Una pallottola liberale spuntata
Il caso d'Elia divide Tocque-Ville. Ci dividerà probabilmente anche dal nostro Coopetitor. Troviamo sia il bello di TQV, leggere di tutto e di più al riguardo. E pur son tutti, ma proprio tutti, uomini d'onore... una pregevole sintesi degli estremi si può trovare qui, sempre ovviamente all'interno dei confini della Città dei Liberi. Chè fuori c'è solo pianto e stridor di denti ... o argomentazioni farlocche.
Si ma ... la nostra ansia non tanto di risposte definitive, non di principii universali, quanto di risposte pratiche, di vademecum orientativi, rimane insoddisfatta. E allora proviamo a menar fendenti cerchiobottisti da questo modesto blog- nel senso che ce n'è per tutti.
Il tema del caso non è a nostro avviso il "perdonismo". Chi può negare il diritto alla "redenzione" a chi non solo faccia ammenda ma paghi per dodici anni il suo debito? C'entra poco ed è anche un filino banale e scontato.
Notiamo solo quanto sia ironico che l'argomento "cattolico" per eccellenza, il perdono e la redenzione, la pecorella smarrita etc.etc., venga usato dai più arrabbiati laicisti per giustificare un classico, umanissimo fatto: il Caino che ci interessa non venga toccato è quello che sta seduto vicino a noi. Abbiamo davanti algi occhi gli atteggiamenti di molti "garantisti" nei confronti di Pisanu, richiesto di dimissioni per la sua telefonata a Moggi; pensiamo anche a Dell'Utri o Previti etc.etc. , o alla sola esistenza di uno come DiPietro, quello degli inquisiti (non i condannati) che andrebbero per lui civilmente "cancellati", è la prova vivente del rovesciamento nei fatti delle categorie conservatore- riformatore. Aldilà del "garantismo a corrente alternata", crediamo di meritarci argomenti più convincenti.
Ma non finisce qui, i fendenti ci son per tutti. Affermiamo ad alta voce e con fronte ben alta, prendendocene tutte le responsabilità morali, che il pianto dei parenti di Abele non fa e non può fare giurisprudenza. Sia ben chiaro, lo Stato deve essere vicino a chi subisce, deve aiutarli, ma poi chiusa lì: non si può trasformare un "danno", per quanto ingente, in un ricatto morale permanente.
E' di fatto la logica del "non dimenticare" che usa l'antifascismo militante, per rivangare concetti tipo "arco costituzionale" e altre menate ad excludendum.
Quel fantomatico "Contratto Sociale" che sottoscriviamo (per forza) con lo Stato Moloch in cambio di gran parte delle nostre libertà individuali, che almeno servisse per eliminare la giustizia fatta mediante la vendetta del più forte! O del più "popolare", uguale è ...
Il Colosseo e il pollice verso della folla son finiti da tempo, ma la vendetta tremenda vendetta è purtroppo un tema sempre vivo nella coscienza popolinica di un Paese incivile dal midollo.
Valore deterrente della pena? Pena commisurata al danno? Tutti argomenti validissimi, ma fuori tema: qui stiamo valutando un individuo, il suo "diritto" o l'opportunità che costui ricopra una carica istituzionale, non stiamo a fare il processo del sistema giudiziario italiano.
Ragazzi, guardiamoci nelle palle degli occhi: il tema vero qui non può essere nè il perdono di Caino, nè il "prezzo del dolore" dei parenti di Abele.
Arriviamo al punto: se è del tutto legittimo per noi che d'Elia, avendo saldato il suo debito, faccia qualsiasi cosa può fare un cittadino normale, non è detto che sia anche OPPORTUNO. O morale. Qui da noi di fatto nessuno mai pensa di fare un dannatissimo passo indietro.
E alla fine si trova sempre chi, avendo una concezione spregiativa di se stesso, e quindi del suo Stato e delle Istituzioni, non si fa problemi ad elevare certi personaggi al rango di RAPPRESENTANTI, di CLASSE DIRIGENTE del Paese.
Come se dicessero: dato che sono una mmm... e lo siete anche tutti voi, qual'è il problema se mi faccio rappresentare da una sotto-mmm....?
E così in parlamento arrivano i Toni Negri, i/le Vladimir Luxuria, le Ciccioline.
Ecco, per noi il tema vero è questo: saremo antiquati, ma non ci sentiamo bene se i massimi organi rappresentativi del Paese incorporano una che ha sapientemente ammaestrato serpenti e piselli per professione, o dai suoi equivalenti extra parlamentari, sia detto con tutto il rispetto (per la signora).
Sono tutti individui, esseri umani, con la loro dignità ci mancherebbe, ma tra questo ed elevarli riverirli e ascoltarli, secondo noi ce ne corre. A meno di considerare il Parlamento come un lupanare, un pisciatoio di periferia, come d'altronde pensa parte del famoso popolino votante.
Opportunità, dignità personale, passo indietro, già. Chissà perchè, ci sovviene Pannella.... guarda caso, chi ci ha sempre infilato in mezzo le Ciccioline i Toni Negri e i d'Elia ... Eccola qui la conclusione universale: i danni più devastanti all'immagine e alla stabilità della Stato, son fatti sempre da quelli animati dalle migliori intenzioni, da "color che fan l'opre di bene". Già.
Gli è che, parafrasando il detto sui meridionali, si può trovar sempre chi è più libberale degli altri.
Siamo allora al punto che qui si decide di raccogliere in pieno la provocazione "colta" di Marco Respinti via TRN , banalizzandolo verso l'invettiva politically uncorrect che è propria di questo blog ignorante. Abusiamo quindi dello slogan woodyalleniano che campeggia nel blog di uno dei nostri uomini d'onore, parafrasandolo: "Ero solito portare una pallottola nel taschino, all'altezza del cuore. Un giorno un tizio mi diede del liberale a bruciapelo, ma la pallottola mi salvò la vita". Una pallottola spuntata.
Update: il meglio del meglio sull'argomento lo trovate qui:, con tanto di "traduzione" per noi masse della letteronza del d'Elia, quella che fa dire ai suoi amici, anvedi com'è bravo, com'è riabilitato bene! Astrolabio da un po' di tempo per noi è er più, wide range.
16 Comments:
coopetitor, e che lamentela è che non ti senti rappresentato? mica l'hai eletti tu quelli...loro rappresentano altri - se quello che intendi è che non sono degni di essere rappresentanti del popolo italiano punto, allora dillo... ma mi sa che lo hai già detto
vabbè, su d'elia mi sa che ti rispondo con post, che potrebbe essere lunga...
Trovo positiva la presenza di D'Elia alla segreteria nonostante i suoi trascorsi, non fosse altro per una semplice cosa.
Non stracceranno più i maroni con la storia della P2 per quell'altro.
:)
(pensiero minimalista)
nullo, se ne parli anche tu adesso allora espongo il nostro bat segnale.
La "rappresentanza" cui mi riferivo è la "rappresentatività". Non mia, ma delle "nostre" Istituzioni. Non per caso, parlo di un opportuno "passo indietro" che nessuno fa.
E non fingiamo please: sappiamo bene che gli animali che votano Cicciolina, non lo fanno perchè credano nei diritti delle puttane, ma perchè spregiano il Parlamento, lo Stato e se stessi.
vale., il tuo pensiero minimalista ben si adatta a questo blog nequidnimista.
;-)
Ecco... quello che avrei voluto dire io scritto infinitamente meglio. (dissento solo sulla generalità del titolo uomini d'onore ;P)
Hi twin ;)
Beh, forse scrivo meglio solo perchè scrivo sempre dopo di te, e dopo esser passato da te ... sono forse come,hai presente, il twin più pigro ma più furbo ... ay, dolòr, ho vissuto una vita con un fratello quasi gemello a rimorchio, me le prendevo al posto suo .. forse la lezioen allora è servita!
Ciao Grande
lol
Ciao a te ;)
io ricordo solo un arbitro d'elia, il che è tutto dire :-)
Hai colto nel segno Abr, il problema non è se la nomina di d'Elia è lecita visto che lo è, ma se è etica e a mio parere non lo è per nulla.
Poi se i nostri oppositori e governanti hanno deciso di fregarsene dell'etica lo dicano chiaro e noi ci adatteremo.
cao wat., mi raccomando fai il bravo, you know what i mean....
Tutta la vita Master. Hey ti assumo come sintetizzatore! Bastavano cinque righe ...
La resistenza è inutile, sarete sintetizzati : ))
Accidenti, certo che scrivi alla grande. Ti confesso che non sono ancora riuscito a farmi un'idea precisa. In Svizzera è scoppiato mesi fa una polemica contro un senatore beccato alcune volte in eccesso di velocità e credo una volta con un tasso alcoolico leggermente superiore al consentito. Io mi sono chiesto se preferisco in parlamento lui, poco propenso ad aumentarmi le tasse, o uno di sinistra senza difetti, ma che vuole collettivizzare la mia vita. Continuo a preferire quello che rispetta maggiormente la mia libertà.
No. Massimo rigore nei confronti di D'Elia, si dovrebbe dimettere, e vergognare, non si è nemmeno mai dissociato ufficialmente.
Vada a casa.
Pino., d'accordo con te: se si tratta di infrazioni tipo quelle che citi, chi è senza peccato ....
Qui però stiamo parlando di un signore che combatteva con le armi (anche se poi lui personalmente non ha ammazzato nessuno) per abbattere quello stato di cui ora è paludato esponente di spicco, segretario della camera dei deputati!
Spesso passo da te per darmi una rinfrescata ai principii grazie alle tue letture, ma, fedele al mio nome (nequidnimis=nulla di troppo) credo che ci sia un limite a tutto, anche all'applicabilità dei principii.
Il limite lo detta il buon senso pratico, la responsabilità individuale; è assurdo appellarsi in tutto e epr tutto a leggi e convenzioni.
Eugenio grazie della visita.
Fossi in lui non mi sarei presentato alle elezioni, vergognarsi dovrebbe farlo per le cappelle che ha fatto e per le teorie che s'è bevuto per anni.
Come dice la vedova d'Antona, sarebbe OPPORTUNO che certuni camminassero in punta dei piedi, anche se il loro debito l'han pagato.
il blocco satira è già sparito :-(
Ciao ABR, ho tentato di risponderti cliccando sul link riportato nel commento sul mio blog, ma mi ha rimandato ad un blog in inglese fermo al 2005.
Mistero...:)
Grazie per aver apprezzato la "logica ferrea" del mio ragionamento.
Scherzo...
Mi piace destreggiarmi tra il serio ed il faceto.
Mai prendersi troppo sul serio.
In merito a D'Elia, concordo in pieno con le tue osservazioni.
Se pensiamo che in altre nazioni esponenti politici si dimettono per semplici scandaletti sessuali, pensiamo al povero Clinton che ha rischiato grosso per un pom...
E in Italia al contrario si passa dal prostituirsi nelle periferie romane ad un seggio in Parlamento, ed un ex terrorista diventa segretario della presidenza della Camera.
Evidentemente in Italia abbiamo uno strano concetto dell'etica.
Ciao, buona serata :)
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