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Tuesday, May 16, 2006

Radio.Blog: it's cool!

Podcasting it's for nerds, RADIO.BLOG it's cool, it's hot!
Diceva emmebi nel gennaio scorso: "Se non lo sapete ancora, tanto vale che ve lo dica io. Nel 2006 il podcasting sarà la cosa più uncool del pianeta, roba per Gigi Marzullo ed Enzo Biagi. Quindi? Semplice, lo streaming sarà mooolto più figo".
Ed ecco che in questo scenario nasce
ABr's B SIDE the Radio.Blog, una streaming playlist che s'incastona nel qui presente blog e che cambierà ogni tanto, a gusto del Titolare.
No player required. Basta cliccare sul bottone in cima alla sidebar, e come per incanto appare il flash pop up Radio.Blog. Un click su ZAP! (o due sul brano che preferite) e darete la giusta colonna sonora alla lettura di questo "prestigioso" blog.
Se proprio vi piace la selezione musicale, volendo potete PORTARLA CON VOI nei vostri giri in & out the Web, il pop up persiste!
In questa edizione sperimentale numero zero, Abr implementa un filo conduttore: i cosiddetti "lati B", niente roba
popular e da classifica. Inoltre dovete sapere che purtroppo per lui, pur sempre curioso di tutto, Abr s'è fermato, appena superate le soglie del nuovo millennio, alla caduta del Drum&Bass. Per cui:

-si parte con Cups, pezzo mitico da Beaucaup Fish, masterpiece di qualche (pochi) anni fa di Underworld, giusto per far capire qual rarefatta aria "electronica cool groove" si respiri in questo apollineo blog;
-si prosegue sulla stessa falsariga cool, con Leela#5, un trance (non trans!)-ambient di Shiavash Gomaishi, brano ancor più del primo adatto per "centellinare" con calma e in totale relax mentale i contenuti ponderosi (!) del blog;
-si cambia ora! Abr si fionda negli anni '80: Tears for Fears, dal favoloso album "The Seeds of Love", Badman's Song, così bella da sembrare una cover, in realtà è un rock blues scritto proprio dai due Orzabal/Holland e supportato da backing vocalist da brivido. Da sentire tutto. E da cantare a squarciagola, per sentirsi e peccatori e redenti;
-il crescendo from coolness to rock non si ferma. Giusto per confermare che anche nel cuore del più apollineo dei super-umani può talvolta albergare un dèmone violento, bèccatevi 'sta Breathe dei Prodigy. Astenersi prima di uscire in auto o moto;
- terminiamo la selezione number zero con uno
smooth landing: Candles, Alex Reece, è un groove a ritmo "two steps" eletto a musica del risveglio da Abr; parte qui alle sette e trentacinque, ogni mattina (feriale).
Buon ascolto.

L'idea è state presa da emmebi che ringrazio; Abr è tra l'altro estremamente orgoglione di aver realizzato tutto il non banale (per lui) setup informatico da solo, sfruttando dopo un po' di ricerche i preziosi consigli qui.

23 Comments:

Anonymous Anonymous said...

figo...

16/5/06 11:23 AM  
Anonymous Anonymous said...

ciao!
volevo segnalarti 4 canali audio attivi da qualche mese con Radio blog

1 ) Generazione elle - Dedicato ai giovani e all'università http://www.radioweblog.it/?page_id=58

2 ) Antipro - Canale dedicato alle politiche sulla droga http://www.radioweblog.it/?page_id=17

3 ) Esteri - I principali temi della politica internazionale http://www.radioweblog.it/?page_id=123

4 ) Libri - presentazione libri d'attualità http://www.radioweblog.it/?page_id=106

16/5/06 3:20 PM  
Blogger Abr said...

nullo, non ci facciamo mancare ..nulla

Tnxs Alessandro, inserito nel blogroll.

16/5/06 3:36 PM  
Anonymous Anonymous said...

anche la colonna musicale...lo sapevo che in fondo sei un romanticone....:-))))

16/5/06 3:54 PM  
Blogger Abr said...

apollineo prego, non romantico.
Sfotti sfotti ... ma l'hai sentita la colonna sonora almeno prima di parlare?

16/5/06 4:02 PM  
Anonymous Anonymous said...

bella idea? Ma con la siae? Girano brutte multe, ho saputo.

16/5/06 6:37 PM  
Anonymous Anonymous said...

Eh Abr ne sa sempre una più del diavolo! Bella idea, very cool!
Ciao!

16/5/06 6:45 PM  
Blogger Abr said...

sev, come si diceva ai miei tempi, i dischi li metto io, tu porta le donne
;-)
... fuor di battuta, mica distribuisco o eseguo in pubblico: dò la possibilità agli amici di sentire i MIEI cd/itunes.
Urbani permettendo, credo si possa ancora, anche se viviamo in una repubblica popolare.

16/5/06 6:49 PM  
Blogger Abr said...

Tnxs Vice Priore!

16/5/06 6:50 PM  
Anonymous Anonymous said...

magari fosse così come dici... Il fatto è che sarebbe bellissimo, tu metti i tuoi dischi e chi viene a visitarti li sente. Secondo me, è una ficata. Invece, cazzarola, nun se po' fa. Perchè il blog è pubblico e si parla di broadcasting. Insomma, spero presto che toglieranno sta legge del cazzo, ma per ora, io ho dovuto rinunciare proprio per questo motivo. Ecco perchè ti chiedevo come avevi fatto.
Ciauz!

16/5/06 6:55 PM  
Anonymous Anonymous said...

amor mio le protezioni del mio computer difendono a spada tratta il mio pc dalle tue incursioni musicali... sai com'è conosce bene la padrona....:-)))

16/5/06 8:52 PM  
Blogger Otimaster said...

Amico mio passo a trovarti in questa gioiosa ma solitaria serata e aprofitto della tua musica per farmi compagnia.
Vedo che la tresca continua in modo sempre più sfacciato, non mi resta che fingere indifferenza.

16/5/06 9:41 PM  
Blogger Abr said...

sev, non mi hai spaventato, mi hai incuriosito. Per cui, investigo.

Effettivamente, se vai al sito siae, danno per scontato che serva la loro "licenza" per far streaming sul web. Urca!
Leggendo bene però, si scopre questa frasetta nascosta:
"Come vengono corrisposti i diritti.
I compensi vengono corrisposti in misura percentuale sugli introiti del sito web, con riferimento a:
1.incassi per pubblicità e per sponsorizzazioni;
2.incassi di qualsiasi natura percepiti dal titolare del sito, con riferimento alla utilizzazione dei file musicali".

Et voilà, ecco quello che la suddetta beneamata sa ma non vorrebbe si sapesse: il loro mestiere è vigilare sullo sfruttamento COMMERCIALE e sulla COPIA del contenuti protetti da diritti d'autore, e NON CERTO sulla loro FRUIZIONE. Non siamo (ancora) in Cina.
Ergo, dato che qui non si vede 'na lira, nè di pubblicità nè d'altro, anche LORO non vedranno una lira.
Essendo che la musica e MIA (acquistata) e NON E' COPIABILE, me l'ascolto con gli amici SENZA FINI DI LUCRO quando dove e come mi pare.

Capisci il punto? Se io fossi un barbone con un sound blaster acceso per strada e chiedessi l'elemosina, i nostri amici avrebbero diritto a richiedermi la stecca; ma qui, dove la lira non gira nemmeno dipinta, no.

Altrimenti, la benemerita dovrebbe riscuotere anche da coloro che alzino troppo il volume dell'autoradio a finestrini aperti.

Il ragionamento fa grinze? Nun me pare.
Grazie comunque per avermi incuriosito.

16/5/06 9:58 PM  
Blogger Abr said...

Tnxs Master.
Again, congratulations per Viola! Felice ti esserti utile in una giornata DECISIVA della tua vita con un filo di relax.

Su Iny.,poveretta, perchè te la prendi con lei? Sta lì, buona buona, gioca si diverte e non dà fastidio ... averne di così!
;-D

16/5/06 10:03 PM  
Anonymous Anonymous said...

Premessa: la tua idea mi piace, e come vedi, torno a visitarti e ascoltarti. Ma il tuo ragionamento fa una grinza enorme (esattamente quella che mi ha imposto di non fare una cosa simile): il tuo ragionamento si basa sulla licenza commerciale della Siae. Ma la Siae stessa, ha altri due tipi di licenza - obbligatoria - per chi trasmette musica. si chiamano licenza per sito personale no-profit (costa circa 250 euro l'anno) e quella per sito di organizzazione onlus. Ed è per questo che decade TUTTO il tuo ragionamento. Mi spiace. La musica è tua, non è copiabile (sei sicuro?) MA, MA, MA, la trasmetti NON a casa tua MA su un sito pubblico. Ergo la diffondi. Ergo devi pagare. Ergo, in pratica, ci hanno inculati. Purtroppo. un abbraccio.

17/5/06 2:10 PM  
Blogger Abr said...

sev., guarda che qui sei il benvenuto, stimoli riflessioni interessanti.
Tieni presente che:
- non sono un esperto in materia, sono solo uno che s'informa bene, da fautore dello Stato Minimo, prima di cedere al primo ente parastatale che passa;
- l'unica volta che ho avuto la beneamata (non la nomino per minimizzare ricerche basate su motori: mi fido di quello che penso, ma non certo della loro onestà intellettuale) ci ho litigato(una festa privata da 400 invitati (!), tanti anni fa); mi minacciarono, ma poi non fecero nulla, da bravi pigri parastatali; insomma, sono un po' come la Rai col canone, do you know what I mean?
- non sono certo il primo a farlo, altri siti con molte più visite del mio lo fanno tranquillamente e da tempo (vedi link citato nel post). Occorre pagare? Loro non lo dicono...

Sulla tua osservazione: in generale, quelli lì mi pare giochino molto sulle parole. Onlus lasciamo stare che è un'altra cosa.
Ragioniamo sul "sito personale no profit". Azienda (o privato) no profit significa ente che "commercia", ma si obbliga a reinvestire tutti gli utili (profit) in qualche cosa di prefissato per ottenere benefici fiscali.
Sito personale no profit allora lo interpreto come uno che qualche tipo di "commerce" lo fa (es.: ricevi donations, hai degli introiti sui click delle pubblicità etc.etc.).

Questo sito non è "no-profit", è "no-commerce" (no pubblicità, no altri introiti, no biglietti).
Again: come si fa a "tassare" qualcuno che non ci guadagna?
Ho già pagato i diritti intellettuali quando ho comperato il cd (o scaricato da itune). Quindi, sto tranquillo: hoil diritto di far sentire la mia musica a chi voglio, anche a chi passa.

Per quanto riguarda la copia, su radio-blog non ci sono i miei file, qualcuno dovrebbe penetrare senza autorizzazione dentro al mio spazio, per cui sarebbe furto con scasso.

Se poi mi sbagliassi e volessero verificare il numero di visite (lo dicono loro che si paga in base al numero di contatti), allora sto ancora più tranqui.

17/5/06 5:11 PM  
Blogger Abr said...

Sempre per sev.: ovviamente la realtà è aldilà di ogni plausibile ragionevolezza:
http://www.apogeonline.com/webzine/2006/03/27/01/2006032701181
La cattiva notizia è che hai ragione (secondo l'esperto); la buona notizia è che sotto i 1000 accessi/settimana costa "solo" 150€, la cattivissima notizia è che, sopra i 1000 accessi/week, sei "commerciale" tout court, quindi paghi minimo 1560€!!! Il mio gemello Robinik ad esempio, melgio non lo faccia.

Ma non è finita qua: piatto ricco mi ci ficco, ci sarebbero pure dei fantomatici "diritti connessi" rivendicati dai discografici, da pagare oltre alla Siae.
http://www.apogeonline.com/webzine/2006/04/06/01/2006040601226
Ma allora, la Siae chi tutela? In definitiva, mi pare ci sia un po' di confusione sul tema, e che qui siamo un po' "borderline". Stile canone rai, per capirci.

17/5/06 5:58 PM  
Anonymous Anonymous said...

Ok, ok. Ma per la finale di Heineken Cup che colonna sonora ti spari? E per la Guinness?

17/5/06 10:43 PM  
Blogger Abr said...

Religioso silenzio Brett. Ausculto di Raimondi e Munari. Ogni sillaba è oro colato rugbistico, oltre che fun ed esempio di pensiero laterale.

17/5/06 10:57 PM  
Anonymous Anonymous said...

lo so, c'è una gran confusione. Hai ragione. Il fatto è che alcune multe sono state già date. Lo so per certo. Purtroppo. Tutto all'italiana, come al solito...

PS. La tua musica è fichissima.

18/5/06 9:53 AM  
Blogger Abr said...

Tnxs sev. Come direbbe qualcuno che certo non la pensa come me, okkupiamo gli spazi! (fin che si può e si riesce).

18/5/06 12:21 PM  
Anonymous Anonymous said...

Dear Danny, la risposta che mi aspettavo. Vai furetto, giù il gettone!

18/5/06 6:54 PM  
Anonymous Anonymous said...

INTERVISTA AD ANTONELLO DE PIERRO
Da Napolitano alle liti per le poltrone nel governo Prodi, all’Iraq, al sistema elettorale, all’economia.Il ''depierro pensiero''.



Angelo M. D'Addesio

*Iniziamo con le notizie politiche di questi giorni. La scelta di Napolitano come Capo dello Stato è condivisibile, giusta oppure si configuravano alternative possibili e se sì quali?

Sì, penso che Napolitano sia stata la scelta giusta, a dispetto dell’anzianità, anche perché vista la situazione che si era venuta a creare non poteva essere D’Alema, l’uomo giusto, avendo fatto la campagna elettorale per un determinato schieramento. Gianni Letta è stato sempre al suo posto, ma non dimentichiamo che è stato al centro dei fondi neri dell’IRI negli anni ’70 e quindi non era una figura credibile al momento. Mi ha fatto male vedere i 42 voti a Bossi, che è leader di uno schieramento che fa i raduni sul Po e cantava con i suoi seguaci la canzone “Abbiamo un sogno nel cuore, bruciare il Tricolore…”. Parlo di Bossi perché è stato il secondo più eletto. Penso che Napolitano è una buona figura, che sicuramente riuscirà ad essere al di sopra delle parti.

*Il Governo Prodi. Dopo la vittoria risicata che durata potrà avere questo governo e soprattutto come si risolveranno i diverbi interni ai DS o il nodo Mastella-Bonino per il Ministero della difesa?

Come durata mi auguro che sia di cinque anni pieni. Diciamo che le liti sono più nell’ambito dell’Ulivo, nel partito “unico”. Sembra che qualcuno abbia attribuito a D’Alema, la frase e la volontà di una doppia vicepresidenza del Consiglio, con Rutelli. Non sarà così. La vicepresidenza andrà, a mio parere, a Rutelli. Non sono d’accordo sulla scelta di Rutelli, in tempi passati ho trovato molto da ridire sul comportamento politico di Rutelli.

*E sulla questione Bonino-Mastella?

Sicuramente vedo molto meglio Mastella alla Difesa. La Bonino alla Difesa sarebbe una scelta contraddittoria, viste le battaglie pacifiste che la Bonino ha condotto in questi anni con i Radicali, Rutelli in primis. Non dimentichiamo il trasformismo esasperato di Rutelli, dai Radicali ai Verdi, per poi genuflettersi in Vaticano, passando alla Margherita.

*Rimanendo sull’argomento pace-guerra. A fine giugno dovrebbe esserci il rifinanziamento delle missioni in Iraq ed Afghanistan. Il governo Prodi avrà la volontà di svincolarsi dalle missioni oppure seguirà i propositi del governo Berlusconi?

Io mi auguro di no. Innanzitutto la missione in Afghanistan è stata ben diversa. Quella in Iraq è stata una missione di guerra, perché gli italiani hanno partecipato a diverse operazioni di guerra.
E’ eclatante il caso di Nassiriya. Lì sono di stanza gli italiani e ci sono gli stabilimenti dell’ENI che gli italiani hanno protetto durante la missione.

*Quali sono le possibili soluzioni politiche per risolvere questi nodi cruciali legati alle missioni in Iraq?

Io spero si trovi una soluzione che non sarà comunque facile, vista la situazione creatasi in Iraq. Penso che sia però il momento di ritirare i soldati dall’Iraq. C’è da sottolineare comunque il cinismo aberrante che accompagna il cordoglio per la morte dei militari italiani, dalla tragedia di Nassiriya. Berlusconi disse all’epoca “E’ come se fosse morto mio figlio”. Suo figlio non era lì, purtroppo o per fortuna e sono parole e frasi fatte. Il fatto di considerare i morti in terminI di mera contabilità di un bollettino di guerra dovrebbe far riflettere. Dietro ogni morto c’è una tragedia familiare che segna per tutta la vita.

*Si parla di Partito Democratico e di Casa dei Moderati. Eppure le formazioni sono molto disomogenee, la sinistra radicale va per conto suo. Saranno possibili queste elaborazioni in termini bipolari e quali saranno i tempi per queste soluzioni?

E’ una bella domanda. Io sono contrario all’unione DS-Margherita. Sarebbe il tramonto dell’ideologia. Questo già esiste, però se qualcuno ha ancora delle idee, ci troveremmo di fronte ad un’unica lista formata da coloro che combattevano, verbali o meno, ovvero democristiani e comunisti, la vecchia maggioranza ed opposizione. E’ come se in futuro si unissero Berlusconi e Prodi. Dall’altro lato la Casa dei Moderati è surreale. Nel centro-destra non ci sono moderati, per il sol fatto di aver accettato l’alleanza con la Lega Nord che è sempre stata contraria e lontana dallo spirito democratico e di moderazione. Fino a quando ci saranno certe alleanze, sarà difficile una Casa dei Moderati.

*In riferimento al sistema proporzionale come le pensa?

Ecco in riferimento a ciò è bene ricordare che l’art. 1 dice che “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. In realtà l’Italia è stata fondata più sul denaro, sulla ricchezza, che non sul lavoro. E’ stata più che altro una plutocrazia e non una democrazia, non di certo un governo del popolo. In questo senso la legge elettorale è stata un attentato alla democrazia. Non dare neppure la possibilità all’elettore di scegliere il proprio candidato, ma imporre candidature come quelle di Previti, peraltro arrestato in questi giorni o Dell’Utri che si è avvantaggiato di una legge ad personam, altrimenti avrebbe dovuto scontare due anni e sei mesi rende l’idea di come questa legge sia da rivedere, completamente.

*Il tema scottante del lavoro. Veltroni ha riabilitato la Legge Biagi, ha detto che è da riformare, ma non da bocciare completamente. Altri la considerano l’apice e la causa prima del precariato in Italia. Che posizione ha sulla Legge Biagi?

Non dimentichiamo che questa situazione è stata determinata in parte dal centro-sinistra. Bisogna invertire la rotta. Non dimentichiamo che il centro-sinistra introdusse i c.d. “Co.Co.Co.”, ora spariti per fortuna, per poter pagare i periodi di prova. Gli stessi sono stati strumentalizzati, infatti circa tre anni fa si arrivò a circa 2 milioni e 700 mila Co.Co.Co. Vorrei sottolineare un evento abbastanza importante su questo argomento.

*Prego.

Al Ministero dei Trasporti c’è una centrale operativa, che risponde agli utenti che hanno a che fare con la Motorizzazione Civile, occupandosi dei dati sensibili di tutti i cittadini. Prima l’appalto del call-center era stato dato ad una ditta privata. E’ qualcosa di assolutamente sbagliato affidare i dati sensibili di milioni di italiani ad una ditta che può passare la mano ad altre ditte, in barba alla legge sulla privacy. Tutto ciò non è affidabile. Circa tre anni fa, in proposito feci una trasmissione in Radio su Radio Roma, in cui si parlava del Co.Co.Co, come incostituzionale, perché prevedeva una situazione contraria all’art. 4 della Costituzione, perché prevedeva un lavoro da dipendente con le non garanzie del libero professionista. Nel caso del Ministero la nuova ditta che venne impose questo trattamento e c’era chi lavorava lì da 15 anni ed a 40 anni si vide costretta ad accettare.

*E’ il caso di rivedere tutto, di attuare una vera riforma.

Adesso ci sono i “contratti a progetto”. C’è un futuro nel segno del precariato e dell’incertezza. Sono aumentati i divorzi e sono diminuiti i matrimoni. Questo è uno degli effetti collaterali di questa situazione. Oggi un giovane non può neppure comprare una cosa, perché è necessario impegnare una busta paga per un mutuo o un affitto. Una volta si diceva “Ho trovato lavoro” o “Sono Disoccupato” oggi si dice “Lavoro, ma non so cosa farò”. C’è una grande incertezza. Non si parla più tanto di usura in questi tempi, non so se è notato, ma anche questo è un altro effetto collaterale indiretto che bisognerebbe approfondire e che è conseguenza di tale sistema. Berlusconi aveva promesso 1 milione di posti di lavoro, ma se sono questi, ha vinto la scommessa, ma il lavoro è un’altra cosa.

*Faccio l’avvocato del diavolo. L’impresa italiana è in crisi. La concorrenza asiatica è molto forte. La grande impresa sceglie la strada della vendita o svendita o della fusione all’estero. La piccola impresa è strozzata e quindi o sceglie la strada della flessibilità o cede al lavoro nero? Cosa è meglio e cosa il peggio?

Lavoro significa stabilità futura e lavoro è un diritto costituzionale. Lo Stato ha il dovere di tutelare il lavoro, ma mi sembra che lo stia piuttosto calpestando. Un lavoratore che mette su famiglia, lavorando in tre mesi e per altri tre mesi non lavora più, può essere schiacciato dall’usura. Si parla di mobbing, senza che ci siano però una legge adeguata. Ho partecipato ad un convegno sul Mobbing, constatando che una legge seria si attende da anni. Solo la Regione Lazio ha varato una legge regionale, fu un consigliere di Forza Italia a presentarla, Claudio Fucci, ma fu bocciata dalla Consulta su istanza del Governo Berlusconi, cosa abbastanza curiosa. Tornando al mobbing, questo tipo di impostazione del sistema lavoro, presta il fianco al mobbing. Lavoratori con contratti di più durata sfrutteranno quelli con contratti precari
E’ una situazione da ribaltare, magari con incentivi alle imprese che possano assicurare contratti a tempo determinato e con grosse penalizzazioni per le imprese che mantengono la vergogna dei contratti precari.

*Passiamo alla politica estera. Si dice che il binomio Usa-Italia è destinato a concludersi con l’avvento del governo Prodi che guarderà verso altri modelli ed altre collaborazioni. E’ possibile che l’Italia si rifaccia al modello spagnolo o a quello francese, ad esempio nel campo dei diritti civili. E’ vero che finirà anche il binomio Italia-Usa.

Io guarderei prima al mio orticello. Prima risolverei i problemi interni. La Spagna di Zapatero sicuramente, per quello che si sente, sta rinascendo dopo gli otto anni di governo Aznar. Se parliamo dei diritti civili, se vogliamo chiamarli così, io posso essere d’accordo personalmente con i PACS, ma non con le unioni omosessuali. Per giunta nella cattolicissima Spagna. E’ un po’ una contraddizione. In paesi come il Brasile forse non si arriverà mai ai matrimoni gay.
Quanto al rapporto con gli Usa, spero che possano continuare, ma attenzione, devono essere rapporti di scambi reciproci e non di sudditanza. Il Governo Berlusconi si è piegato al governo degli Usa. Lo stesso partito di Forza Italia ha una visione servilistica, Berlusconi ha impostato il suo modello con gli Usa allo stesso modo, ovvero servi del volere di Bush.
Quanto ai diritti civili, gli Usa stessi hanno molto da imparare, se pensiamo agli innocenti che aspettano il giudizio solo perché non possono pagare le spese legali. Si parlava poi di mercato con l’estero. Se penso alla Cina che è lo stato che vanta al mondo il maggior numero di esecuzioni capitali. Ebbene, fino a quando non ci sarà uno standard di rispetto dei diritti umani, io frenerei l’espansione commerciale ed economica della Cina verso l’Occidente.

*Le chiederei un parere sulla vicenda Calcio. Tema banale, ma saltato agli occhi della cronaca, della politica.

Io sono sconcertato da quello che è successo. Siamo abituati a situazioni poco pulite dell’universo Calcio. Situazioni poco chiare ci sono state anche in altri sport ed in altri organismi. Il Calcio è un gioco. Quando il Calcio diventa business, con squadre quotate in borsa ed altro. Non dimentichiamo i crack di Cagnotti e Tanzi. Dove c’è business si vengono a creare situazioni che permettono alle persone di arricchirsi illecitamente. Negli altri sport non esiste ancora tutto questo. Pensiamo al Calcio dei grandi valori, al grande Torino, perito a Superga, con grandi calciatori che giocavano per un premio-partita che poteva essere un cappotto.
Questo non dovrebbe accadere. E’ il caso di fare vera pulizia e che i magistrati vadano veramente fino in fondo per punire pesantemente i reati che sono stati commessi e dare una lezione a questi signori. Fra questi c’è anche Carraro e mi dispiace che sia stato sindaco anche a Roma, una città bella, rinata. Mi fa scemare un po’ di orgoglio di essere romano.

*Ultimo punto. Cosa dovrebbe fare un governo, in questo caso, il Governo Prodi, non dico in cento giorni, ma con estrema urgenza almeno nei prossimi sei mesi. Tre priorità su cui intervenire.

Prima di tutto la scuola. Soprattutto dopo la riforma Moratti che svalutato la scuola pubblica. Bisogna dare a tutti l’accesso alla scuola pubblica, al sapere che è il segno distintivo di un popolo. Altra cosa su cui operare la sanità. Un esempio è il modello tedesco è molto avanti. Si paga una tassa più elevata, ma in Germania viene tutto rimborsato, visite private comprese. Conosco un caso spaventoso di un barbone dimenticato su una lettiga fuori dall’Ospedale di Ostia. La tutela della salute è un diritto da non calpestare che favorisce anche una società più laboriosa. Infine va rivisto completamente il sistema lavoro, a partire dalle assunzioni.


Antonello De Pierro, giornalista, direttore del portale di informazione nazionale Italymedia e da tempo impegnato nel giornalismo di denuncia sociale. Ha collaborato per “La Stampa” e “L’Opinione”, ha diretto nel 2003 il mensile “Nuove proposte” ed ha condotto programmi nel circuito tv Stream, oltre che essere un assiduo ideatore di trasmissioni per Radio Roma ed altre emittenti locali nel Lazio. Oggi è molto attivo nel giornalismo on line e nell’informazione telematica grazie al sito di informazione da lui diretto Italymedia.it

20/7/06 11:13 PM  

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