Dalla Vedova allo stalliere del Re

Ho molto gradito oggi l'intervento di Benedetto DallaVedova al dibattito sulla fiducia al Governo.
La frase per me chiave:"...un esecutivo il cui intento programmatico è quello di ridisegnare la società, l’economia e la scuola italiana all’insegna del paternalismo, dello statalismo e della sindacatocrazia". Fully endorse that.
Ma non finisce qui. Ecco la miglior sintesi del perchè SI VOTA SI al referendum, sempre dal suo discorso:
"Voi volete chiamare gli italiani al referendum del 25 giugno per difendere l’unità nazionale dalla devolution leghista, ma anche qui fate solo propaganda, perché sapete bene che ha ragione il costituzionalista Augusto Barbera, suo concittadino ed esponente della sinistra, quando dice:”è paradossale, ma bisogna riconoscere che è toccato ad un ministro leghista come Roberto Calderoli rimediare ai pericoli per l’unità nazionale del federalismo sgangherato del Titolo V dell’Ulivo”. Mitico.
Aggiungo: il disegno di utilizzare al Costituzione come totem inviolabile, è la foglia di fico del conservatorismo di costoro, figlio di un disegno di potere per cui nulla può cambiare, altrimenti gli equilibri vanno e tutto cadrà (tutto inteso come le loro poltrone).

L'assurdità è di dover ribadire cose così ovvie a qualcuno che pretende di governarci, come se queste elezioni fossero state quanto di più normale e scontato potesse succedere: perdere dai tre ai cinque punti percentuali di vantaggio overnight, veder svanire nel nulla centomila voti di differenza tra conteggi e verbali, vincere per ventiquattromila baci, pardòn voti, estero su estero ...
Tutto normale, menomale che non mi sono fatto niente paiono mormorarsi tra loro; avete notato che la frase che SI ripetono più spesso, quasi un intercalare è : "dato che abbiamo vinto le elezioni..."? Si devono ancora convincere, se la devono ancora vendere e rivendere, loro e i loro elettori.
Tutto ciò, non so perchè, mi ispira un sintetico perchè (un po' meno della) metà degli italiani abbia sostenuto la peggior accozzaglia di arroganti dilettanti disuniti di tutti i residuati della sinistra Planetaria.
La prendo alla lontana: li avete sentiti tutti, no? Adesso che è deflagrato lo scandalone "Piedi Puliti", alla Juve e oltre, stanno tutti a fare ah, ma quando c'era l'Avvocato era tutto diverso! Che stile, che classe ... altri tempi, altra gente ...
Beh, sentite come si esprimeva Lui: “...lo stalliere del Re deve conoscere tutti i ladri di cavalli...”
E' la risposta sincera e sfottitoria del buonanima Gianni Agnelli a chi gli chiedeva perché avesse preso come direttore sportivo un personaggio già allora chiacchierato come Luciano Moggi, e perché non si facesse mai fotografare insieme a lui (vedi foto).
Checcentra, chiedete? Beh, la frase ci fornisce la risposta al quesito iniziale - come si fa a star dalla parte di uno come Prodi. La risposta è che, nella realtà, (quasi) la metà degli italiani ADORA FARSI PRENDERE PER IL .... Sia detto con tutto il rispetto. Per il fu Avvocato e per i gay.


Radio.Blog update: Abr continua a godersi il "suo" B-Side Radio (e vostro, se volete: basta "appicciare" l'apposito tasto in alto sulla sidebar, poi premere ZAP! o il brano che interessa nel popup che apparirà).
Recent addons:
- un Santana mai sentito quello nella Samba de Sausalito da Welcome (mitico e pretenzioso omaggio di Devadip Carlos & Band & Guests, tipo Mahavishnu John McLaughlin ad esempio, a John Coltrane), se non altro perchè non suona la mitica Gibson LesPaul - non c'è chitarre elettriche in questo superbo brano latin jazz - bensì, udite udite, il basso (più B-Side di così ....);
- si ritorna ancora più indietro nel tempo, al 1972 (alcuni di voi non erano ancora nati): America, Three Roses, uno dei più belli e dimenticati B-Side ever; mi sono innamorato, una volta, con questa canzone: maneggiare con cautela;
- torniamo ai nostri giorni: DJ Paffendorf (che sia tetesco?) in un bel Ibiza Style remix, maccheddico, in un meshup (come di dice adesso) di Vogue by Madonna con un'altra hit degli 80es che Abr ricorda bene ma di cui ci sfugge il titolo - hey, mica so' Albertino, qualcuno sa colmare la lacuna? Il tutto sfornato fresco di quest'anno;
- oohhh, dimostriamo lo spirito fusionista che anima Abr: un brano di una delle più acclamate band di Southern Rock - avete presente, bianchi capelloni del sud con bandiera confederata esibita con orgoglio, e un suono blend di blues rock e country on the road? The Allman Brothers Band si esibiscono qui per voi in un live blues che può dare i punti a qualsiasi Muddy Rivers;
- infine, al massimo dell'ecletticità, il pop-rock(-abilly?) ammiccante e provinciale e fully english rooted degli HouseMartins, band di Hull - Uk negli swinging '80es.
Dedicato all'amico Nullo, che "vive" (parola grossa!) più o meno lassù, in partibus infidelium. Ah, e ovviamente dedicata anche all'amico Brett, che vive quaggiù, ma ha la testa lassù. E come dimenticare l'amico Freedomland, un Union Jack nel cuore e la testa ...dove l'ha lasciata? Al Bar dei Osei in Piassa dee Erbe... E poi tutti gli altri Right Friends of mine a scorrere ....