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Thursday, October 19, 2006

ABC Americani

L'esaltante e godibile scena madre da Full Metal Jacket postata da Starsailor, l'irruzione nella vita delle reclute marines del sergente maggiore Hartman, oltre che dire con parole sue - dalle quali mi dissocio sia chiaro! ;-) - quello che penso di molti giovanotti in giro - nel lavoro non nel blog ;-) - che credono di saperla lunga, ma che fondamentalmente sono una generazione di smidollati (" ... la parte buona dello schizzo che ti ha generato è colata tra le chiappe di tua madre e ha macchiato il materasso...") mi ha portato alla mente per associazione un'altra scena epica e tutta da gustare.
La potete vedere qui sotto in lingua originale (mi piacerebbe dire, ed è tra l'altro verissimo, che è per apprezzare in pieno la miglior performance in carriera di Alec Baldwin, 10 minuti scarsi da Oscar; nella realtà, non trovo la versione italiana) .
Il film in questione è Glengarry Glen Ross, 1992, famosissimo in America, giudicato uno dei primi 100 film di sempre nelle graduatorie popolari laggiù, non si faceva altro che citarlo e parlarne quando ero lì.
In Italia, non fu giudicato trangugiabile: è semplicemente incomprensibile e indigeribile per la mentalità smidollata e sindacale nostrana; nelle mani del mainstream culturale venne guarda caso rinominato "Americani", quasi a dire "roba da ...", per sottolinearne l'estraneità al nostro contesto, ed ebbe vita breve.
Un classico caso di boycott culturale da compagnucci di provincia, nonostante sia tratto da una commedia Premio Pulitzer di David Mamet, e proponga un cast fantasmagorico: Jack Lemmon, Al Pacino, Ed Harris, Kevin Spacey, Alec Baldwin...

La storia è il ritratto collettivo di un gruppo di agenti immobiliari, impiegati in una sonnolenta filiale di provincia: la vecchia gloria sul viale del tramonto (Jack Lemmon), il volpone solitario (Al Pacino), il perdente rassegnato (Alan Arkin), il combattivo ma poco tagliato per il mestiere (Ed Harris), il raccomandato leccapiedi (Kevin Spacey).
La scena madre che vedete è l'inizio della storia: l'irruzione in filiale in una serata tetra e uggiosa di Blake (Alec Baldwin), il "campione" della ditta, "in a mission of mercy" per conto della direzione.
"I came here because Mitch and Murray asked me to. They asked me for a favor. I said the real favor, follow my advice and fire your fucking ass because a loser is a loser".
E' lì insomma per scuoterli come dei fuscelli, lui il migliore alle prese con un branco di low performer che disprezza, proprio in quanto colleghi che abbassano la media. Li provoca con arroganza, ostentando i suoi achievements e confrontandoli con i loro fallimenti, e dandogli una settimana di tempo per ottenere quei risultati che non li faranno licenziare.
"We're adding a little something to this month's sales contest. As you all know, first prize is a Cadillac Eldorado. Anybody want to see second prize? [Holds up prize]. Second prize is a set of steak knives. Third prize is you're fired".
Da lì prende il volo la storia: ognuno di quei fuckin' losers reagirà allo "stimolo" secondo il suo carattere e le sue capacità.
Nella sindacalizzata mentalità corrente nostrana, è una sitazione incredibile e incomprensbile, un assoluto, ingiustificabile abuso:
'Nice guy? I don't give a shit. Good father? Fuck you! Go home and play with your kids. You wanna work here? Close! You think this is abuse? You think this is abuse, you cocksucker? You can't take this, how can you take the abuse you get on a sit? You don't like it? Leave! "
Nella realtà americana, dove hai venti minuti per raccogliere le tue cose in una scatola e toglierti dai piedi quando sei "fired", non siamo così fuori dal mondo; il film non ha certo scopi sindacali o rivendicazioni sociali da proporre, è in realtà un amaro squarcio alla ricerca nel cuore e nella psiche, della radice della disperazione e del disarmo individuale, declinato in modi differenti a seconda delle personalità, splendidamente rese da un gruppo di attori fuoriclasse, e collocando questa riflessione in un contesto "normale" per il pubblico americano, quello competitivo; appena un filo sopra le righe forse, ma non certo paradossale e macchiettistico come un film di Sordi o di Verdone.
Infatti my bro. l'Avv., che non ha mai interagito con americani se non "alla pari" o in vacanza, ha questo film tra i suoi preferiti, quasi avessimo un Sir Alec Guinness al posto di Baldwin, a recitare King Lear, "Guerre Stellari" o a doppiare un cartoon, cioè qualcosa di magnificamente recitato ma fuori dal reale.
E poi mi fa: ma sono davvero così? Ma vah ...
"ABC. Always Be Closing... 'Cause only one thing counts in this life: get them to sign on the line which is dotted. You hear me you fuckin' faggots?"
E' quello che mi fa associare la scena che vedete con quella del sgt. Hartman: anche queste sono cose che voi umani ... Buona visione. E cercate il Dvd del film intero, ne vale la pena.

5 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Fantastico! Non c'è niente di peggio di sentirsi dare del looooooooser
Lo metto in download ;)

Francesco

19/10/06 10:37 AM  
Blogger Otimaster said...

Tutti pazzi per YouTube ultimamente :D

19/10/06 10:40 AM  
Blogger Abr said...

:-D
Effettivamente, il visual aid è uno spasso per i blogger.

19/10/06 2:29 PM  
Anonymous Anonymous said...

grazie abr, spettacolare! il film lo vidi un sacco di tempo fa, ma mi sa che e' ora di rispolverarlo...

21/10/06 5:51 PM  
Blogger Abr said...

interpretazione da Oscar nullo, come quella di Al Pacino e Jack Lemmon. Un film memorabile.
By the way, Blake-Baldwin scompare dal resto della trama. E' un tipico caso di di stile "Manager as a Seagull": "land in an office, cover everybody with shit, then fly away".
Ce n'è diversi di così in giro, anche in Italia, anche tra blogger (alcuni si credono "amerikani" solo per questo: da Cepu) ..

21/10/06 7:02 PM  

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