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Friday, January 27, 2006

Ha vinto anche Israele

Si, avete letto bene. Pare dice sembra che Hamas abbia vinto le elezioni in Palestina. Si utilizza il condizionale, perchè nulla è certo in posti dove si festeggia sparacchiando mitragliate per aria (foto courtesy by Orpheus) . Io sostengo che questa sia una vittoria anche per Israele. Seguitemi.
Nella Comunità del Centro-Destra, molto ci si interroga - si vede anche a occhio: ne risulta uno dei blocchi di post di gran lunga più nutriti mai visti a memoria di fondatore. Per lo più, le risposte che ci si dà sono sconfortate o indignate; altri, correttamente a mio avviso vanno oltre, altri ancora vanno troppo oltre, pur nell'ambito di opinioni tutte opinabili per l'appunto, ma sostanzialmente corrette e collegabili.
I primi realisticamente prendono atto che assumere il potere è un processo che influenza e cambia non solo chi lo delega come è ovvio, ma anche chi lo riceve. E quanto lo influenza, e quanto lo cambia! Chi abbia avuto grandi o piccole responsabilità di comando (non politiche, parlo di comando vero) sa cosa si intende.
I secondi a mio avviso sono troppo tele-guidati dall'approccio ideale del bene-democrazia vs. male-dittatura, e tendono a far passare il "bene" sopra alla testa e alle esigenze delle persone. In fondo, anche ahmadjnejad o-come-czz-si-chiama è stato più o meno democraticamente eletto no? Nel lungo termine, insegna il saggio, saremo tutti morti; nel breve, se non magnamo almeno due volte al dì, pure. Non si vive di ideali, en attendant Godot.
Magdi Allam ha per me ragione da vendere, nel sostenere che è perfettamente assurdo instaurare
ex-abrupto un processo democratico unattended in una comunità tipo classe di asilo infantile, e aspettarsi dei risultati; arriveranno forse, ma dopo un lustro se va bene .. e nel frattempo, qualche piccolo bambino troppo vivace o troppo remissivo, ci avrà lasciato le sghirbe ...
Dal canto mio, dichiaro la mia predilezione per la visione disincantata e realista di Silverlyinx, che rovescia la classica trita prospettiva degli analisti: smettiamola cioè di pontificare se ciò che è avvenuto sia un bene o un male; è, e basta. Coi fatti non si polemizza, se ne prende atto; si cerchi piuttosto di capire i perchè e le conseguenzeI.
La mia personalissima visione è che con la vittoria di Hamas, vince anche Israele.
Si, avete capito bene: vince sotto tutti i punti di vista. Al confronto diretto: l'unica democrazia dell'area contro un regime assistenziale-terrorista; in ambito mediatico e di setting dell'opinone pubblica: avete visto, o voi falsi bipartisan oppure sostenitori dei "deboli" palestinesi, cosa c'è davvero nella loro testa e pancia?
E' inoltre come riesumare Arafat e finalmente eliminarne il cadavere putrefatto dalla storia: i suoi metodi e il suo sistema di potere satrapesco e corrotto sono stati finalmente rivelati per quello che sono stati: hanno portato il popolo un tempo di gran lunga più istruito progredito e attivo del Medio Oriente al livello dei banditi pastori di capre dell'Hadramauth, a mettersi nelle mani lorde di sangue del più "forte e solidale" Hamas.
Per Israele si riaprono improvvisamente tutte le opzioni: continuare il ritiro unilaterale nel mentre si negozia, o riprendere l'occupazione, o fare come gli pare, stop and go secondo quello che funziona meglio, il bastone o la carota.
Potrà finalmente altamente fregarsene delle sponde preesistenti a favore dell'ANP, segnatamente gli Europei. Che credibilità può infatti avere Hamas, organizzazione ufficialmente terrorista (grazie Frattini), se non presso gli stati-canaglia Siria e Iran?
Coi fanatici illusi si deve agire così: ricatto, spade di Damocle sospese sulla testa.
Stiamo infatti parlando di persone che hanno fatto due intifade, che hanno deliberatamente trasformato Gaza in una immensa discarica disperata, in supporter contigui agli Hezbollah, che vissero il ritiro israeliano dal Sud del Libano come una grande vittoria della lotta armata.
Progressivamente poi, vedrete, anche tra i capi di Hamas il realismo quello sì un po' furbetto si farà strada nella mentalità dissimulatoria tipica della cultura araba. Esattamente come fece Arafat decenni prima, fingeranno di accettare una coesistenza più o meno pacifica, aboliranno il richiamo formale alla distruzione di Israele ma continueranno a persegurla, cercando di instillare qualche
poison pill nel suo corpo democratico. Non sarà nulla di chimico batteriologico o nucleare secondo me, con buona pace del come-czz-si-chiama iraniano; sono troppo stretti addossati al "nemico" e non ho ancora visto un capo sacrificarsi deliberatamente al posto dei suoi kamikaze, stile muoia Sansone con tutti i Filistei (esempo non casuale, dato che giusto dalle parti di Gaza vivevano).
Potrebbero puntare sulla bomba demografica. Nell'ordine di improbabilità, la nuova strategia di Hamas-in-doppiopetto potrebbe divenire: sabotare il concetto di due popoli-due stati; legge del ritorno; fomentare gli arabi israeliani ... starà a Israele (e agli Usa; l'Europa lasciamola lì a dormire) non farsi fregare. Ci siamo arrivati finalmente, giù le maschere, finiti i minuetti ideali: peace tru superior firepower.
Dopo la notte, il sole sorge. Deve farlo.

Vedarèm. Come son curioso di vedere che vincerà il XL Superbowl: anche lì c'è una squadra favorits, i Forgiatori di Pittsburgh, ma che come sempre deve guadagnarsi la vittoria sul campo ... poco importa che il loro "ideale" sia quello giusto, che il loro game plan sia superiore o persino che (quasi) ogni singolo confronto nei ruoli sia a loro favore. Quel che conta alla fine è se e come tutta la potenza verrà realmente scaricata nella terra di Detroit. Dall'altra parte, un freddo e vincente coach Mike Holmgren li aspetta con una squadra, i Falchi Marini di Seattle, sulla carta inferiore, forse già paga ... vedarèm.

8 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Danny, sono tentato dal tifare Seattle. Almeno così tra due lunedì possiamo sbeffeggiarci a vicenda.

27/1/06 10:22 AM  
Blogger Abr said...

ehh ma però ... come lo dico a Mike Holmgren?
Okkei, mi schiero. Io Pitts tu Seattle.
Lo farò seriamente, ma senza animus pugnandi, come "parteggio" (non tifo) per l'Inter o la Juve quando giocano contro squadre straniere: Manchester, Bayer .. Roma :-DDD

27/1/06 10:29 AM  
Anonymous Anonymous said...

fa piacere di essere stato convincente.
ciao

27/1/06 10:48 AM  
Anonymous Anonymous said...

condivido in pieno. anche per me stracciarsi le vesti è inutile. e credo che forse questa vittoria servirà a togliere la maschera ai palestinesi.

se avesse vinto fatah, hamas avrebbe comunque continuato con la sua politica indicando in quella della "dirigenza palestinese" l'inutile prosecuzione del "dialogo" con il nemico.

vedremo...

27/1/06 12:01 PM  
Anonymous Anonymous said...

Non c'è che dire...ottimo articolo. In fondo far trionfare il partito che per statuto vuole la distruzione di Israele permette a tutti di guardare la realtà in faccia.
Ciao

27/1/06 12:06 PM  
Anonymous Anonymous said...

In questi giorni che il negozio è vuoto ho spesso tempo per parlare coi miei colleghi israeliani.
Da poco ho scoperto che hanno tutti un passato di guerra o battaglia alle spalle. Sapevo infatti che il servizio militare, per ragazzi e ragazze, dura per loro tre anni ed evidentemente che non era fine a se stesso.
Finchè l'ho chiesto a Yitav, che mi ha detto di aver combattuto in Libano, contro i terroristi. Ha 25 anni come me. Vestiamo uguali, facciamo le stesse battute, ma non posso neanche immaginare cosa abbiano in più questi ragazzi che noi cresciuti nella bambagia non abbiamo.
Ieri ho commentato la vittoria di Hamas con un altro ragazzo, appena arrivato e con inglese stentato mi ha fatto:
"It's no good, it's no good. But it's better they dont touch us."

27/1/06 12:23 PM  
Blogger Abr said...

silver: :-)

m+: siamo sempre in sintonia, anche senza volerlo. Ho visto il tuo post al riguardo, come al solito documentato spietatamente. Quasi sembra che ci coordiniamo ..:-)
pinocchio: hai centrato il motivo per cui secondo me è meglio sia andata così.

Gioventù: che piacere risentirti! Certo, noi siamo qui a sentenziare, altri hanno combattuto. Beh, vuoi sapere una cosa? Invidio profondamene quel tuo amico ebreo. Non perchè mi piacci ala guerra, ma trovo molto umano (nel senso di uomo) il difendere i tuoi cari e i tuoi beni dal "nemico". Lui vede sicuramente le cose da un punto di vista migliore del mio.
Ma di fatto, il ragionamento che fa è quello stesso che faranno in hamas, se non sono ebeti. Non hanno scelta.

27/1/06 3:19 PM  
Anonymous Anonymous said...

Però come va il mondo: prima ti lagnano con la Giornata della Memoria e nello stesso tempo vince quella parte palestinese che, insomma, agli ebrei non vuole molto bene. Sarà il caso di riferirlo a qualcuno in particolare?
Ps: gran leader davvero Arafat... Come no...

28/1/06 2:15 PM  

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