unlikely to win the presidency, and is unlikely to be a good President even if he somehow makes it to the White House".
Un dettaglio finale di colore, giusto per capire come siamo sfigati noi quaggiù. Il primo
concern su McCain è l'età: sarà 72enne nel 2008, cioè ben tre anni più anziano di Reagan - il presidente più anziano della storia - quando venne eletto ... eppure Napolitano potrebbe tecnicamente essere quasi suo padre ....

Update 20/11: McCain ha pure 'o slogan, come ci racconta qui A Conservative Mind, col quale condividiamo la preferenza sul candidato ideale. Referenti ideali, Abe (quello della Guerra Civile) e Theodore ( "speak softly and carry a big stick"), "Common sense" al posto di "Compassionate" .. della serie: so' uno dei vostri, ma mi tengo tutte le opzioni aperte? Vedremo.


19 Comments:

Blogger etendard said...

E' da un po' che mi domando perché i repubblicani non puntano su James Baker. Motivi di età? Secondo me, ha più di tutti le carte in regola. Se hai informazioni sul perché non è nella rosa dei candidati, mi piacerebbe averle.
By the way, good post as usual.

Ciao

17/11/06 6:51 PM  
Blogger Paolo said...

Speriamo in un colpo di scena se no butta male (contrariamente alle possibilità dell'intatta e forte right nation).
ciao

17/11/06 6:53 PM  
Anonymous Anonymous said...

A prescindere dal resto (Mccain è sensibile al problema global warming ma ciò non significa automaticamente sostegno a Kyoto; sui tagli alle tasse era contrario solo perché fatti col deficit spending, quindi tradendo la tradizione del GOP del rispetto per i conti pubblici, e sposando la sciatteria kaynesiana dei conti in rosso, tradizionalmente tipica dei liberal...), segnalo un opunto peculiare:
L'insorgere dei "peones" repubblicani ha per fortuna abortito il piano e ha portato al contrario alla decisione di finanziare il "fence" ai confini, che da solo però non basterà.
Su questo particolare aspetto, su come le due cose potrebbero essere complementari e non alternative, vatti a leggere un bel saggio sull'ultimo numero di Foriegn Affairs, intitolato "Immigration Nation". E poi sappimi dire...

17/11/06 6:57 PM  
Blogger Riccardo Gallottini said...

Il nostro amico titolare del blog vorrebbe a capo degli Stati Uniti un pastore evangelico che porta l'ultima aliquota del sistema fiscale al 16%, che mette i muri in texas, che rada al suolo teheran, rifaccia la stessa cosa a Badgad, cancelli la Birmania e la Corea del Nord e pianti una croce all'interno di una chiesa evangelica nel centro di Pechino. Demagogicamente parlando mi attengo a quello che tu scrivi. La realtà però e credo tu lo sappia benissimo, è un pò diversa da una fosca utopia del "bene".

17/11/06 8:33 PM  
Blogger Abr said...

Hoka, non lo so; ma in Usa l'apparato quasi sempre "prende atto", forse è lui che non si fa avanti ..

Paolo, sono più che convinto che emergerà entro un anno e mezzo un candidato più adatto a coagulare voti republican dei due qui descritti (oimè, non Giuliani).

17/11/06 9:01 PM  
Blogger Abr said...

@ Ale tap:
a prescindere dal resto (non ho detto che McCain è pro Kyoto; sostengo se interessa qualcosa di ancora peggio: cioè che chi ascolti gli ecologisti sul tema del global warming, o c'è o ci fa), ho fatto notare come i tagli alle tasse di Bush stanno diminuendo il deficit federale, in crisi guarda caso grazie alle politiche "fraterne" degli esportatori di democrazia che McCain sostiene. Lo dici tu stesso nel tuo post chilometrico che Cato Institute etc. etc. lo guardano con sospetto - post che ho scoperto essere la fonte del link che riporto, se lo sapevo linkavo direttamente te.

A prescindere insomma, il saggio "caldamente consigliato" ("vatti a leggere" io non posso più dirlo neanche a mia sorella più piccola) riguarda un argomento, quello dell'immigrazione, in cui sono molto agguerrito; quindi ti ringrazio nonostante i toni saccenti e andrò a leggemelo come da tuo consiglio.
E poi ti saprò dire (anche se sin qui non ho capito cosa ti interessava dirmi al riguardo: che fence e sanatorie possono coesistere? Graaazzzieee, aventi il prossimo....).

17/11/06 9:17 PM  
Blogger Abr said...

Il nostro amico republican non si rende conto che sta dipingendo il ritratto di McCain (evangelico praticante e interventista incallito), aliquota fiscale del 16% a parte ...

Le "mie" preferenze, aldilà delle demgogiche esagerazioni? Se leggessi il post, scopriresti che mi piacerebbe Giuliani, che è tutto tranne che evangelico. Macchetelodico affà ...

Riguardo al radere al suolo Tehran e PyongYang, forse è a lidi un po' più "idealisti" di questo cui dovresti rivolgere il tuo demagogico complaint.

la realtà infatti, SE LA LEGGI, è sempre molto diversa dalle fosche utopie del "bene". ;-)

17/11/06 9:28 PM  
Blogger Abr said...

Grande PdL, tnxs!
Infatti, il ragionamento "meglio lui di Hillary" proprio non sta in piedi: lei è un dem con innesti con, lui è un con con dna dem ... allora tanto varrebbe!

Personalmente, qui e laggiù, vedo sempre più due chiavidecisorie, due cartine al tornasole: caro candidato, dimmi come la vedi su:
a) tax cut
b) immigrazione
e ti dirò se ti voto.
Aggiungo c) Israele, e passo e chiudo.

18/11/06 12:33 AM  
Blogger Abr said...

ah dimenticavo Pdl: ti sentirò in replica, come l'ultima volta.

18/11/06 12:34 AM  
Anonymous Anonymous said...

Ok, Danny, ok... Ma ogni motivo è sempre valido per metterci una con un bel paio di argomenti extra politici.
Buon week end!

18/11/06 3:30 PM  
Anonymous Anonymous said...

ciao abr. in effetti pero' la rodham/clinton manca dal tuo post, in questo senso: mccain e' battibile, come dici tu, a destra, da un isolazion-bushista (quindi non un altro bush). pero' questa questione non si porrebbe se, quando partono le primarie, sara' gia' chiaro che, in quelle democratiche, ce la fara' hillary. tanta chiarezza gia' allora non e' certa, ne', forse, probabile, pero', lo evidenzi tu, la potenza dei media potrebbe, chissa'...

poi c'e' un'altra possibilita': e cioe' che mccain si metta d'accordo con un garante che poi possa essere il suo vice, e che possa essere usato per tenere buone le fazioni cui fai riferimento tu. questa soluzione (bush-brother?) potra' arrivare solo se mccain sopravvivera' abbastanza a lungo alle primarie, ma visti i primi stati quello non dovrebbe essere un problema

ciao,
nullo

19/11/06 4:16 PM  
Blogger Abr said...

acc.. a te Brett, mi smascheri pubblicamente :-D

19/11/06 7:58 PM  
Blogger Abr said...

Nullo, io dico che mcCain è più popolare tra il MSM - e i dem . - che nella base repubblicana, quindi ha buone probabilità di non farcela quando le primarie si faranno neigli Stati importanti per il Gop, in ogni caso BEN PRIMA della scelta di un vice presidente, che è quasi sempre (non quest'ultima volta) una mediation partitica tra le sue varie anime.

A maggior ragione se i dem. scelgono Hillary, McCain va in crisi: so' praticamente indistinguibili!

A quel punto, un simil Bush pre 9/11 - tutto Cina, niente Europa e Middle East e zero NeoCon, do you remember? - a maggior ragione avrebbe più probabilità di farsi strada come candidato.

La vedo quindi al contrario: marcare la differenza ci vuole in ogni caso, quindi McCain potrebbe emergere forse, solo se i Dem. scelgliessero un estremista liberal alla Dean.
In quel caso, preferirei un Giuliani, meno chiacchiere più carisma, ma tant'è..

19/11/06 8:10 PM  
Anonymous Anonymous said...

Abr,

spiacente se i toni ti son parsi saccenti ("vatti a leggere" io di solito lo uso con gli amici; "caldamente cosigliato" mi pare roba da menu del giorno... sarà perché ho solo fratelli maschi, e per ora solo figli maschi :)) ) e se il "post" risulta chilometrico (colpa o merito anche di quelli de Il Foglio, che nel pubblicarlo han tagliato praticamente nulla); se però avrai la pazienza di leggerti quell'articolo sull'immigrazione - che è scritto da una sociologa repubbicana-, credo ci troverai osservazioni meno banali di quel che sospetti, anche se - ti avverto - è anche quello abbastanza chilometrico.
Sappimi dire ;)

PS: sbagli a scrivere che McCain è "evangelico praticante", io ho scritto che è "episcopale praticante" e fa differenza. Gli episcopali non sono “evangelici”, né in senso stretto (fondamentalisti) né in senso lato (protestanti di derivazione luterana): la Chiesa Episcopale è la diramazione americana della Chiesa Anglicana, separatasi dalla Chiesa-madre dopo la Rivoluzione, ma ancora consorziata ad essa nell’ambito della c.d. “comunione anglicana”. In pratica, gli episcopali sono a tutti gli effetti gli “anglicani d’america”. E, come saprai, gli anglicani non sono né fondamentalisti né protestanti (anche se in passato ha usato la denominazione “protestante”, la Chiesa anglicana non ha mai fatto parte del protestantesimo luterano: nacque in rottura col papato romano, ma per iniziativa di quell’Enrico VIII che all’epoca della Riforma era stato insignito del titolo di "fidei defensor" proprio per essersi opposto a Lutero. Ancor oggi la “religione anglicana” è spesso considerata una sorta di “tertium genus” fra cattolicesimo e protestantesimo). Non è quindi corretto ficcarli nel mazzo con battisti, pentecostali, metodisti ecc.
Devo però fare ammenda, perché ho scritto che Mccain è episcopale “come Bush”, e tale mia imprecisione genera probabilmente la confusione nella quale tu stesso sei incorso. Bush era episcopale prima della “conversione”, perché lo è la sua famiglia di provenienza; poi si è convertito al metodismo, religione della moglie. Quindi la sua odierna appartenenza di “born again” al cristianesimo fondamentalista non ha nulla a che vedere con la chiesa episcopale, alla quale McCain è invece tutt’ora appartenente.

20/11/06 12:00 PM  
Blogger Abr said...

Ale Tap,
guarda che non volevo polemizzare, non c'è alcun bisogno di spiacersi: l'osservazione sul tono era appunto una osservazione, e definire il post chilometrico non aveva alcun sottinteso.
Come puoi vedere a riprova di ciò, nel post stesso ho aggiunto un link citando il tuo "esaustivissimo" articolo che m'era sfuggito (quindi, spiacente a mia volta).
Quel riferimento, di cui ti ho già ringraziato, è nella lista dei miei "to do's": è un tema che mi interessa molto, e tutte le opportunità per assumere info. di valore (non per criticare e basta) sono benvenute.

Sul Ps.:
faccio ammenda sulla confusione confessionale, refuso da parte mia.
Volevo sottolineare come McCain si dichiari ad esempio antiabortista, anche se poi pare disponibile a votare una legge pro. Il che non è bello, in un Paese come gli Usa, dato che leggi federali al riguardo non ce n'è, e sarebbe molto bello che continuassero a non esserci, dal punto di vista libertario.
Sul termine "fondamentalista", usato riguardo agli evangelici o ai metodisti, ci andrei comunque molto cauto: per parlare con frasi fatte, tutto è relativo, e le parole sono importanti .

20/11/06 2:31 PM  
Anonymous Anonymous said...

Ok, sta bene.
Per quanto riguarda la questione aborto, McCain non si è mai detto "disponibile a votare una legge pro". Semplicemente, si è detto indisponibile - qualora divenisse presidente - a nominare giudici alla Corte Suprema in funzione del loro orientamento in materia al fine di rovesciare l'orientamento giurisprudenziale della Corte: "I would not support repeal of Roe vs. Wade, which would then force women in America to undergo illegal and dangerous operations.”

21/11/06 9:53 AM  
Anonymous Anonymous said...

Non sono particolarmente ferrato in materia, ma McCain nelle poche volte che ne ho letto qualcosa non m'era dispiaciuto.

Poi un certo lassismo in campagna elettorale è da mettere nel conto; vedi Cameron in UK, con le sue dichiarazioni in politica estera da schiaffoni.

Giuliani non potrei mai votarlo.
Gran carisma, ma è favorevole all'aborto, e la cosa è dirimente per me.
Leggo che anche McCain è piuttosto ambiguo sul punto comunque, e me ne dispiace; la cosa è dirimente nei riguardi di chiunque.

Mi unisco all'auspicio che continuino a non esservi leggi in materia, essendo completamente inutili.
Il "non assassinare" è già in vigore, e da tempi remotissimi.

21/11/06 10:02 AM  
Blogger Abr said...

Meglio così Ale Tap, la forma "libertaria" della legislazione statunitense rimane a posto. Anche sei poi interviene il meccanismo della Common Law, per cui le sentenze, in ispecie quelle della Corte Suprema, fanno giurisprudenza.
Quindi, la critica a McCain assume un aspetto che non avevo preso in considerazione: sulla base di che criteri eleggerà eventuali giudici? Su quello della "professionaltà", come direbbe un italiano?
E' chir in fatti che il suo messagio con common sense (conservatorism?) lo leggo così: eleggerei un giudice abortista, come farebbe Hillary.
I Cons, contrariamente ai Dem (che sono più orientati a tutti i livelli al potere fine a se' stesso, come in Italia), vogliono sapere bene con chi si ha a che fare e che scelte farà; uno dei problemi di McCain tra la gente "cons" è che non è mai stato del tutto chiaro (questo è il senso ultimo del mio post).

21/11/06 10:10 AM  
Blogger Abr said...

Maedhros, aborto e condotta privata sono punti dirimenti anche per l'elettorato "Cons" non metropolitano, come dico nel post. E' il motivo numero 1 per cui credo che sia McCain che Giuliani, aldilà delle mie preferenze (che vanno al secondo), non verranno candidati: anche il primo sul tema è stato ambiguo, aldilà dei suoi convincimenti personali, leggi commenti sopra. Quindi il Cons medio non si fida.

21/11/06 10:14 AM  

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