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Monday, February 20, 2006

La faccenda si fa seria

A livello di comunicazione, sono piena preda di Freud: parliamo ovviamente dell'Unione. Già il nome è infatti freudiano oltre ogni dire: si afferma freudianamente con forza ciò che non si è, uniti; son come quelli che dicono assolutamente sì, sintomo chiaro che ci sono dubbi. Proseguono freudiani col Programma, analogicamente incartato in involucro stile Pagine Gialle.
Finalmente in Unione si son decisi anche a livello di immagine e slogan: habemus cartellones!
Qui non sprechiamo tempo (vostro soprattutto) a criticare programmi e personaggi (che bugiardo che so'!), altri lo stanno facendo meglio, in modo più sistematico e organizzato. Preferiamo stavolta concentrarci sull'output "visuale" deciso per la strategia di comunicazione della Mortazza.
Non sono un "creativo", ma assiduo utilizzatore di loro apporti; la mia opinione, da "cliente" quindi, sulle scelte degli strateghi della comunicazione sinistra è che, dopo le pagine gialle e "Il Giorno del Programma" (o del Giudizio?), questi emuli di Freddy Kruger han deciso di superarsi ...
Come premessa, il payoff della Coalizione ("L'Italia riparte") lo trovo lievemente suicida, se venissero confermati i dati sulla effettiva mini-ripresa economica in atto, su cui "loro" c'entrano zero. Slogan in ogni caso impegnativo direi, visto che il loro Programma nulla produce, e quelle esposte sinora sono solo idee confuse ad arte di gran stangate (sicuramente giustificate dallo "stato dei conti pubblici che hanno trovato"); ben che vada è payoff lievemente ironico: L'Italia riparte per andar dove? In ferie a Cuba? O per scappare da no-global e islamici?
Veniamo al cuore del messaggio. Contrariamente ai mal di pancia emersi a sinistra in fase di decisione di confronti televisivi, si direbbe che in Unione abbian deciso (parola grossa tra loro) di puntare sulla personalizzazione della campagna elettorale. Buon pro ... Dunque, faccione con due mele flaccide e linea mediana ben disegnata in bella vista. Campeggia slogan, definitivo e icastico: "La serietà al Governo".
Qui bisogna spezzare una lancia per 'sti vituperati creativi: non avevano un compito facile, poverini. Di certo non si potevano certo puntare, con la faccia un po' così, su concetti tipo tonicità, fantasia, simpatia o gioventù al potere ...
A mo' di sfondo tra colori cupi in alto e flash lucente in basso (messaggio analogo alle frecce orientate verso il basso: depressione, guarda dove metti i piedi, il futuro non fa per noi) ci sta manina "fermi lì" e faccione seriosamente "impegnato", seduto statico a dibattersi in qualche convegno. Cioè a dire a far chiacchiere.
Il che declina il tipo di serietà subliminalmente suggerito alle masse: il modello è quello del docente immerso in asettiche Accademie fuori di Mondo, brodolosamente intento ad ascoltar se stesso, destinato di tanto in tanto a bacchettarci sulle dita e a darci i voti, a noi poveri reprobi disattenti e impreparati.
Doveste scegliere da chi farvi governare - sembrano dire i (sotto-)segretari dei Partiti che hanno scelto una campagna di comunicazione di tal fatta - chi avreste mai preso, se non un baronale professorone universitario di gran fama?
Nessuno di questi (sotto-)segretari fuori dal mondo a loro volta, pare essersi chiesto che appeal avrebbe una figura retorica cosi logora tra i giovani, le donne o gli imprenditori medio-piccoli e i lavoratori autonomi .. E tra i dipendenti o i precari, già di per loro ossessionati dalla figura del "capo" col ditino alzato o del prof. dei loro incubi che li boccia?
Peccato poi che il popolo delle partite iva e degli imprenditori medio piccoli preferiscano uno che sa cosa significhi fare impresa ... idem cum patate per dirigenti e quadri; per i giovani che intendono affermare se stessi per mezzo delle loro capacità; per le donne che vedono maschi ingrigiti e incompetenti nelle posizioni che potrebbero essere loro.
In sintesi, un messaggio destinato ai pensionati Cgil meccanizzati e ai dipendenti regional-Coop, i laidi scambisti voto-per-lavoro garantiti a vita; un messaggio subliminale che di fatto suona: "Prodi. Solo chiacchiere e distintivo".
Non vorrà dire granchè alla fine in termini di voti spostati, ma la forza e la convinzione di vede (anche) nella cura dei dettagli. Dài che ci stanno aiutando in tutte le maniere, dài che ci tocca vincere un'altra volta.

15 Comments:

Anonymous Anonymous said...

sto crepando dalle risate, aa.

20/2/06 7:30 PM  
Blogger Abr said...

Grandi twins, torinesi vagantes!

20/2/06 7:57 PM  
Anonymous Anonymous said...

caro Abr, ho provveduto a inserire l'antipixel del tuo sito! Grazie per i consigli! A presto,

20/2/06 10:10 PM  
Anonymous Anonymous said...

Poco da aggiungere alle tue ottime intuizioni sulla povertà di questo messaggio. Solo un segno di evidenziatore: trovo clamoroso l'ossimoro che si crea tra il payoff ("L'Italia riparte") e il gesto -'che tutto si traduce nel gesto, in questa immagine- del candidato. Quest'ultimo infatti è palesemente un gesto di freno. Insomma, quello che si percepisce è: per andare avanti, fermiamoci. Che sia paradossalmente un messaggio sincero dei nuovi reazionari? Mah. Grazie per l'ospitalità. Woody

21/2/06 1:10 AM  
Blogger Abr said...

Benvenuto Woody, grazie per il contributo.
Ciao Snake, contento di esserti stato utile.

21/2/06 10:23 AM  
Blogger Jinzo said...

No woody, quello è un tentativo di saluto romano agli squadristi di Caruso...

21/2/06 12:15 PM  
Blogger valeforn said...

hai fatto caso che le tre tizie ritratte davanti al manifesto se ne stanno andando via sghignazzando alla grande?

21/2/06 12:31 PM  
Anonymous Anonymous said...

davvero bello, complimenti!

21/2/06 12:43 PM  
Anonymous Anonymous said...

La serietà è un concetto astratto: conosco un sacco di persone che fanno un sacco di pirlate, ma che passano per essere un sacco serie.

21/2/06 6:44 PM  
Blogger Abr said...

Brett: infatti, non c'è nulla di peggio di chi spari stronz.. convinto di star dicendo grandi verità; un messaggio ben allineato col Prof.Prod.
Vale.: in effetti le signore si vanno allontandando senza degnar uno sguardo. Effetto del messaggio o presagio?
Grazie per la visita a Jinzo e flussodicoscienza, tornate numerosi!

21/2/06 8:04 PM  
Blogger Otimaster said...

Sai come si dice Aiutati che Dio t'aiuta, quindi da ora in poi stiamo attenti a non tirarci altre martellate sulle dita.

21/2/06 9:55 PM  
Anonymous Anonymous said...

Più che "chiacchiere e distintivo" direi "chiacchiere e indistintinzione" (copyright di Bernardo.splinder.com).
Ottimo post. :-)

22/2/06 9:31 AM  
Blogger Abr said...

Hai ragione Master, anche se un certo minimo livello di rumore di fondo (leggi: conflittualità interna) questa nuova legge elettorale lo impone anche tra le coalizioni più coese. Basta solo che rimanga nei limiti... la storia Calderoli, ad esempio, per me lo è (dentro detti limiti).
Mauro: tnxs per l'apporto tuo/bernardiano. Indistintamente saluto ambo i due ;-)

22/2/06 9:56 AM  
Blogger JimMomo said...

OT
Parlavi di Remo Remotti?
;-)

24/2/06 2:06 AM  
Blogger Abr said...

Proprio lui!!! Mamma Roma ..

24/2/06 10:32 AM  

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