Un appello: oggi siamo tutti danesi

Rilancio, nel mio piccolo, la coraggiosa (! pensa te che tempi) iniziativa de l'Opinione e Libero (e , udite udite, pure il Corriere, anche se nelle pagine interne): pubblicare con risalto le vignette da concorso danese su tal Mohamed, che tanto casìno stanno provocando in giro per un Mondo che sta dando di matto - che sia 'sto buco der'ozzòno?
Prima di tutto, 'ste vignette non mi paiono nulla de che, un po' infantili addirittura; a livello blasfemia poi ... ne abbiamo viste e ne vediamo di ben peggio su Gesù e la Madonna, qui da noi. Non fanno nemmeno troppo ridere, anche se quella del " 'amo finito le vergini!" è invero carina.
Secondariamente, non pubblico 'ste cose da nulla per sfottere le credenze di alcuno: me ne frego altamente di Mohamed, delle sue storie e di chi ci creda, esattamente come altri anche qui da noi se ne fregano di Gesù. Dico di più: se uno s'offende a veder il Profeta raffigurato associato ai troubles che sedicenti suoi fedeli stanno provocando nel mondo beh, allora ci ha la coda di paglia e abbia la decenza almeno di starsene zitto.
Il punto è un altro: la mia civiltà mi impone che chiunque possa esser libero di "commettere" tutta la sua vita all'entomologia dello sfintottero come allo studio del Mahabarata; al contempo, desideriamo che chiunque altro sia libero di sfottere chi vuole, da Berlusconi giù giù sino a Bin Laden. Unico limite (Bin Laden escluso), la decenza e il comune senso del pudore. Non mi pare proprio che i ragazzini danesi del concorso abbiano infranto detto limite.
Il senso del pudore e la soglia dell'indignazione dei popoli a sud del Mediterraneo è diverso dal nostro? Beh ragazzi qui siamo in casa nostra, se non vi va voltatevi dall'altra parte o, come disse il mitico Gentilini pro-sindaco di Treviso, tornatevene pure nei vostri deserti dove sarete più vicini al Profeta. E poi, non lamentatevi se vi danno degli arretrati sottosviluppati, le vostre sedicenti guide spirituali se le vanno a cercare in nome e per conto vostro.
Sono maledettamente serio, il tema è DE-CI-SI-VO per non diventare come loro: siamo IN CASA NOSTRA, non abbiamo lanciato volantini sopra il Cairo o la Mecca. Se ci facessimo fottere anche la libertà di ridere, in nome di un frainteso "rispetto" delle credenze degli altri, allora la nostra civiltà è finita. E con essa la speranza di iraniani, egiziani e tutto il terzo mondo arabo e islamico, di poter essere un giorno finalmente liberi e civilizzati anche loro (qui volutamente calco il toni). Il che è esattamente quello che vogliono e perseguono certi imam e ahmadinejad o-come-czz-si-chiama.
Da qui il mio APPELLO, che riguarda me stesso e chi altro legga e voglia: pubblichiamo alcune delle innocue e un po' infantili vignette, riaffermiamo il nostro diritto-dovere a ridere, in quanto Occidentali. Oggi siamo tutti danesi, oggi ci sentiamo tutti ancora un po' meno francesi. NO PASARA'N.
Iadl, imam vari e altri centri toeletta cani ? Venghino siori venghino, una rispostina peep non si nega a nessuno ... Se saremo in tanti li stroncheremo, loro e le loro vergini perforate plurime. Se rimango solo, pazienza, c'è già Diaconale, Feltri e Mieli nella lista ben prima di me. In ogni caso, minaccino pure, personalmente non mi fanno paura; ai tempi che Autonomia sparava, avevano scritto il mio nome su un muro di città con un "attento..." vicino, nun m'intimisco più.

Update: dato che la Danimarca ha ceduto, l'appello diviene: oggi NON siamo tutti danesi.

Update 4/2: leggo che la Danimarca - e la Germania della Merkel - non si scusano per niente. Grandissimi. Cara Beryl (questioni private tra me e una vecchia fiamma danese, ndr), così va meglio.