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Sunday, June 25, 2006

SI lo vogliamo


Update serale:
Come oimè si sapeva: gioiosa macchina da guerra (guidata dai battaglioni dei pensionati toscoemiliani autoportati) batte cani (responsabili ma) sciolti (anche dal caldo), 61 a 39.
Ha arbitrato il signor Suddito Chemmefregammè Nunciòcapitonasega della federazione Franza o Spagna. E' stato tutto molto bello. Le trasmissioni sono terminate, riprenderanno (se va bene) tra cinque anni. Auguriamo una felice notte a tutti.


Questo blogger ha avuto la fortuna di frequentare molto intensamente gli Stati Uniti per quindici anni della sua vita recente, dal 1987 al 2002. Una delle cose che ha potuto apprezzare direttamente è l'autonomia del governo locale, che parte dal proprio
backyard, dal neighborhood, passa dalle Contee, arriva agli Stati e termina al Governo Federale.
Autonomia implica e significa innanzitutto
empowerment delle Comunità ai vari livelli, che si origina dalla responsabilità personale: dalla pulizia del marciapiede di fronte a casa tanto per cominciare, sino all'incomprensibile e inaudito (per noi) obbligo morale dell'autodifesa. Altro che ridicolo e inesistente "monopolio della violenza" allo Stato!
Che tale responsabilizzazione derivi dalla libertà di auto regolamentarsi, o che ne sia invece la causa, è questione indeterminabile, come chi nasce prima tra uovo e gallina. Qui sincretisticamente si crede che questo Universo sia regolato, oltre che da leggi circolari di equilibrio (
What goes up must come down, You've got to get in to get out, la forza della non forza etc.etc.), principalmente da spirali virtuose (o viziose) che si autorafforzano.
Ma non divaghiamo.
In virtù di quanto sopra, quel ricordo vivissimo di civiltà superiore e di responsabilità individuale che diviene collettiva, mi spinge
a dare un SI positivo e convinto al referendum confermativo della legge di modifca costituzionale. Non tanto per la riforma degli assetti di potere di questo Stato, quanto per le spinte verso il federalismo in essa contenute.
Personalmente ritengo infatti che la nostra Costituzione sia assurda e irriformabile, a partire da quella sua
ridicola Parte Prima. Andrebbe altro che riformata! La vedrei bene nella spazzatura della Storia, assieme al Capitale di Marx, al ricordo di Scalfaro e a tutti gli altri cosiddetti padri costituenti - una generazione di pseudo-pensatori malnutriti e provinciali, intellettuali della Magna Grecia confusi, maneggioni e supponenti.

Le riforme relative alla "Gestione del Potere" nella Repubblica insomma valgono poco, come aspirina all'infartuato; non per caso forse, inizieranno ad essere efficaci nel 2011 o 2016; invece quel (timido) federalismo previsto, sarà effettivo da subito. E' poco, ma spero riesca ad innescare nel tempo una di quelle spirali positive autorafforzantesi, che porti al federalismo fiscale vero (cioè alla competizione tra aree del Paese), e poi col tempo e con le generazioni, a rafforzare il veramente povero senso di responsabilità individuale e collettivo nostrano.
Sostituire cioè quel pigro e opportunistico mini-senso di mini-responsabilità che impera qui a tutti i livelli, da quelli bassi (chemmefrega ammè, Franza o Spagna basta chessemagna etc.etc.) a quelli alti: la concezione che le cose cambino solo calandole dall'alto, grazie alle "avanguardie intellettuali", tipo carboneria o padri costituenti, che solo "dopo" si pongono il fastidioso problema di "fare gli italiani" (responsabilizzarli ascoltandoli e coinvolgendoli unminimo, a 'sta banda d'ignorantoni? Sia mai! Qua da noi le rivoluzioni le fanno i giornalai, vedi Mussolini e Mazzini), educando le masse a un "bene" predeterminato e libresco.

Spazziamo via in un minuto il pensiero debole legato all'interesse nazionale per regola (che nel nostro caso si tradurrà con l'ipoteca del più inefficiente sul più virtuoso), e della crisi di senso patrio in caso di SI.
Conoscete realtà più orgogliosamente patriottiche degli Stati federali, tipo Stati Uniti, Svizzera o United Kingdom? Io no: laggiù, la bandiera sventola orgogliosamente nel cortile delle case private, mica sul pennone della Prefettura che non esiste. Conosco piuttosto Paesi da operetta, dove si canta l'inno solo per le partite di calcio (indovina quale), dove autonomismo è solo una scusa per politiche
divide-et-impera da basso impero (Spagna), e peggio di tutti, posti dove l'adorata bandiera serve a nascondere un controllo napoleonico prefettizio sulle periferie colonizzate (Francia, che è tutta una colonia di Versailles ooops, di Parigi).
A proposito di Eurabia, abbiamo colto,
da absolutely positively uncorrect quali siamo, un glimpse del radioso futuro che ci attende: il recente scontro calcistico tra le rappresentative coloniali francofone del Togo e dei Territoires Metropolitaines. La douce France là davanti sì che ci indica sempre il futuro!

Torniamo a noi; chi vincerà? Non so. A dire la verità, non credo passerà il SI. Troppo bello, troppo avanti sarebbe, indipendentemente dagli effetti che potrebbe o non potrebbe avere sul Governo.
Vincerà credo l'astensione, il chemmefrega ammè dei sudditi, e di conseguenza il no delle
èlite interessate alla conservazione di privilegi fuori del tempo, capaci di mobilitare sudditi di classe ancora inferiore, le loro clientele.
E' questo del resto che sono diventate le elezioni, ultimo, labilissimo, manipolabilissimo e quindi finto
test di una classe politica chiusa nei suoi giochini a rinculino coi media, e per il resto assolutamente auto-referenziale (ben prima della nuova legge elettorale, effetto non causa). Spero tanto di sbagliarmi, ma temo che stia per scendere una notte ben più buia di quelle che l'hanno preceduta.

20 Comments:

Blogger valeforn said...

Vabbè vada come vada.
Ma giuro che il primo che sento per strada lamentarsi per le cose che non vanno lo faccio tornare al mare a furia di calci in culo con gli scarponi chiodati da alpino.
Un salutone

25/6/06 5:57 PM  
Blogger Abr said...

giusto Vale! Anzi, RIGHT ...

25/6/06 6:19 PM  
Blogger Massimo said...

Se si votasse in base alla ragione e ai contenuti, non ci sarebeb storia: il sì vincerebbe a mani basse, anzi non ci sarebbe neppure stato bisogno di referendum: una opposizione seria non l'avrebbe mai fatto, considerando che il vecchio è di gran lunga peggio del nuovo.
Ma visto che si voterà in base all'ideologia, allora il risultato è incerto e legatissimo a quanti andranno a votare da una parte e dall'altra. Con la chiosa che i nostri dovranno essere molti di più, perchè ... beh, avete presente i risultati emersi dai verbali delle politiche ? :-)

25/6/06 7:31 PM  
Blogger Otimaster said...

In questo momento la percentuale dei votanti è molto più alta al nnord il che fa ben sperare, se mai un giorno dovessero riscrivere la costituzione spero che fra i valori di fianco all'antifascismo ci mettano l'anticomunismo, molti paesi che lo hanno provato già lo hanno fatto.
Ciao

25/6/06 10:44 PM  
Anonymous Anonymous said...

ciao, grazie per le belle parole sul mio paese...:-))

25/6/06 10:48 PM  
Anonymous Anonymous said...

faccio un'intrusione dal "fronte del no", sperando di salvarmi dal bollino ideologico.
ho apprezzato quello che hai scritto descrivendo i pregi e gli aspetti che condividi del sistema americano, un po' meno ho apprezzato il modo molto tranchant con cui liquidi la costituzione del '48. ma ho due obiezioni da farti, una di carattere tecnico e una più "personale".
la prima è che, come saprai, negli stati uniti l'esecutivo e il legislativo sono rigidamente separati e autonomi, e la forma di governo previsa dalla vostra riforma non va affatto in quella direzione poiché condiziona reciprocamente premier e camere (con gli strumenti della fiducia e dello scioglimento delle camere modificati in maniera "anti-stabilità"). inoltre, alla devoluzione manca ancora il federalismo fiscale.
in seconda istanza, dal mio punto di vista è certo necessario riformare la costituzione ormai antiquata, ma al contrario di chi vota si, non desidero che la direzione sia questa, è molto semplice. io, da cittadino cosciente, non voglio rinunciare alla repubblica parlamentare e non sono a favore né del presidenzialismo né del semipresidenzialismo. quindi non si tratta di fare retorica sulla costituzione del '48, non bisogna necessariamente essere reazionari per votare no, ci sono tanti motivi che possono indurre a dire no pur sentendo l'esigenza di modificare la costituzione. io ho una 500 vecchia, ormai bisogna cambiarla, ma voglio un'altra utilitaria, se sono costretto a prendermi una jeep non ci sto

25/6/06 11:34 PM  
Blogger Abr said...

quoto pienamente monsoreau. Della serie, I think, therefore I am a conservative. che oramai sono gli unici "progressisti nei fatti" che rimangano in giro.

Speriamo bene. Ma in ogni caso, se s'imbruscasse male per loro, so' pronti e rodati a "correggere".

Pino., avrete tanti difetti, come ad esempio quell'arbitro ticinese succube del potere costituito ;-)
ma mi piace l'attaccamento che avete per le vostre patrie. A tutti e due i livelli. DIo non volgia, per voi, che siata forzati prima o poi a disprezzare il trzo livello, l'Eurabia.

25/6/06 11:42 PM  
Blogger Abr said...

Pru., innanzitutto grazie per il sereno contributo. Ti ringrazio per il giudizio, tutto ciò che desidero è infatti parlar chiaro e dire come la vedo.
Hai le tue idee sulla costituzione del '48, io ho le mie. Perchè nessuno è mai riuscito a dirmi qualcosa di convincente già sulla prima riga della nostra costituzione: cosa vuol dire una Comunità fondata sul "lavoro"?
La storia ne conosceva un'altra sola così, aveva come motto: Arbeit macht frei.
Fosse almeno "fondato sui lavoratori", sarebbe stato almeno esplicito: siamo in presenza di una costituzione di stampo social-sovietico...

Veniamo alle tue obiezioni. Anche qui, hai le tue idee, io ho le mie; però i fatti so' fatti.
Primo di tutti i fatti, la fola della "separazione dei poteri".
Innanzitutto, storicamente saprai, l'indipendenza della magistratura nasce come "risarcimento" del Sovrano che si fa Stato alla piccola nobiltà fondiaria, quando egli appunto espropria loro il diritto alle milizie locali, alla moneta e alle tasse.
In cambio, concede proprietà fondiarie, esenzioni fiscali e diritto a emettere giudizi insindacabili sui "servi". Nascita molto meno nobile e "liberale" di quanto non si pensi comunemente uh?

Di fatto, gli Usa che sono l'unico stato autenticamente liberalee anti-feudale, di questa "separazione" se ne strafottono: i procuratori distrettuali (i nostri pubblici ministeri) sono eletti dal popolo esattamente come gli Sceriffi (capi della polizia) e i governanti; la Corte Suprema è di nomina (a vita, okkei) da parte del Presidente.
Moreover, il Ministro della Giustizia determna all'inzio dell'anno orientamenti VINCOLANTI per tutte le corti.

Venendo a noi, io ho detto che non credo a queste riforme, perchè la Costituzione per me non è riformabile, è da gettare via.Bada bene, non per raggiunti limiti di età, bensì per debolezza logica di fondo e profondo dossettismo e togliattismo.
Spero solo, di questa riforma, in un innesco del federalismo quello vero (lo sappiamo bene che il fed.fiscale non c'è e lo diciamo infatti; altrimenti la sinistra avrebbe provato a portare in piazza trenta milioni di meridionali, raccontando loro fole pazzesche su questi nordici che, orrore, vorrebbero tenersi fino al 60% di quello che producono! Che razza di maiali asociali: e la redistribuzione euq ae solidale dei redditi? Che esempio daremmo al fisco statale? Con che faccia potrebbe chiedere mai il 50% di tasse ai cittadini?).

Tornando ai cambiamenti extra federalismo, non trovo sia una difesa molto logica quella di dire: voto no, pur essendo consapevole che questa costituzione così com'è non va (più).

C'mon, lo sanno tutti che se vince il NO non si tocca nulla per almeno trent'anni! Sono vent'anni che si perde tempo al riguardo, tra bicamerali I e II. solo questa scossapotrebbe aprire a qualche cambiamento, e non è detto sia QUESTO; l'ha deto persino la Lega...

Quindi puoi essere pro-parlamentarismo, anti presidenzialismo e favorevole a più o meno lievi aggiustamenti e modifiche, ma sai già perfettamente che sarai trattato esattamente come chi sia anti- I e pro-II: cioè preso in giro.

Sarai insomma costretto a tenerti quella 500 che possiedi e che non marcia più.
Per quanto mi riguarda, sono già oltre: ho lasciato l'ultima Alfa vent'anni fa, da cinque ho mollato l'ultima tedesca e l'ultima francese (della moglie).
Solo Jaguar, Rover, Chrysler e guarda caso, Jeep.
Metaforicamente parlando (o no? ma la pagherò cara, col superbollo Suv).

26/6/06 12:14 AM  
Anonymous Anonymous said...

superbollo suv sacrosanto :)
per citare un apprezzattissimo liberale della scuola austriaca come carl menger, è strano come la maggior parte delle istituzioni fondamentali per la società siano nate autonomamente senza la volontà esplicita di nessuno. rimane comunque l'orgine "nobile" della separazione dei poteri e la sua effettiva e insidacabile importanza negli stati moderni. detto questo, non ho capito perché hai tirato in ballo il potere giudiziario (di cui in italia non sono un grande fan), perché io accennavo alla rigida separazione tra esecutivo e legislativo, di magistratura non ho parlato. facevo riferimento al fatto che bush e il congresso possono anche non parlarsi per settimane, nessuno dei due è condizionato dall'altro (salvo rari casi), cosa sicuramente legittima e ben studiata (non parliamo nemmeno di chi da sinistra taccia di non democraticità gli states), ma che non appartiene alla cultura europea dove la storia ha elaborato diverse forme di governo, diverse forme partecipative. impiantare all'improvviso un modello molto distante dal nostro è difficile prevedere quali effetti avrebbe, ad ogni modo non è il caso di questa riforma che, come dicevamo prima, non ha nulla del presidenzialismo.

sul '48: non sbagli quando dici che l'articolo 1 ha una connotazione sociale (ma non da soviet, non esageriamo), ma questo devi attribuirlo alle contingenze storiche dell'immediato dopoguerra. inoltre non mi sembra sia un impedimento alla modernità, è un tratto storico-culturale e nient'altro (penso ti abbia fatto più piacere, nel concreto, che di contro all'articolo 1 non ci siano articoli che aboliscono la proprietà privata). per il resto, naturalmente rispetto il tuo giudizio sulla costituzione, però se mi permetti rischi di buttare via il bambino insieme all'acqua sporca.
sul mio no poco logico, beh come ti ho detto sono farovelo al federalismo (e sono del sud) e al di la dell'assenza del federalismo fiscale e di alcuni difetti che si sarebbero potuti correggere dopo perché tecnici, ma il cambio di forma di governo con la nuova fiducia, la determinazione dell'agenda, il potere di scioglimento, gli iter legislativi... rispetto a queste cose, mi vedo costretto a votare no e a sperare che non ci mettano altri 30anni come dici tu. saluti

26/6/06 1:06 AM  
Blogger Chris said...

Caro Abr, non ti nascondo come anch'io sia "incredibilmente" incline al fascino americano, a molti dei loro stili di vita ed al loro senso patriottico dello Stato. Anch'io come te ho a che fare con gli States, dato che ho amici a New York e a San Francisco, che regolarmente vado a trovare ogni anno. Ma non solo. Mi capita anche di andare in amercia per lavoro (anzi avrei proprio la possibilità di andare a lavorare la, ma questa è un altra storia che non c'entra con quello che ti voglio dire). E' indiscutibile che anch'io vorrei più "senso di responsabilità" che solo una sorta di federalismo può dare. Tralasciamo anche il fatto che la riforma del SI centralizza ancora di più i poteri dello Stato, ho spiegato bene in alcuni dei miei post di qualche giorno fa, come solo il SI possa portare realmente una sorta di dialogo tra le nostre due , chiamiamole così, fazioni. Se è indubbio che la sinistra si senta l'unica in grado di poter modificare la costituzione perchè si crede la diretta discendente dei padri fondatori, sarà così possibile, con una vittoria del NO , portare al tavolo degli estranei pericolosi che si sono permessi di voler anche solo pensare di modificare, una cosa loro?. In tutti questi casi comunque, ritengo assai difficile, se non con un cambio globale della nostra classe politica e dirigenziale (ci vogliono almeno 30 anni), poter esportare una stile di vita "americano" qua in Italia. Non solo perchè anche in america esistono contraddizioni enormi ed errori (ovviamente nessuno è perfetto) ma sopratutto perchè dal'48 il nostro paese non è , come erroneamente definisce la costituzione, fondato sul lavoro, ma bensì sulla massoneria. E qua mi fermo se no mi linkano a Regina Coeli. La sostenza comunque credo si sia capita. Ciao:)

26/6/06 11:29 AM  
Blogger Nessie said...

Ho appena votato e ho votato SI. Se dovesse essere per la mia regione di residenza (la Lombardia) non ho dubbi: qui nella patria di Cattaneo il federalista prevarrà il SI.
Purtroppo siamo dominati dalla dittatura del pannolone geriatrico (Scalfaro & co) e dal regno borbonico delle 2 Sicilie, tenuto in piedi dalla sinistra. La quale non è nemmeno più in grado di fare "la sinistra" ovvero le battaglie di progresso.

26/6/06 1:14 PM  
Blogger Abr said...

pru., maledetto egualitario :-)
Sorry per aver tirato in ballo la magistratura, da una lettura superficiale pensavo ti riferissi alla madre di tutte le separazioni (di carriera incluse).
Sulla separazione tra esecutivo e legislativo, non per caso il "governo" in America si chiama "Administration".
Sarebbe l'istituzionalizzazione del tanto vituperato "governar per decreti legge", che però guarda caso è l'espediente recuperato (sia da dex che da sin) di noi legulei solo di facciata, per riuscire a gestire le urgenze nei tempi che la modernità richiede.
I confronti tra Governoe Parlamento, non so se noti, anche da noi stanno diventando minuetti molto formali e poco sostanziali, intrisi di politica e gran poca attenzione alla "Administration".
Impiantare all'improvviso un modello ... etc.etc.? Macchì ci pensa mai? Ti pare che l'attuale proposta della Cdl sia orientata in quella direzione? Si limita a rafforzare un filo, in ottica cerchiobottista e con tutti i limiti dell'attuale nostro impianto cost., i poteri del premier e poco di più. Come già dissi, è solo un pannicello caldo sulla fronte di un infartuato.
Meglio che non lasciarlo lì ad agonizzare, 'sto infartuato, senza badarlo nemmeno di striscio, ma nulla purtroppo di risolutivo.

La cost. del '48: e falle pure abolire la prop.privata, e poi proprio soviet era! Devo anche ringraziare? ;-)
Le contingenze storiche: ben sappiamo come la nostra Cost. sia il frutto di un compromesso. Il problema è che trattasi di compromesso ideologico tra social-comunisti e demo-atlantisti da un lato, con una quinta colonna social-cattolica (dossettiana) a far pendere al bilancia dalla parte social. Insomma, un compromesso molto "compro" e poco benmesso. Se ci fosse stata mai una rivoluzione o una invasione comunista nel n0ostro Paese, scommetto un Suv che non serviva nemmeno modificarla: era già pronta e adatta all'uopo.
Bambino? Un bambino cresciuto male, di sessant'anni tra l'altro oramai ...
Mi fa piacere che al Sud ci si renda conto che l'assistenzialismo e la redistribuzione hanno fatto una vittima prima di altre, il Sud stesso appunto.
Solo che, come si dice dalle mie perti, chi vive sperando ...
Buon voto.

26/6/06 3:31 PM  
Blogger Abr said...

Chris, consiglio da amico: vai in America. Magari solo a tempo e pure a gratis, ma vacci. Esperienza impagabile, te la rivenderai qui a peso d'oro.
Per non dire che laggiù noi italiani facciamo sempre dei gran figuroni, abituati come siamo ad arrangiarci e a fare i "creativi" (perchè qui siamo disorganizzati e arruffoni, e non si trova mai niente di predisposto).
Guarda, nemmeno mi sogno di esportare lo stile di vita americano in Italia. Mi basterebbe un filo di federalismo in più. Ognuno (un filino) più padrone a casa sua, così da poter misurare chi sia più o meno efficace ed efficiente. E creare anche "best practices" da emulare, perchè no. Altro che piattume centralistico eterodiretto.
Sulal Cost.: che sia massonica o sovietica, poco m'interessa: fa solo schifo. La spazzatura è spazzatura, non intreressa sfruculiare se ci siano residui di pasta al forno o scatolette di tonno rancido.
E ora basta, sennò mi mandano a farti comapagnia a San Vitùr.

Brava Nessie! La sinistra ha finito da un po' la sua "spinta propulsiva", e si è da tempo focalizzata sulla "difesa della conquiste sociali". Programma conservatore, ma quel che è peggio, programma dei "vecchi" contro le nuove generazioni.

26/6/06 3:40 PM  
Anonymous Anonymous said...

Requiem.

Franz fedele alla linea;-)

26/6/06 4:42 PM  
Blogger Abr said...

Già, come volevasi dimostrare.
Gioiosa macchina da guerra (battaglione pensionati trasportati) batte cani (responsabili) sciolti (anche dal caldo), 60 a 30.
Ha arbitrato il signor Suddito Chemmefregammè Nunciòcapitonasega della federazione Franza o Spagna.
E' stato tutto molto bello.

(verifica parole: xh GOSUCC ...)

26/6/06 4:51 PM  
Anonymous Anonymous said...

ciao coopetitor, long time no see...

belle le cose che dici sulla responsabilità individuale, ci sto buttando una vita. grazie

due appunti: perchè mischi i due federalismi uk e us? certo, nazionalismo in entrambi, ma uno è federale, l'altro locale...

l'altro è la francia. certo, quello è un discorso lungo e complicato. certo, lì l'integrazione non sta funzionando. ma nelle tue parole c'è rinuncia se non addirittura disinteresse. mentre io, a guardare the likes of thuram, henry, zidane, provo il contrario. that's the way forward!

26/6/06 7:41 PM  
Blogger ugofc81 said...

Ciao Abr, vista com' è andata mi sembra che la soluzione sia solo una: proclamare la secessione.

26/6/06 8:16 PM  
Blogger Abr said...

nullo welcome back.
Sui federalismi: ne facevo un discorso (again, ma guarda un po') di responsabilità individuale che si fa collettiva.
Federalismo Si, e ognuno coniughi il suo; mi vanno bene tutti, purchè federali ...
Condanno la Francia per un suo tipo di patriottismo: le differenze (locali o individuali) non esistono, se non sei ME, allora sei out. Che è una finzione, lo vedi bene nella cosiddetta Integrazione alla francese.
Anche qui, FINGONO che siano tutti francesi. Ma vale solo con Thuram che sa tirare la palla, è miliardario integrè, blasè e può sputtanè i cattivoni di destra. Un seconda o terza generazione della banlieue parisienne, si rende conto sulla sua pelle che NON E' come gli altri, soprattutto nella testa dei poveri come lui coetanei ma "francesi"; quindi spacca tutto.

Nota bene, tu che studi scienze cognitive: i marocchini in Italia (PRIMA GENERAZIONE), fanno festa bardati di tricolore. L'Italia di fatto ha migliorato la loro condizione; i loro figli invece, che crederanno di essere italiani, scopriranno "nei fatti" (paga, opportunità, casa, donne etc.etc.) che non è vero. Dolorosamente per loro e per tutti. Non siamo in America, dove chi vale vince, non solo se ha i piedi di Zidane. O forse meglio, lo si sa già dall'inizio che se non vali non vinci.
Qui invece siamo "protettivi", "inclusivi", e nella realtà, per proteggere tutti, condanniamo tutti.

Noi inclusi.
Is that the World you like? Not me.

26/6/06 10:05 PM  
Blogger Abr said...

ugofc: grazie! Ho visto il tuo sito, bello, se porvi a bloggare più spesso, ti porporrei di entrae in TocqueVille.
Riguardo alla secessione: io ci starei, ma sei sicuro che 'sti chemmefregaammè ci seguiranno?
Ci sono anche tra "noi" ...
Sorry ma forse ha ragione nullo, sono in fase spleen.
A causa dell'Italia che passa il turno come passa, con Totti?

26/6/06 10:08 PM  
Blogger ugofc81 said...

ci sono già dentro... è che da quando sono stato a Sestri a causa di impegni agricoli temporanei e pigrizia costante faccio fatica a scrivere.

Ci vediamo al prossimo meeting.

27/6/06 2:16 PM  

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