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Thursday, March 30, 2006

Eh eh eh se me lo dicevi prima

Attenzione, post sconsolato e sconclusionato (nel senso che manca di conclusioni), in linea quindi con il tema, che accomuna brutalmente e con assoluta ripugnate indifferenza amici e nemici, apparenti difensori dei più deboli e virtuosi e pensosi paladini della libertà di scelta.
Appassionate le recenti discussioni stile Magna Grecia sull'eutanasia infantile - io me schiero diqquà, tu te schieri dillà - su temi più grandi di tutti noi messi insieme. Alcuni possiedono al riguardo - beati loro - e quindi producono, risposte apodittiche e conclusive.
Per una volta, Abr lascia tutti: amici, gemelli , "addette ai lavori" e tanti altri, preda di
trance combattivi (ehhh... 'so ragazzi) e dice a sè stesso, sospendiamo il giudizio. E, contrariamente ai giovani saggi, non per mancanza di elementi.
Il post più ispirante tra tutti è stato, come spesso capita, quello del sodale sarcastico (solo meglio) di Abr: è fondato sul parallelo storico, magnificamente riportato e collegato.
Oggi le pulsioni sono diverse, anche se l'output è il medesimo: non esiste in nuce nessun anelito para-nazista alla ricerca estrema della "purezza" e quindi all'assenza di pietà, nella mainstream mentality odierna, con buona pace di Giovanardi.
Par di più riconducibile al solito problema Occidentale, l'esser smidollati invece che cazzuti.Come nel caso dell' indistinto appoggio alla "pace nel mondo", al "no-tav", è in realtà la fuga da ogni responsabilità e quindi da ogni peso. Il che non nobilita o giustifica certo la mainstream mentality corrente, anzi, al confronto addirittura il nazismo risalta, con un certo suo faustiano tono decadente sì ma anche lucidamente razionale ...
Del resto nel nostro tempo non si fa altro che esaltare la diversity, abbattere barriere architettoniche e affermare discriminazioni positive, tipo quote rosa; non si può trattare quindi di rifiuto dell'imperfezione e dell'handicap - forse è così nella testa di qualche auto-auspicata mamma-di-veline ... - tutt'altro; stiamo vivendo sotto una cappa di terrore nei confronti del "dolore".
Si giustifica tutto, nel nome della fuga da esso. Che è il contraltare del "vivere", quindi ecco che l'equazione del bravo suicida si chiude: non più vita non più dolore.

Ciò detto, e in opposizione a quanto detto sinora, che senso ha parlare del "dolore del neonato" e scordarsi bellamente di quello dei genitori destinati a generare e poi "gestire" un infelice? Che senso ha, per dire, far sopravvivere un bimbo idrocefalo, per poi abbandonarlo oops... volevo dire, affidarlo al Cottolengo e sperare che spiri al più presto, ma da solo?
Sappiamo bene tutti e non cesseremo mai di indignarci contro la mainstream mentality: ignoranza edonismo ed egoismo, pronti a tutte le scuse (una su tutti: "la Legge è dalla mia parte") pur di liberarsi rapidamente e mai direttamente (nessuna responsabilità, per carità) dal "fastidio"; è vero.
Ci sono però anche tante persone coscienti e sensibili, che si trovano schiacciate improvvisamente e improvvidamente dalla montagna di dolore che c'è tra decidere (a) o (b). Il dolore, esperienza massimamente soggettiva e quindi sfuggente a paragoni o misure - chi soffre "di più"? - ripeto, non lo prova solo lo sventurato neonato ...

Vogliamo parlar di storia? Beh ricordiamo ad esempio che, fin che i bimbi nascevano in casa, l'infanticidio (così si chiamava l'eutanasia neonatale) era tacita pratica corrente e assolutamente "normale" in tutte le culture umane. Addirittura applicata anche ai "sani", esempio alle bambine, in caso di congiunture particolarmente avverse (Cina, senza bollimento però, almeno sino al '45). Vogliamo poi parlare di cosa succede in natura, la tanto pura e naturale Natura? Essa pratica ogni giorno esattamente l'opposto dei difensori del "più debole" ...
Oggi è diverso, dite? Si chiama progresso? Era lo stesso con la pedofilia in famiglia, tacitamente praticata en masse ma oggi finalmente e giustamente condannata? Vero ma, gira gira, siamo sempre ad avvitarci attorno agli stessi problemi, a dar le stesse soluzioni, a cercar le stesse scorciatoie. E' come trovare chi ammazzi un pollo: chi ne avrebbe il coraggio oggi? Eppure il pollo lo si mangia tutti, già bello pelato .. e soprattutto già morto. Idem come sopra: si vuol trovare qualcun altro che si prenda la responsabilità ed esegua al posto mio; una legge precisa, che tolga il fastido delle "tirate di giacchetta" al medico.
E il dolore rimane. Lo elimini col neonato - o col feto - e rimane come un tarlo nella testa dei genitori, del medico, degli amici ..."
ma la sofferenza tocca il limite/e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto" ... sarà così? Preferisco dire: non so. Sospendo il giudizio. Credo che anche qui si debba dire: DIPENDE. Case by case.

Tutto questo mi fa sovvenire uno dei testi che più ho amato del mitico milanista Jannacci; parla di droga, ma in realtà il tema è quello della assoluta totale irriducibile individualità del dolore. E del fuggi fuggi egoista di fronte ad esso. Dopotutto, son mica problemi miei, no?
....Eh, eh, eh, ma se me lo dicevi prima
Eh, se me lo dicevi prima
Come prima?
Ma sì se me lo dicevi primaaaa.....
Ma prima quando?
Maaa prima no?
Eh, si prendono dei contatti,
Faccio una telefonata al limite faccio un leasing...
Se me lo dicevi prima ...
Ma io ho bisogno adesso, sto male adesso !

Ma se me lo dicevi prima ti operavo io

Ma io ho bisogno di lavorare io sto male adesso ...
Eh sto male e sto bene ... macché il lavoro e mica il lavoro
Posso mica spedirti un charter ..
Bisogna saperlo prima che dopo non c'è lavoro, prima, capito?!
...........

Se me lo dicevi prima ti dicevo che noi abbiamo bisogno della gente giusta,
Tra l'1,60 e l'1,60 .... 1,60 capito .....
Cioè ho capito che quando uno sta male deve arrangiarsi da solo.
........

Ti sei sentito solo
In mezzo a tanta gente
Sì ma guarda che di te e degli altri
A questa gente
Non gliene frega niente
.......
Come diceva Jena Plinsky in "1997 fuga da New York": "Nessuna-umana-pietà".

22 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Il problema, caro Danny, è che non solo vogliamo il pollo, ma nessuno è disposto ad ucciderlo: addirittura guai a spelarlo! Chi ha la pazienza di stare lì a togliere tutte le penne?
Qui la gente ormai vuole la pappa bella e pronta, senza troppi se e troppi ma, così che una volta che l'hanno mangiata senza fregarsene assolutamente su come l'abbiano avuta, sputano nel piatto in cui hanno mangiato. Troppo tardi davvero.
ps: spero che tu ci abbia capito qualcosa in questo commento)

30/3/06 6:57 PM  
Blogger Abr said...

Capito perfettamente Brett. Edattamente quello che provavo a dire io col paragone del pollo.

30/3/06 8:44 PM  
Blogger Robinik said...

Condivido... case by case.
Il problema è che in quel protocollo i "case" sono ben espressi ad allora il giudizio è quasi d'obbligo ;)

P.S: Il paragone con le nascite in casa è un po' tirato per i capelli... Se dovessimo guadare a quello "cheuna volta si faceva" non evolveremmo mai... non credi?

Ciao!

30/3/06 9:07 PM  
Blogger Otimaster said...

Mi son ben guardato dall'affrontare questo argomento, non ne ho una conoscenza specifica, iniltre motivi ideologici ed situazioni che sto vivendo mi renderebbero troppo di parte.
Ciao Priore

30/3/06 9:35 PM  
Anonymous Anonymous said...

Condivisibilissimo...( ma ora che ti ho detto che ti condivido lapideranno anche te come hanno fatto col povero Cantor?:-)))

Ci sono,a volte toni in Tocque_ville che non fanno onore a quello che abbiamo visto alla bellissima cena del 17 marzo...per fortuna sono eccezioni (poi, come tu ben sai, io credo molto alla fisiognomica...;-)

30/3/06 11:43 PM  
Blogger Abr said...

Yeah, case by case Rob. è l'unica cosa che mi sento di dire.
Sulle nascite nel passato (in casa), permetti che mi quoto (avevo presente l'objection, quindi t'avevo anticipato):
"Oggi è diverso, dite? Si chiama progresso? ... Vero ma, gira gira, siamo sempre ad avvitarci attorno agli stessi problemi, a dar le stesse soluzioni, a cercar le stesse scorciatoie."

Master, siamo in sintonia, ho postato per dire che non mi sento di prendere posizione.
E poi vedrai, quella che stai vivendo non è più una delle (tante) situazioni contingenti: è una storia everlasting. E' il suo bello.

Inyqua, possediamo gli stessi .. basics instincts riguardo alla fisiognomica: c'è tra l'altro un favoloso brano di quel vecchio matto dei Talkin'Heads a proposito ... un giorno te lo giro, sostiene che la fisionomia cambia secondo il modello mentale che ognuno si prefigge.... e credo sia proprio così: "belli" e "brutti" dentro come fuori, non si nasce, si diventa.

Lapidarmi a me? Ma ci arrivano a tirar pietre così in alto? I don't think so. Tu seguimi, sono come il colonnello di Apocalypse Now ("mi piace l'odore del napalm, il mattino ... odora di... vittoria"), le bombe a me mi schivano. ;-)

31/3/06 12:57 AM  
Blogger valeforn said...

E' il bello del pollo (visto che si parla di polli).
Su questi temi la coscienza la fa da padrone. L'etica, la morale sono quelle di ognuno. Forse in questo capisco Robinik quando accenna, immagino, ad una certa standardizzazione nel protocollo. Si ha sentore che diventi roba da catena di montaggio.
Non so se mi sono "capito".
:-)
Qual'è l'emoticon per "riflessione sul tema"?

31/3/06 8:05 AM  
Blogger Robinik said...

Dissento, e dissento e dissento :D

Risondo a Valeforn, ad Iniyqua ed al mio gemello.

Sul protocollo di Groningen sono entrate in discussione le nostre posizioni "etiche". Verissimo. Qui sta l'errore base della discussione (se volete leggete le mie conclusioni pubblicate ieri).

La discussione a riguardo del protocollo deve partire da una semplice domanda: Stiamo parlando di eutanasia o no?
Se la risposta è affermativa allora diamo il via alle nostre posizioni etiche (ed io sono favorevole all'eutanasia... è una delle mie tante posizioni che molti si ostinano a voler non comprendere perchè hanno un approcio superficiale e "da stadio" ai temi).
Se la risposta è negativa (e la mia lo è) allora la discussione deve inevitabilmente cambiare sulle nostre posizioni sull'eugenetica (ed io sono contrario).

Ad Inyqua dico che di sentire tirare in mezzo TV ad ogni discussione ne ho piene le gonadi.
Davvero non si riesce a discutere senza etichettare, senza stracciarsi le vesti o senza pretendere di conoscere la posizione ufficiale di TV (che in quanto pluralista difficilmente ne ha una se non in politica estera ed in rari casi) ?

Visto che probabilmente ti rivolgi a me mi permetto di ribadire quello che ti ho detto.
Tu e Cantor avete preso posizione senza leggere il protocollo e quindi avete fatto richiamo alle vostre posizioni etiche e basta (la stessa cosa che contestate agli altri).

Il tuo caso è aggravato (e non smetto di pensarlo) dal fatto che tu sia un medico.
Hai accesso gratuito ad un protocollo di sole 3 pagine e prendi posizione (difendendola con lo scudo "io sono un medico") senza nemmeno leggerlo?

Trovo questo atteggiamento superficiale e "da stadio".

Prova a dimostrarmi il contrario prima di fare l'ennesima riga sulla portiera a TV...

31/3/06 10:35 AM  
Blogger etendard said...

La tua, Daniele, mi sembra una posizione molto onesta e pacata. 'Non so che pesci prendere perché sono solo un uomo': sbaglio se riassumo la tua posizione in queste parole?
Da un'altra prospettiva, lo sai, è quello che penso anch'io, quando racchiudo questa e altre questioni nella zona grigia che appartiene a Colui che è più grande di me, quella zona in cui si ferma il mio tentativo di comprensione e subentra l'affidamento.
In queste circostanze mi viene da pensare alle Sue parole in croce: Dio mio, perché mi hai abbandonato? Mi fa venire i brividi il fatto che Lui, con quelle parole, sottolineava di sapere che cosa vuol dire vivere la condizione dell'umanità, sapere cioè che, fra le altre cose, l'uomo è fatto di materia e, inevitabilmente, la materia puzza.
Ciao, amico mio

31/3/06 11:04 AM  
Blogger valeforn said...

Hei gente. Non è che a qualcuno di voi grissini di Torino ci scappa di fare un salto a Tortona Mercoledì 5 aprile ore 15,30.
Ci sarò io ad aspettarvi e poi... ah sì... anche il Sen Marcello Pera.
Cerea neh.
contattatemi via email

31/3/06 2:34 PM  
Blogger Abr said...

Valeforn, "ti sono capito", l'etica è personale e non protocollabile. Non per caso sospendo il giudizio, voglio il caso concreto, l'unico sopra il quale posso provare ad esprimermi.

Rob., prima "condividi", poi "dissenti"? In verità in verità di dico, prima che il gallo canti tre volte ... ;-)
Fuor di battuta Gemello, hai fatto un lavorone col Protocollo e hai spiegato qui la tua posizione etica, un filo diversa dalla mia: io rimango sul case by case, non sono favorevole all'eutanasia tout court bensì alla persona e alla sua condizione, i cui casi sono molteplici e ben oltre i tre catalogati dal Protocollo.

Ora mi è più chiaro perchè ti sei imbufalito così tanto con delle degnissime persone che esprimevano con calma e raziocinio, o col trasporto dovuto all'esserci stata tirata per la giacchetta in mezzo enne volte (mi riferisco la Dottoressa Blondie) le loro legittime posizioni.

Tu ne fai una questione filologica: ci hai esposto i contenuti del Protocollo, che secondo te sono aberranti. Ben fatto, ottimo lavoro, premiato da tanto di pubblicazione su Ideazione, 'stica!

Detto questo però, appurato che l'analisi è ben fatta, ma è tua (Tacito e la sua apparente asetticità al vetriolo l'abbiamo studiato e non ci caschiamo più); che io la condivida in buona parte, non significa nulla.
Lascia che ti dica, come sempre con chiarezza e apertura, come la vedo io sul piano metodologico.

Trovo che i tuoi interlocutori del caso, che non sono dei troll o dei Rosapugni ideologicizzati qualsiasi, meritino più rispetto.
La Dott.ssa ad esempio non avrà letto il testo del Protocollo forse, ma si è tristemente e dolorosamente documentata molto meglio di noi tutti, con mani piedi testa e tanto altro, vivendo in diretta 'sto DOLORE.
Guarda Rob., a me è bastato vivere di sfriso una storia del genere (ne ho parlato in un commento da te) e mi è bastato e avanzato per tutta la vita; immagina a viverle ogni due per tre!!!

Se inneschi una discussione, non puoi pretendere di gestirne in modo esclusivo l'agenda.
Ripeto, hai documentato in modo eccellente i perchè di un protocollo, "fain", qualcuno risponde di etica? Altrettantro "fain".
Basta capirsi e discuterne con calma e gesso, mettendosi per un istante nelle scarpe dell'interlocutore (se non è troll).
E non parliamo di chi ha offeso per primo, la mia nonna mi diceva sempre, chi ha il "giudizio", l'adoperi.
;-) Con tutto l'affetto possibile e il maximum respect, come s'usa tra i Bros.

Hoka hey, molto bello e umile (nel senso "giusto" di picoclezza di fronte a temoi più grandi di noi) quello che scrivi.
Ma chi è Daniele?

31/3/06 3:07 PM  
Blogger Abr said...

Why not Valeforn? Se mi libero, proverò a contattarti lunedì. Grazie per l'avviso!

31/3/06 3:21 PM  
Anonymous Anonymous said...

Abr grazie per questo post. E' molto bello.
Io comunque continuo a non capire.
Non mi importa se mi insultano. Non è questo il problema. Il problema è che qualcuno ha ingannato tutti i lettori imperniando il discorso su un documento definito "Protocollo di Gronignen" che Protocollo non è! E' qualcosa d'altro. E' un articolo medico sul New England Journal of Medicine.
Non si può strutturare un articolo corposo, diviso in 3 parti e citare in più punti il Protocollo (con trascrizione del testo originale) mentre in realtà la trascrizione è quella di un articolo scritto da due medici (i medici che hanno redatto il protocollo sono 60!!).
Per me questo è un falso. Io lo chiamo così. Ho chiesto a Robinik più volte di farci vedere questo benedetto Protocollo e lui ci ha dato il link che portano al sito del New England Journal of Medicine e all’articolo (http://content.nejm.org/cgi/content/full/352/10/959).
La verità è un altra: il Protocollo nella sua versione integrale non si può avere. Per lo meno non su Internet. Se qualcuno mi può smentire ne sarò felice.
Se ne può leggere un estratto che è contenuto nell’articolo e che è stato anche messo su questo blog: http://nullo.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=926625.
Quindi occhio al “lavorone”. Comunque sono convinto che il lavorone sia stato fatto in buona fede e questo l’ho già detto. Ma non è servito ad evitare gli insulti.
Quanto poi al fatto che Robinik sostenga che io non abbia letto il Protocollo (che è poi l'articolo…), anche in questo caso dice una cosa non vera e lo sa benissimo.
Io l'articolo l'ho scaricato dal sito del New England Journal of Medicine Sabato 25 Marzo e chiunque voglia ricevere una mail con allegato questo file me lo può chiedere. Vedrà che c’è scritta la data in cui è stato scaricato dal sito del Journal.
E di più: il mio post su questo argomento è stato è di Domenica 26 Marzo. Robinik ha postato due giorni dopo il suo primo articolo.
La cosa che mi dispiace di più è che chi scrive, come me, esprimendo le proprie opinioni e cercando di non mistificare la realtà viene insultato mentre chi scrive sulla base di documenti scorretti va in prima pagine su Ideazione. E ci fa pure una figurona perché ha lavorato come un dannato.
Boh.

Cantor
cantor1957@yahoo.it

31/3/06 5:21 PM  
Blogger etendard said...

Scusa per il Daniele. E' un mio collega; mi aveva rivolto la parola mentre ti stavo scrivendo. Ho accavallato le due cose.

31/3/06 5:54 PM  
Anonymous Anonymous said...

abr grazie della difesa d'ufficio. Purtroppo Robinik su questa discussione, come ho notato altre volte, è in perfetta malafede. Io non ho mai tirato in ballo TV in modo polemico. Invece sono stati fatti apprezzamenti personali sulla mia figura professionale che rasentano la calunnia, ed in più da una persona che manco ho il piacere di conoscere. E tutto questo per difendere posizioni che già dall'inizio sono fallaci ed incomplete. Ma no, s'insiste. E si continuano a sparare grossolani giudizi su un medico (l'olandese)che ogni giorno combatte per salvare dei piccoli pazienti, altro che nazista...E' un po', per fare un esempio, come se io (che di economia so praticamente un tubo...) leggessi sul sole24ore un articolo sulla Banca d'Italia e pretendessi di spiegarmi (e spiegare a tutti pontificando..) tutta la politica della banca d'Italia degli ultimi 20 anni. Gli economisti di TV mi darebbero della pazza furiosa...ed a ben ragione...

Se poi si vogliono scandagliare le motivazioni morali per le quali uno è a favore o contro all'eutanasia, allora son possibili tutte le opinioni. Se invece si pretende di fare una disamina 'moralistica' di un articolo scientifico di cui palesemente non si è capito niente (a cominciare da come viene definito...) allora è tutto un altro paio di maniche. Ed io a questo gioco sistematico della distruzione personale degli individui che affermano posizioni diverse dalla tua (così diffuso tra i nostri politici...) NON CI STO...

31/3/06 10:01 PM  
Anonymous Anonymous said...

"non sono favorevole all'eutanasia tout court bensì alla persona e alla sua condizione, i cui casi sono molteplici e ben oltre i tre catalogati dal Protocollo."
Infatti i Protocolli in questi casi dimostrano davvero di essere inutili, Danny. Catalogare i casi fa tanto da schedario, le persone e le loro condizioni non sono numerini. Saluti

31/3/06 10:26 PM  
Blogger Abr said...

Hoka hey, non scuso, perchè non c'è nulla da scusare ...

Brett, tnxs for quoting.

Cantor, graze per i grazie, avendoti conosciuto di persona mi sono permeaso di segnalare che non sei, a prima vista, un ideologo ideologizzato. E la mi aprima visata s'inganna poco spesso, credo nelle fisiognomica ...
Nel merito, e aldilà degli irrigidimenti, avete esposto le vs. posizioni entrambe due, io NON sono un giudice e il Protocollo vigente in Olanda NON mi interessa, perchè il mio è un post sull'etica e sulle mie opinioni. Diciamo allora che sospendo il giudizio su quale sia il Protocollo protocollato, ok? Perchè, come dicono i Twins, in questo campo cedo la parola ad altri più informati di me.

Inyqua, non è una difesa d'ufficio, è tentativo di mettermi nelle tue scarpe, non so quanto riuscito. Non condivido l'idea che articoli scientifici debbano essere valutati solo da addetti ai lavori: si può fare se uno si documenta per bene, come ha fatto Rob., - caveat di Cantor a parte, su cui sospendo il mio giudizio come detto sopra. Oppure lopuoi fare tu, senza tanti documenti, in quanto "addetta ai lavori".
A leggerti infatti, emerge più un grido di dolore sul fatto di esser chiamata ad agire in modo individuale, senza coperture di legge, per limitare il VOSTRO dolore di esser costretti a vivere il dolore di altri. Non so se mi sono spiegato.
In quanto agli attacchi, non credo che Rob. intendesse criticare la tua professionalità; preso dalla foga, forse non ha solo colto che tu, in quanto IMMERSA NEI FATTI, sei esentata per definizione dallo sbarbarti i Protocolli se parli delle tue esperienze e della tua visione etica (se invece parlassi di Protocolli invece no, avrebbe ragione lui), come dovremmo fare tutti noi prima di parlare.
Tranne me, ripeto: dei Protocolli olandesi alla mia etica non gliene può fregare di meno.

La cosa più ridicola è che - almeno per quanto riguarda Cantor ne sono sicuro - avete con poche differenze la stessa visione sul tema, e voterete per gli stessi partiti .. un caso tipico di personality clashes. Fate i bravi, se potete ...

E senza voler "patronize" nessuno (grazie hoka hey per il termine), solo come contributo al chiarimento e alla distensione degli animi.

1/4/06 12:29 AM  
Blogger Robinik said...

Non ci siamo gemello... mi spiace ma non ci siamo e torno a far valere le mie posizioni, come si conviene in un confronto civile e senza la speranza che vengano condivise macon la pretesa che vengano capite.

Veniamo alla dottoressa visto che questo è il tema del contendere.
Ha raccontato una sua storia personale... benissimo la leggo e la apprezzo. La apprezzo come metodo e come racconto.
La incasello in una sua posizione sul concetto di eutanasia infantile. Eutanasia infantile in generale come si potrebbe parlarne per una discussione ex-novo volta a sviluppare il tema e (perchè no?) parlare di una eventuale legge italiana.

L'errore iniziale di Inyqua è legare questa storia personale con l'eutanasia infantile OLANDESE.
A questo punto il racconto personale non c'entra più. E' come parlare della guerra in Iraq con la presunzione che vengano messi agli atti i temi sulla guerra scritti in 3a elementare.

Sul caso olandese ci si documenta (lasciamo perdere Cantor che è un caso disperato visto che mezzo mondo discutesu quello che lui dfinisce un ritaglio della Repubblica) e si discute nel merito del caso olandese. Capita però che qualcuno metta le sue posizioni etiche davanti a tutto ed il caso olandese sparisce.
Capitache questa persona al mio primo post mi dica "Scusa ragazzino ma sai... non capisci 'na fava...sai io sono un medico..."
Poi si scopre che non sa quello di cui si sta parlando (che è il casoolandese RIPETO e non l'eutanasia infantile) lo faccio notare e partono gli insulti in forma educata.

Gli insulti sono sempre partiti da lei
(questo: http://www.robinik.net/2006/03/29/il-protocollo-di-groningen-eutanasia-o-eugenetica-2/#comment-7125 atitolo esemplificativo)

Vedi tu...

Io RIBADISCO che voglio discutere sul caso olandese parlando solo del caso olandese. Poi se qualcuno mi vuole invitare a discutere sull'eutanasia infantile IN GENERALE dirò la mia ed ascolterò i casi personali altrimenti risponderò che la persona è superficiale senza pensare di aver offeso nessuno.

Ultimo ma non ultimo la negazione di Inyqua di aver mai tirato in mezzo TV.

Cito:
5° Commento a questo post

Ci sono,a volte toni in Tocque_ville che non fanno onore a quello che abbiamo visto alla bellissima cena del 17 marzo...per fortuna sono eccezioni

Robinik, temo che tu non sappia discutere. Ma credo anche che buona parte dei tocquevillers abbia ben altro spessore della tua indubbia tendenza all’attacco personale.

da me

Io non mi indigno per le cose che avvengono su TV (progetto del quale ho la massima ammirazione), ma per quello che tu sostieni sul tuo blog, riempiendoti la bocca di considerazioni su un lavoro (quello del ricercatore scientifico) di cui evidentemente tu non hai la minima conoscenza.

insulto e TV ...

Vedi tu....

Che io mi debba sentire dare del pirla perchè uno racconta i suoi casi personali ed io parlo del caso olandese o che debba sentirmi dare del maleducato perchè rispondo (educatamente) agli insulti ricevuti non mi va.

Questa volta no. Ne ho piene le gonadi di gente che tira merda e si lamenta della puzza

Ho proprio voglia di sentire la tua posizione.

1/4/06 3:51 AM  
Blogger Robinik said...

P.S: Al commeto n° 5 citato sono d'accordo.
Sono i toni di chi ad ogni discussione non contrappone argomenti ma decide se le idee debbano avere cittadinanza o meno.

1/4/06 3:54 AM  
Blogger Bisquì said...

Capperi, avevo commentato! Sono stato moderato?

1/4/06 8:28 PM  
Blogger Abr said...

Robinik, hey ce l'hai (anche) con meee-e? E faccio la voce di Rob. DeNiro mentre lo dico
;-)
Ma li leggi i miei commenti ai commenti?
La mia posizione, mi chiedi? E' qui:
http://www.otimaster.com/dblog/articolo.asp?articolo=628
Meno male che ho un altro gemello, uno che pRLA con parole chiare: occorrerebbe un passo indietro da parte di TUTTI.
Perchè, come ho già detto, qui non ci sono troll coinvolti, nè da una parte nè dall'altra, nè tantomeno nel mezzo (Abr).
E non sparare sul pianista!

1/4/06 11:18 PM  
Anonymous Anonymous said...

ancora con sta storia? ti consiglio il mio test, conoscendo il tuo carattere so che lo apprezzerai :-) ciao

3/4/06 2:36 PM  

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