I Duellanti
Chiacchiere tra conoscenti m'hanno giusto ora riportato alla memoria uno dei miei film preferiti: "The Duellists", 1977, con gli immensi Keith Carradine e Harvey Keitel, eccellente opera prima di un certo Ridley Scott.
La trama:
Napoleone Console, il tenente Gabriel Féraud ferisce in duello un notabile locale; il tenente Armand d'Hubert viene incaricato di notificargli gli arresti. D'Hubert compie il suo dovere, ma coglie in una situazione imbarazzante l'iroso Féraud, che lo sfida a duello. Vincitore senza uccidere l'avversario, d'Hubert si trova invischiato in un codice d'onore che lo vuole o assassino o cadavere.
Egli vorrebbe chiudere la partita; ma i due, trascinati dalle campagne napoleoniche, si trovano nel 1801 ad Augsburg, nel 1806 a Lubecca, nel 1812 in Russia, nel 1814 a Tours e nel 1816 a Parigi, di pari passo capitani, colonnelli, generali. E ogni volta Féraud pretende il duello.
Dopo Waterloo, d'Hubert interviene a favore dell'avversario, rimasto bonapartista, impedendone segretamente l'esecuzione capitale. Nonostante questo, Féraud lo sfida nuovamente. Questa volta Armand lo riduce alla propria mercè e, condannandolo a vivere, rompe finalmente la catena che lo legava a un malinteso codice di onore.(rielab. fm. yahoo).
E' un affresco ben fatto dell'era napoleonica completa, dal consolato alla restaurazione, servito mediante una sceneggiatura meticolosamente fedele alla Storia; un episodio paradigmatico dell'eterna sfida tra passione e razionalità, esaltato dall'epoca romantica e tagliente in cui è ambientato. E' anche una parabola su Napoleone stesso, che come Féraud-Keitel (lo ricorda fisicamente e nel carattere, determinato e orgoglioso) è costantemente all'attacco, indomito e irrefrenabile, ma alla fine perde tutto, rendendosene conto quand'è troppo tardi, in una scena finale sconsolata e memorabile che ricorda Sant'Elena.
Il film m'è sempre piaciuto, e non solo perchè magistralmente concepito, sceneggiato, girato e interpretato.
M'è capitato alcune volte, pur non avendo nè baffi nè treccine ma essendo svettante come Carradine, d'essere inseguito da testardi ed implacabili ex-amici, ex-estimatori, o ex-amanti, con cui peraltro non mi interessava per nulla duellare, perchè concentrato su ben altro. Eppure, nonostante i tentativi di svicolare, ogni tanto dovevo (e devo) incrociare le lame, obtorto collo.
Sto effettivamente notando, aldilà del mio caso personale, che effettivamente la Blogosfera si presta al Duello, novello campo di battaglia percorso da eserciti (e combriccole) con tanto di Città di guarnigione dal nome francese. Ci sono le battaglie, e ci stanno; alcune giocate con onore, altre meno. Ma ci sono anche Duellanti , più o meno rusticani, in giro.
La causa di questi "duelli virtuali" non è malinteso senso dell'onore, o non solo; è più banalmente a mio avviso da ricercare nel senso di onnipotente protezione che dà lo screen che separa dal mondo reale, unito all'amplificazione e al travisamento che sempre la parola scritta si trascina rispetto al parlato (non include toni, volumi, linguaggi del corpo ed emozioni; emoticon a parte..).
Cioè, ci si comporta esattamente come in auto: si fancula violentemente l'irritante prossimo (inteso nel senso letterale : "il più vicino"), sicuri d'aver assoluta ragione e tutto il diritto a farlo; doverosa vendetta per inenarrabili torti gratuiti subiti. Nella realtà, chi lo faccia è solo un/una piccolo maleducato asociale ed esaltato, uno/a che sfoga frustrazioni altrove prodotte, psicologicament e"protetto" da una più o meno potente ma sempre rassicurante tana di latta.
Appena escono dall'auto, con la pancetta o alte unoevventi, finisce il viaggio-nel-sogno e cambia tutto.
Anche tra Blogorroici, fàlli incontrare fisicamente, 'sti Duellanti, e li ritrovi, voci basse, dolci e comprensivi, a stringersi la mano e invitarsi a cena .. salvo riprendere il giorno dopo, ritrovata la postazione protettiva DIETRO lo "schermo" (mai nome fu più appropriato) e sguainata la tastiera lucente.
Ricette? Non ti curar di lor, ma guarda e passa, fin che ce la fai. Nella blogosfera come per strada, non si sa mai: ogni tanto, capita che t'imbatti in quelli col crick o con la pistola ... e non sempre virtuale.
A proposito di sfidanti ... ho generato nuovo post, con filmato, come tributo a Mr.Crocodile Hunter, lo trovate qui sopra Full respect for Irwin, no kiddin'.
11 Comments:
ciao abr. ormai non mi sorprendo più, anzi dovrei immaginarmelo che anche a registi andiamo d'accordo.
full respect anche per te per aver scritto un post personale... ah, e il silenzio lo abbiamo notato, by the way
Tnxs nullo, no surprises anche per me.
Le affinità si determinano, guarda caso, sull'APPROCCIO più che sui contenuti. E poi si verificano anche in (quasi tutti) i contenuti guarda caso ...o perlomeno, quelli che contano veramente ...
Ci sono duelli nella città di guarnigione?? Pifferi che sgooob!!!!
:-)))))
Respect to the croc's hunter anyway.
:-(
Mi sono allontanato con piacere dagli scontri fra combriccole e anche se è inevitabile rimanervi comunque coinvolto ora vivo la cosa con più serenità.
Sono molto colpito dalla morte di Steve e dispiaciuto per quella di Facchetti anche se penso di essere uno dei pochi italiani che conosceva meglio il primo del secondo.
Ho aggiunto i feed, ma accidenti proprio non mi vuoi ascoltare, sono la prima cosa che i lettori devono vedere arrivando qui che razza di blogstar sei :D
Ciao Vale. I duellanti possono andare anche fuori, a Lubecca o Tours, ma i duelli continuano ...
Wat., il post nasce come autobiografico (basta leggere certi recenti commenti), poi come la solito tenta di divenire ecumenico e cercare regole generali valide per tutti (metodo induttivo deduttivo sperimentale).
Personalmente, difficile pe rme disprezzare persone: al limite, li trovo interessanti casi di studio; disprezzo o mi fanno ridere alcuni atteggiamenti.
Sulla sincerità, trovo che chi: "dico sempre quello che penso", possa a volte soffrire del problema: "pensare sempre a quello che dice".
Sincerità okkei, ma esiste anche il filtor della buona educazione e del rispetto. Altrimenti trorniamo tutti all'asilo infantile: "maestra, Luiggi s'è messo le dita nel naso e poi in bocca".
L'esempio stradale è molto calzante per me.
Buona l'inversione australia - italia sulle priorità, non volevo sminuire il Facchetti.
Master, io so' sereno e lo sai; me ne tengo fuori, vado per la mia strada ma ogni tanto qualche esaltato mi insegue e mi tira per la giacchetta.
Okkei, ascolterò il "consiglio" .... il problema è se lo vedono per davvero quale razza di blogstar sono!
Yes Monica, il tema è l'educazione civica italica "al confronto" - cioè a dire, l'intelligenza misurata televisivamente o comiziescamente a colpi d'applausi - è un problema che parte dall'alto e che continua a diseducare la folla di yesmen.
Ci sono due modi di "confrontarsi": nel merito, o per slogan.
Il secondo è preferito, si riesce a contenere la pensata nei 150 caratteri standard dell'SMS, limite max. della capacità di memoria ed elaborativa dell'italiano medio (non solo il giovane).
Questo post fa il paio con "Vaffan' Remo".
Una spanna sopra tutti, come sempre. ;)
Ciao,
"l'uomo con una dotazione dal valore inferiore a 500 euri" LOL
Tnxs Star, m'è venuto così, di getto ...
e 500euri non so' poco... l'avessi presi io p'ogni bbotta ch'hoddato...
Conoscevo uno un tempo che mi diceva sempre più o meno così: "Chianta u' chiovo i fottetenne, sient'ammia ahhh". non sapevo che volesse dì, ma ho sempre cercato di seguire il consiglio....
Approposito, chevordì? :-D
Steve Irwin era un grande, la sua scomparsa mi ha molto toccato, non lo dimenticherò mai!
Snake
Forse è la traduzione napoletana di "basta che respirano..." :))
Tnxs Snake, anche per me è stato un grande, uno che ha rivoluzionato per sempre il suo campo.
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