/* Haloscan enabling */

Saturday, December 31, 2005

Bilanci - II


Dopo i bilanci privati, al seguito di altri amici blogger come Otimaster o stimati concittadini come Monsoreau (in seguito perchè il tempo l'ho trovato solo adesso), passiamo a qualche analisi retrospettiva (vedi figura) attribuendo qualche riconoscimento, pur del tutto personale e privo di ogni attendibilità.

- Uomo Pubblico Italiano dell'Anno: per me Giulio Tremonti senza esitazioni.
Dimessosi senza far tante storie per aver pestato i piedi a "poteri forti", allora in quadrato attorno a Fazio e con sponda importante in quel simpatico tatticone di Fini, è ritornato in scena alla grande, "ve l'avevo detto io che Fazio non era persona giusta per quella posizione".
Aldilà di questo, Tremonti ha il merito di esser stato il primo in Europa a capire le esatte dimensioni e implicazioni del pericolo rappresentato dal Dragone Cinese. Mi piace perchè, per affrontare un problema del tutto inedito, non è uno di quelli che dica "andiamo al regolamento" come faceva Frassica il Bravo Presentatore. Al contrario, pur avendo riferimenti culturali precisi, analizza il tema e propone soluzioni innovative, di buon senso e "creative". Scatenando i "benpensanti" di ambo le parti: gli hanno dato del "colbertista" e del "creativo" come fosse una offesa, in realtà è un realista (che non è equivalente di tattico, di visione ne ha da vendere); è semplicemente uno che curva quando la strada gira, anche se sulla mappa ci sta scritto di andar diritto. Spiazzante.
- Uomo Pubblico Internazionale dell'Anno: Ariel "Arik" Sharon. Grande stratega, realista e visionario, mai prono ad una lettura standardizzata o teorico-libresca dei fatti. Lo ammiravo quando lanciava la sua Divisione Corazzata all'attacco nelle piane del Sinai e oltre il Canale e quando dava al caccia ad Arafat, il re dei terroristi, sino alla periferia di Beirut. Lo ammiro ancor di più ora dopo il coraggio e la dimostrazione di visione, col ritiro da Gaza. Molti dei suoi, legati a vecchie logiche, non capiscono e non ci stanno? Bene, lui a 78 anni e con mezzo infarto, fonda un nuovo partito. Chi mi ama mi segua. Visionario.
- "Hijo de la Gran Puta" italiano dell'anno: Paolo Mieli.
Ritorna alla direzione del Corriere per la seconda volta, e che fa? Quello che aveva fatto durante la prima sua direzione, nel '94: Mani Pulite 2, ovvero Back to the Future. Stavolta, martella bipartizan, un colpo ai Diesse e uno al Cav., ma la sua ottica è sempre quella, fungere da "perno" (che faccia da perno!) e "organo" di riferimento ai poteri che gradiscano menare rimanendo in seconda fila. Stomachevole.
- "Hijo de la Gran Puta" internazionale dell'anno: sono indeciso tra Ahmadinejad e Zapatero, ma voto il secondo. Il primo infatti è un puro residuo solido da water closed. Il secondo invece, con quel sorrisetto furbetto e quella faccia che mi ricorda un saccentone franzoso con cui ebbi a che fare tempo fa, è un esempio classico della profonda pericolosità dei disastri del tatticismo guidato dall'idealismo, tipico di ogni vero socialista mascherato da populista. Viscido.
- Sportivo Italiano dell'anno: Valentino Rossi. Non è che mi stia granchè simpatico, ma ammetto e constato la sua abissale superiorità. Quella vittoria in mezzo alla pioggia conclusa con la sviolinata in piedi sulla moto al Gran Premio di nonricordopiùdove, rimarrà negli annali. E' il primo italiano tra gli sportivi più pagati al mondo, e se lo merita. Anche se è un filino str... Superiore.
- Sportivo Internazionale dell'anno: Graham Henry, anche se è un manager. Ha preso gli All Blacks e ne ha fatto una macchina per stritolare qualsiasi avversario. Anche se cambia 13 su 15 titolari partita dopo partita. Quest'anno ha stritolato i Lions, ha vinto il Tri-Nations e compiuto il Grande Slam nella tournèe in Gran Bretagna. Mitica la vittoria contro l'Inghilterra a Twickenham, per metà del secondo tempo in 14 contro 15. Ha fatto toccare con mano cosa mancava agli All-Blacks per essere vincenti: non le tattiche innovative, la ferocia e la classe, ma la determinazione priva di distrazioni per 80 minuti e oltre. Implacabile.
- Novità della Blogosfera Italiana dell'Anno: Tocque-Ville. Qui gli eccellenti piani di sviluppo per l'aggregatore di gran lunga numero uno in Italia in termini di link e visibilità degli aderenti, secondo Technocrati e altri. Con buona pace dei Grilli Parlanti, delle RacchieNere e dei Molli. Innovativo.
- Vincitore del I PirlAward della Blogosfera: Ero indeciso tra Rolli-Molli e Camillo. Per non dar adito al sospetto di personalismi (Rolli è quella che mi/ci diede degli Oscuri Incappucciati) e poichè questo premio ha una funzione principalmente rieducativa (come il carcere in Italia, ha ha ha), then the winner is ... C.Rocca! Spero vivamente ce la faccia, a ravvedersi intendo; godeva e gode del mio rispetto, come "interfaccia" del dibattito NeoCon dagli Usa ; poi mi è sovvenuto il clan Celentano, che campava spacciando le canzoni beat copiate e tradotte senza pagare diritti, e m'è venuto da ridere. Se, come sostiene, a Tocque-Ville siamo dei secondini, lui è un palazzinaro abusivo nella Città dei Liberi, uno di quei tipici italiani che sputano sui marciapiedi che frequentano, di quelli che all'estero, mentre entrano nel localino in compagnia dell'inglesina già mezza 'briaca, berciano con aria schifata: "Ma qui è pieno di italiani!"... Patetico.
Per adesso, nel mentre a Sidney sono già nel 2006 e festeggiano (ri-vedi figura), mi fermo qui. Se mi viene in mente qualcosa d'altro, aggiornerò .. nel 2006.

Buona Fine e Miglior Principio a tutti.

8 Comments:

Anonymous Anonymous said...

auguri. E ottima la tua classifica, aa.

31/12/05 9:24 PM  
Blogger valeforn said...

non dimenticarti per la classifica del prossimo anno di istituire il "PrimoMinistroAward" con consegna del premio a Silvio.
Auguri a te ABR.

1/1/06 8:11 AM  
Blogger Otimaster said...

Perfettamente daccordo su tutto, sopratutto nello sport, Vale è fra candidati per l'italiano dell'anno del mio blog fa sventolare il tricolore e suonare l'inno in tutto il mondo rischiando la vita, meglio di così!
Sul rugby poi non ci son dubbi anche se solo chi lo segue come noi capisce il valore di quanto fatto dagli All in questa annata.
Non sono in disaccordo sui politici ma ne conosciamo talmente tanti che sceglierne uno mi è difficile... continuerò nella ricerca del mio italiano dell'anno.
Buona giornata

1/1/06 2:20 PM  
Blogger Robinik said...

Buon Anno Abr ;)

1/1/06 10:23 PM  
Anonymous Anonymous said...

Un felice anno nuovo a te, darlin'! :D
Quoto tutte le tue pagelle "alla Ziliani"!

StarSailor

2/1/06 10:43 AM  
Blogger Abr said...

Paolo, tu non sei avanti, sei DAVANTI; tra i i due mali non avrei dubbi come te su quale scegliere.
Rispetto al '94, Mieli accetta di dar qualche colpo anche ai Diesse, ogni tanto, in nome del Partito Democratico da farsi.

Ma se l'alternativa in Italia è o il farfuglione fais-neant, o l'accettare di farsi comandare dai neo-diccì e DellaValle, uguale "notabili", corporazioni, categorie, mediazione perenne, solidarietà, terzismo proarabo internazionale etc.etc., allora meglio fare come i 2twins, prepariamoci ad emigrare ...

Se a livello tattico (dando per scontato però che per il Cav. e le sue truppe cammellate non ci sia più nulal da fare)concordo, credo pero' che il disegno strategico di Mieli e Montezuma sia più pericoloso. Non il distruggere destra e diesse, ma solo la prima, sfaldando i secondi tra riformisti e massimalisti, per far emergere poi una dialettica Partito Democratico(=moderati) contro Sinistra. A posto saremmo.

2/1/06 6:47 PM  
Blogger Abr said...

bentornato Robink!!
Star trattino Sailor ;-)
cu fu 'sto "Ziliani"?

2/1/06 7:14 PM  
Blogger Abr said...

ahh, dimenticavo i saluti a aa/m+ e valeforn, ma ve li ho già recapitati "in casa" ... a presto

2/1/06 7:15 PM  

Post a Comment

<< Home